“cammina, Molise!” l’Idea
Il lavoro che attualmente l’A.C. la Terra sta cercando di fare, promuovendo la manifestazione cammina, Molise è quello di creare per ogni zona omogenea dell’entroterra un nucleo dinamico di riferimento, capace di gestire un flusso turistico mitigato, adeguato al territorio per periodi stabiliti all’interno dell’arco dell’anno. Il nucleo referente dovrebbe interagire con le istituzioni locali e le associazioni di base, ma anche con le presenze qualificate dell’imprenditoria e con il mondo scolastico. Questo processo, partendo dalle risorse turistiche e culturali già esistenti sul territorio, dovrà garantire la gestione del flusso secondo le caratteristiche escursionistiche del cammina, Molise!, collaudate da tanti anni di esperienza.
Tutto è iniziato nel 1995 quando 30 persone (i più molisani residenti a Roma) decisero di recarsi a piedi da Roma a Duronia, percorrendo circa 200 km in 4 giorni per festeggiare il primo anno di vita de la vianova, un mensile nato anch’esso, per volontà della nostra Associazione, con lo scopo di riuscire a confrontarsi tra le forze più vive e disponibili dei nostri borghi per capire come rivitalizzare il territorio.
Dopo tanti anni questa manifestazione, nata con l’intento di promuovere la cultura e la bellezza e l’ospitalità dei paesi delle terre interne molisane, ha portato a camminare sui sentieri e sui tratturi delle nostra regione migliaia di persone, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero.
Una esperienza unica nel panorama nazionale resa possibile dalla collaborazione con il migliore associazionismo di base molisano (l.’A.I.I.G sez. Molise, Italia Nostra sez. di Isernia, I Cavalieri Triventini, I Cavalieri del Tratturo, le Pro Loco dei paesi attraversati, ecc.), la disponibilità di tanti amministratori locali, l’ospitalità delle cittadinanze dei paesi attraversati ed il coraggio della pazzia di chi partecipa.
Negli ultimi anni l’A.C. La Terra è riuscita, dopo anni di ingiustificato disinteresse, a creare finalmente proficui spiragli di collaborazione, per far fruttare l’enorme lavoro fatto sul territorio dalla manifestazione, sia con l’amministrazione Regionale sia con l’Università del Molise, in particolare con il Dipartimento di Scienze Turistiche.
L’ipotesi progettuale, che insieme stanno studiando l’A.C. La Terra ed il Dipartimento di Scienze Turistiche da proporre poi per la fase esecutiva alla Regione Molise, che si potrebbe definire “cammina, Molise! tutto l’anno”, si basa sulla cosa più semplice e naturale che l’individuo possa fare: camminare. Alla base di tutto c’è la forte convinzione che il cammino, nella sua semplicità, possa portare linfa nel territorio delle aree interne. Ci si potrebbe chiedere: perché venire a camminare in Molise? ci sono altre realtà regionali (Trentino, Toscana, Umbria, Basilicata, etc), ognuna con la propria peculiarità, che offrono da tempo risposte certe al turista che vuol camminare. La risposta è quasi scontata: il Molise deve proporsi con una peculiarità alternativa a quelle già esistenti. In tanti anni il cammina, Molise! ha dimostrato sul campo di aver trovato la “peculiarità alternativa” da poter proporre al turista camminatore. In cosa consiste questa peculiarità? Una sintesi efficace è stata estratta da una lettera, tra le centinaia arrivate negli anni, scritta da una marciatrice spagnola, venuta per la prima volta a camminare con cammina, Molise!, era l’anno 2001:
” .…Da 12 anni visito l’Italia una o due volte l’anno: una città per volta, con incursioni nella campagna circostante. Ma torno sempre in Spagna con una certa insoddisfazione. Nipote di viticoltori borgognesi, il contatto con la terra e i contadini è per me essenziale. Eppure nei viaggi turistici, ci sono le città da vedere con i loro tesori culturali, i paesaggi; la campagna però si scorge dietro un vetro, tranne qualche breve ed occasionale sosta…Ma questi quattro giorni sono stati tra i più belli della mia vita. Fra di voi, ho trovato gentilezza, educazione, comunicazione, cultura, allegria, amicizia, cooperazione, spiritualità, gastronomia, serietà. In questa scuola di volontà e malgrado la brevità della manifestazione, mi sono fortificata fisicamente e moralmente in contatto con le buone qualità dei partecipanti alla marcia.
