• 1 Maggio 2014

XII Edizione 2006

Il percorso del cammina, Molise! 2006 è stato contraddistinto dall’attraversamento delle terre a ridosso dei monti del Sannio, tra la valle del Fortore molisano e l’alta valle del Tammaro nel beneventano. Un percorso che è partito dalla parte molisana della valle del Fortore e del Tappino, per poi proseguire verso i monti del Matese e del Sannio della provincia di Benevento, percorrendo il territorio dei paesi dell’Alta valle del Tammaro e chiudere, col rientro in Molise, a Jelsi.

La marcia, partita da Gildone in provincia di Campobasso ed attraversando l’agro di ben undici Paesi, di cui cinque nel Sannio beneventano, per finire a Jelsi, si è posto come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, sito tra due province una molisana l’altra campana, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare.

Paesaggi, guadi di torrenti, attraversamento dei paesi, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosi.

 

Queste le caratteristiche principali:

  • L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Gildone (CB), Riccia (CB), Decorata (Colle Sannita – BN), Castelpagano (BN), Santa Croce del Sannio (BN), Sassinoro (BN), Morcone (BN), San Giovanni in Galdo (CB), Campodipietra (CB), Toro (CB) e Jelsi (CB)
  • La stupenda panoramica sul lago di Occhito.
  • Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria.
  • L’area boschiva attrezzata di Decorata.
  • I Siti di Importanza Comunitaria dell’alta valle del Tammaro e l’area del feudo di Castelpagano, dove il tratturello costeggia due boschi comunali di quercia e cerro di Santa Croce del Sannio (112 ettari) e Castelpagano (320 ettari) governati a ceduo.
  • La Grotta del Santuario di S. Lucia in Sassinoro alle pendici del Massiccio del Matese.
  • Il tempietto Italico di S.Giovanni in Galdo e l’Area archeologica Cantalupo-Serre in agro di Jelsi.
  • La Torre Angioina di Riccia, il Palazzo Ducale di Castelpagano, il Palazzo dei Conti Galanti di Santa Croce del Sannio, il Palazzo Sannia ed il Castello di Morcone, il Palazzo baronale Trotta di Toro, il Palazzo Valiante Capozio di Jelsi.
  • L’itinerario dell’arte romanica e barocca: la Chiesa di S.Antonio Abate di Gildone, la Chiesa di Santa Maria Assunta di Riccia, la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Castelpagano, il Convento dei Cappuccini di Morcone, la Chiesa di San Martino Vescovo di Campodipietra, la Chiesa di San’Andrea Apostolo di Jelsi.
  • Il museo etnografico privato di Vincenzo Colledanchise di Toro.
  • La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus hanno garantto una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti.

La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus hanno garantto una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti.
Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno si è garantito la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari, tappa dopo tappa, per via delle distanze e per la natura del territorio.
Ogni paese attraversato ha preparato la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali hanno colto gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato.