EDIZIONE 2014 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI
Mio figlio è venuto, io no!
Ho avuto il piacere di ascoltare la cronaca dell’ultima edizione di “Cammina, Molise!”, dal racconto vivo ed emozionante di mio figlio Francesco (giornalista vice-caposervizio della Gazzetta di Mantova) che vi ha partecipato. Pur se nato fuori del Molise, ma da padre molisano di ritorno, si è commosso nel calpestare i tratturi antichi, le colline dolci molisane, visitare i paesini che restano ancora incastonati e incontaminati sulle pendici dei monti: tuttavia ben altre emozioni da me provate nel partecipare alla camminata dell’edizione del “2000”.
A proposito del materiale del mio libro, la cui copia a suo tempo ho inviato alla vostra Associazione, mai pubblicato, e che ti ho in parte inviato a suo tempo propongo una soluzione possibile:
– pubblicarlo sul sito www.laterra.org a puntate in modo di poterle scaricare da internet.
Calorosi saluti molisani
Orlando Abiuso
Il clima conviviale vissuto nelle quattro intense giornate mi ha emozionata, continuo a parlarne con le persone che incontro. Un’esperienza totalizzante che pensavo non potessi viverla. Come non riconoscere ai molisani la generosità, la dignità, la semplicità che hanno dimostrato nei nostri riguardi?!! Grazie a tutti di questo bel regalo.
Carmela Crusco – Cosenza (fb)
Io non c’ero
Cari amici “marciatori”
É con un occhio che ride e uno che piange che vi mando questo saluto in occasione della 20a edizione del Cammina, Molise!, mentre mi trovo in Messico, a Catamaco, una piccola cittadina nello stato di Veracruz. Dopo aver passato questi primi gg di agosto per 7 anni di seguito con voi, da quando Cecilia mi coinvolse nel 2007, sono commossa e felice all’idea di sapervi insieme un’altra volta – camminando, danzando, faticando e scherzando – mentre vecchie amicizie si ritrovano e nuove si creano.. Nello stesso tempo mi rattrista molto non poter stare con voi: il CM era diventato l’apertura tradizionale delle mie ferie estive, una certezza di umanità “terra terra” (non a caso il nome dell’associazione) costruttiva e felice, e soprattutto un grande spasso, nonostante la dura messa a prova delle risorse psico-fisiche 😉 E poi, mi rode in modo particolare che mi perdo questa 5 (!) giorni coronata coll’approdo al mitico pianeta di Duronia, da sempre favoleggiato come la terra degli avi, ove mai misi piede.. Vorrà dire che ci dovrò andare di proposito come turista, anche senza Cammina, Molise! – che poi sarebbe una delle finalità di questa manifestazione, que no?! – Ma non sarà la stessa cosa senza di voi e il vs strombazzare. 🙁
Comunque detto questo, dopo ormai quasi 10 mesi di viaggio intorno al mondo, del quale ho completato ca. 75% di circonferenza, non é il caso d’indugiare in rammarico! Partita il 10 Ottobre dell’anno scorso, sono stata in Marocco, Sudafrica, Namibia, nel sud dell’India, in Thailandia, Laos, Myanmar e Vietnam, a Bali, in Australia, Nuova Zelanda, sulle isole Cook, in California (U.S.A.) e ora sono appunto in Messico.. Prevedo di terminare il viaggio con un giro dei paesi andini – Ecuador, Perù, Bolivia e Chile – ed a metà Ottobre dovrei finalmente tornare in Europa. É stata un’esperienza magnifica, sia di contatto con tante realtà diverse – ha proprio spostato il mio punto di vista “eurocentrico” guardando il mondo – sia di godimento della pura bellezza dei paesaggi, dei monumenti delle più svariate civiltà e delle tante facce umane di questo mondo unico e diverso! Vedere i leoni assieme a tutti gli altri animali della savana nel parco Etosha in Namibia, una balena che salta davanti alla costa in Sudafrica, incontrare le tribù indigene in Laos facendo trekking, ammirare la pagoda Shwedagon a Yangon, sentire un timoroso rispetto del vulcano Gunung Batur a Bali.. e quante altre emozioni che si sono impresse nella mia memoria con la gratitudine di poterli aver vissuti!