Toccare la vostra bella terra per ore con i piedi, con i polmoni pieni d’aria pulita, mi ha fatta sentire parte di lei. Del Molise conoscevo solo Antonio Di Pietro… adesso, non saprei dire per quale miracolo mi sento un po’ molisana. E’ un po’ mia (scusate) questa terra gialla e verde, ondeggiante e con le creste coronate di paesini ad esse aggrappati, per me tutti uguali, ma che voi riconoscete da lontano, da un particolare che mi sfugge; quanta pace dà all’anima questa bella armonia delle sue forme! L’ho toccata e l’ho mangiata, questa terra diventata cibo sulle tavolate attrezzate artisticamente dalle meravigliose e sorridenti donne molisane.
Non finirei mai di vantare i tesori accumulati nella mia memoria durante questi quattro giorni, così pieni da sembrarmi settimane…Vi ringrazio ancora per avermi dato la possibilità di conoscere la vostra terra.”
Sintetizzando le impressioni ricavate da questa lettera vien fuori il coinvolgimento totale del camminatore, attivo e non passivo. Il camminatore qui non è un oggetto in mano all’agenzia turistica, ma diventa protagonista della camminata, egli interagisce con tutto quello che gli accade intorno in un susseguirsi di avvenimenti da cui viene totalmente preso. Cammina, balla, canta, suona, parla con chi gli si trova a fianco, familiarizza, ascolta ed impara, vede ed ammira, fatica ed infine viene accolto dalla gente del posto ed ha il piacere di gustare il senso genuino dell’ospitalità.
La peculiarità quindi è la semplicità e la genuinità delle cose e degli umori che si offrono e si trasmettono al camminatore per renderlo partecipe e nel contempo protagonista di un evento che, pur essendo una semplice camminata, costituirà un arricchimento interiore che soddisfa le esigenze conoscitive ed il piacere delle emotività.
C’è la necessità di trovare elementi caratterizzanti, tratti forti nella comunicazione della potenziale immagine turistica del Molise: il turismo a piedi può essere uno di questi. Il Molise può essere indicato come “la regione dove si cammina” nella quale, viste anche le sue dimensioni e la sua varietà, è possibile raggiungere a piedi, in modo slow e ravvicinato, paesaggi, paesi, cibi, aree protette, siti archeologici, costa, montagna, tradizioni. L’esperienza di cammina, Molise! indica la strada da seguire per studiare la fattibilità di un progetto che articoli lungo l’intero anno, quindi destagionalizzando, iniziative similari che interessino le diverse aree della regione e possano essere rivolte ad un pubblico internazionale, nazionale e locale.
La bellissima esprerienza della Prima Edizione di “cammina, Molise! in Argentina”, nella primavera del 2015 a Mar del Plata, ha segnato un altro importante passo avanti per la legittimazione del Progetto. Le Associazioni dei Molisani che hanno organizzato l’evento insieme all’A.C. La Terra, gli Enti e le Agenzie turistiche contattate, tutti sono convinti che in terra argentina esiste una potenziale carica turistica pronta ad esplodere per raggiungere le terre molisane. La semplicità e la peculiarità con cui il cammina, Molise! si è presentato agli Argentini, ha risvegliato e rafforzato il desiderio di tornare nei propri paesi d’origine a tanti emigranti, ormai avanti negli anni, ed ha colpito l’immaginario di tanti loro discendenti, giovani e meno giovani, vogliosi di venire a conoscere le terre dei loro avi, così diverse dalle terre argentine. Questo potenziale, così evidente in Argentina, credo sia ancora consistente anche in altre parti del mondo dove è stata forte l’emigrazione di nostri corregionali, come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, e così via.