Nello stesso tempo lasciare tutto e viaggiare da sola é stata anche una dura prova: mentre mi ha donato un grande senso di libertà, mi ha pure, per forza, allontanato dalla mia vita precedente – casa, famiglia e amici.. Le continue impressioni nuove, gli incontri quotidiani con altri viaggiatori negli ostelli, su pullman, traghetti e treni, la pianificazione costante e il vagabondare quasi senza sosta mi hanno assorbito e anche sfiancato a volte, lasciando poco spazio alla comunicazione con le persone a me care. Infatti, mentre questa parabola giunge alla fine (felice, dato che spero di concludere il viaggio condividendo l’ultima tappa con mio figlio Lorenzo, ai piú di voi ben conosciuto ;-)) aumenta pure la nostalgia delle radici, degli amici veri e delle conversazioni, in cui uno non si deve sempre presentare, ma viene apprezzato (o anche disprezzato, cioé preso in giro affettuosamente) per quello che é. Con questo sentimento nel cuore vi abbraccio tutti e vi auguro 5 giorni memorabili!! Salutate tutti quelli di cui non ho la mail e dedicate qualche “aizza izza izza” alla vostra amica lontana tedesca, ma molisana di adozione..
e io alzerò la prossima “copa di tinto” a voi
Audrey Busch
I miei sette anni di cammina Molise!
I miei sette anni di cammina, Molise! Non hanno messo in discussione la passione e la gioia di unirmi a tanti cari camminatori, anche quelli appena conosciuti.
Tutti con la stessa passione e soprattutto con la voglia di conoscere e conoscersi e di ammirare e scoprire un territorio spesso maltrattato anche dai libri di storia e di geografia, ma non da Giovanni Germano e dalla sua ammirevole organizzazione sempre pronta a stupirti!!!
Un abbraccio corale
Valentino Cataldo
Questa Italia ha ancora una parte sana
Carissimo Giovanni,
complimenti vivissimi per la ventesima edizione che ci è piaciuta moltissimo. Io che devo mettere insieme tante teste, quando si tratta di organizzare eventi, so quanta fatica si fa e quale entusiasmo ci voglia per continuare a proporre. Siete FANTASTICI e lo dimostra il seguito che avete. Dopo essere venuti la prima volta non si può non avere il desiderio di tornare: per il Molise con i suoi generosi abitanti e per voi tutti, preziosi e stimolanti, e per rivedere le persone con le quali si sono scambiati questi momenti felici e queste rivitalizzanti giornate nella natura.
Grazie infinite, ci fate sentire vivi e che questa Italia ha ancora una parte sana.
Vorrei riuscire a scrivere un articolo sulla bella esperienza.
Ti abbraccio, carissimi saluti a voi tutti, a presto
Antonella D’Ambrosio
Ciao Giovanni e ciao a tutti i camminatori di ” Cammina, Molise!”!!!
Esperienza U N I C A!
Grazie!
Franco De Fontes
Grazie per averci “portato” nei tuo luoghi, nei tuoi ricordi e nei tuoi sogni……Siamo stati molto bene.
Un abbraccio
Gianni e Laura Borsini
L’Importanza delle aree interne
Carissimo Giovanni, nonostante siano passate già alcune settimane dalla ventesima edizione di Cammina, Molise!, è ancora forte e dolce il ricordo delle giornate trascorse a camminare in Molise, della gioia e dell’entusiasmo vissuto insieme ad altre 300 persone. Ci siamo messi in viaggio, curandoci di non trascurare quei luoghi che aspettano semplicemente che qualcuno li guardi, li riconosca, li viva nello splendore dei loro colori.
Il Molise, per merito tuo, abbiamo imparato ad amarlo in tanti, provenienti da altri territori, da altre realtà, dall’Italia intera e anche dall’estero.
In Molise le strade hanno un andamento dolce e rilassante.
L’emozione fortissima vissuta dopo averle percorse, dopo aver attraversato gli altipiani ondulati, le pareti rocciose di Colle dell’Orso, l’umanità delle persone incontrate con le quali abbiamo condiviso l’amore per la terra, facendoci sfiorare dalla bellezza della natura, resterà per me profonda e indelebile.
Le chiamiamo aree interne, speriamo che possano diventare il segno forte di un riacquistato senso del valore del paesaggio, della possibilità di economie nuove che possono intercettare nuove sensibilità e nuovi mestieri, della bellezza della vita che Cammina, Molise! ha contribuito ad alimentare.
Carmen Giannino
Una voce da Duronia
Non c’è peggior sordo di chi non vuoi sentire, non c’è peggior cieco di chi non vuoi vedere, ma ieri sera a Duronia è successo qualcosa che è impossibile far finta di non aver sentito e di non aver visto. Di non aver visto, chiaramente con gli occhi. Di non aver sentito, chiaramente col cuore.
Dopo anni di personaggi transitati in questo paese che si sono riempiti la bocca di “io amo Duronia”, meteore arrivate da non si sa dove e in un batter d’occhio sparite all’orizzonte, finalmente ieri sera si è visto chiaramente chi VERAMENTE Duronia la AMA.
Ho sempre, nel mio piccolo, per quel che ho potuto fare, sostenuto e partecipato a tutte le iniziative, perché io Duronia non la amo (per non confondermi con le meteore) ma gli voglio veramente veramente bene.
Devo assolutamente inchinarmi e ringraziare Giovanni per tutto quello ha fatto e che farà (nonostante per motivi di salute avrebbe potuto mollare da un pezzo) dall’ArcheoClub all’associazione La Terra fino alla resurrezione della Proloco e al Cammina Molise, ma il vero miracolo che ieri sera mi ha colpito è stata la grande partecipazione e collaborazione che tutto il paese ha donato all’ intera comunità.
Non uso a caso la parola donato, perché per quel che ho visto ieri sera è proprio di questo che si tratta, ognuno si è messo a disposizione per donare un pezzo della propria volontà, della propria capacità, della propria passione, oltre che le pentole, le sedie e quant’altro necessario. Un dono che ogni Duroniese si è sentito di dare.
Non faccio ringraziamenti specifici ne nomi, non solo perché potrei dimenticarne qualcuno, ma proprio perché io l’ho visto come un gioco di squadra dove tutti, nel loro ruolo, hanno dato il massimo.
Ripeto soltanto il nome di Giovanni, che ieri sera è stato premiato e riconosciuto a livello nazionale, ma è ovvio che dietro Giovanni non c’è soltanto un nome, o la sua grande capacità di coinvolgerti nelle sue avventure, ma anche una ritrovata volontà a lasciarsi coinvolgere da parte di tutti, e mi corre l’obbligo di ringraziare i tantissimi giovani, ragazzi dai 15 ai 25 anni, che ieri sera hanno partecipato come se fossero dei veterani, degli esperti del mestiere, degli organizzatori provetti. La loro giovialità, la loro purezza, la loro energia, ha trascinato un po’ tutti. Questo mi rende fiducioso per il futuro di questo paese e di questa piccola comunità che tanto ha bisogno di questa energia. Ma non posso neanche far finta di non aver visto la serenità, la ritrovata condivisione della fatica e l’allegria che hanno profuso tutti gli addetti alla cucina e alla distribuzione (poi qualcuno mi dovrà spiegare come si fa a fare quintali di polenta ottenendo commenti positivi praticamente da TUDI) e neanche posso far finta di non aver sentito col cuore la passione, l’abnegazione e l’amore che impregnava l’aria.
In conclusione ieri sera (10 agosto 2014) un concetto mi è balenato nella mente,” non c’è bisogno di amare Duronia, se tutti gli vogliamo soltanto bene, alla fine Duronia si AMA da sola”.
Grazie veramente a tutti
Amedeo Grieco
Bellissimi giorni
Salve mi sento in dovere di ringraziarvi per i bellissimi giorni passati in Molise con il Cammino, già conoscevo il verde Molise ma con il vostro cammino sono entrata, accompagnata da simpatia ed allegria, nella magia dei luoghi e ho avuto modo di conoscere la disponibilità e l’accoglienza dei molisani. Ancora grazie e spero di fare un pezzo di cammino con voi anche nel prossimo anno.
un caloroso saluto
Luisa Marchioni
Esperienza avvolgente
Ciao a tutti,
mi chiamo Patrizia, vorrei raccontare “in punta di piedi” la mia prima esperienza al cammina, Molise!
È passato più di un mese dal rientro di quei giorni e sentire ancora addosso tutte quelle emozioni mi fa sentire bene.
Il primo aggettivo che voglio scrivere e descrivere è “avvolgente” perché avvolgente è stata la manifestazione, la gente che ha camminato con me, quella che ho trovato ad accogliermi nei paesi che ho visitato, le montagne rigogliose che mi hanno incantato, i profumi, i colori, le luci, la musica, il folklore, il cibo preparato sapientemente dalle signore del posto e alle quali va il mio più sentito ringraziamento.
Tutto ciò mi ha travolto in una fantastica meravigliosa sensazione di estasi, posso dire rapita e totalmente ubriaca da tutto ciò che mi circondava e che avidamente ho divorato.
Un’ultima riflessione, in quei giorni ho camminato con più persone, con le quali ho scambiato commenti e argomenti vari, ho trovato interessante condividere pensieri, emozione e chiacchiere varie, con persone che fino a quel momento non conoscevo. Voglio dire che spesso ho camminato da sola, perché solo quando ero sola con me stessa senza distrazioni, riuscivo a percepire a pieno tutte quelle sensazioni che mi hanno travolto in un vortice di sorprese.
Grazie!
Patrizia Pascotto
Dagli Stati Uniti
Caro Giovanni, tornato in sede, con una settimana di lezioni del nuovo anno accademico già alle spalle, ma ancora un pò abbronzato dal nostro sole molisano, colgo l’occasione del tuo gradito messaggio per mandarti un saluto e per ringraziarti per questa bellissima esperienza che mi hai donato. E` stato un immenso piacere camminare con voi e scoprire tante bellezze nascoste della mia regione. Quando avrò ripreso fiato ne spargerò la voce fra colleghi, amici, e paesani.
Intanto un caloroso abbraccio.
Sante Matteo
Buongiorno Giovanni,
ti mando la mail con i primi piani.
Rivedere le foto ad un mese di distanza a noi comminatori fa venire la voglia di ricominciare domani, a te penso di no, o forse no, magari è un nì.
Ciao
Stefano Seveso
Grazie per la bellissima camminata dentro una meravigliosa Molise!
un abbracio
Tielke Van Mullekom
Caro architetto,
con la presente innanzitutto mi scuso per non averla salutata a conclusione del “cammina, Molise!” che per me si è concluso il 9 sabato sera, poi mi metto in lista per la brocchetta e faccio soprattutto tanti tanti in bocca al lupo a Elio per il Leone d’oro.
Speriamo di rivederci presto
Teresa Vendemiati
Cammina, Molise ! 2014 (XX° edizione)
E’ arrivato il ventennale!
Chi ha marciato sa che vale
ritrovarsi ancora insieme
con lo sprint nelle vene.
Partiam da Castropignano,
il bel castello ne ammiriamo,
e nei giardini un buon buffet
si accompagna a vino e tè.
Nella piazza di Torella,
messa sulla carbonella,
c’è bruschetta a volontà
per chiunque ne vorrà.
Dei Ciamarra la dimora
ci fa scoprire una signora
la cui arte delicata
deve essere ammirata,
e la stupenda biblioteca
una certa invidia arreca.
Nel pomeriggio, a sorpresa,
troviam di frutta una distesa
preparata con passione
e grattiamo anche il melone !
Pietracupa e le sue chiese
sono piene di sorprese
e i suoi giovani impegnati
van davvero incoraggiati.
L’indomani a Ferrazzano
un gioiello noi scopriamo,
con pavimenti conservati
da abitanti illuminati,
e il teatro sulla piazza
forma attori di razza.
All’interno il maestro Miele
con le note fa miscele
ed il pubblico estasiato
grandi applausi ha tributato.
La riserva di Vairano
raggiungiamo piano piano
dove il cibo non ci manca
ed il verde ci rinfranca.
Silvia, guida preparata,
a Trivento abbiam trovata
dalla cripta al bel santuario
il suo dire è molto vario.
Dopo un guado avventuroso
ci spetta un po’ di riposo
in un’area assai accogliente
apprezzata dalla gente.
Con la sfilata delle traglie
Roccavivara ci accoglie
e finiamo la giornata
con una bella cantata,
così “L’amore è una rotella”
ci riman nelle cervella!
Un omaggio assai sentito,
tra i monti che l’han rapito,
Un omaggio assai sentito,
tra i monti che l’han rapito,
viene a Marco dedicato
nel posto da lui amato.
E’ un momento commovente
che il coro rende struggente.
Si riparte sulle creste,
quasi avvolti nel celeste,
e proprio in questo paradiso
ci troviamo all’improvviso
tra una mandria spaventata,
che galoppa all’impazzata,
e così posso ammirare
la potenza muscolare
delle mucche scatenate
con i cavalli mischiate.
Civitanova in giunta rosa,
nella piazza un po’ ventosa,
con le ottime pallocche
appaga le nostre bocche.
Dopo il ballo con i nastri,
sotto un cielo pieno d’astri,
ci regala Nicoletta
una pizzica perfetta
e sulla scia dell’emozione
Marco chiude col trombone.
Una ghiotta colazione
ci ristora a Frosolone
dove ognun puo’ curiosare
e qualche oggetto comprare.
Le contrade di Duronia,
senza alcuna parsimonia,
ci regalano col cuore
un tripudio di sapore.
Se sul fiore di carota
a Michele dò una nota,
mi sorprende poi alla grande
col suo scherzo esilarante.
La ricetta misteriosa
incuriosisce chi riposa:
padre, e figlio in traduzione,
danno ogni spiegazione
di un’antica ricetta
che solletica chi aspetta
di assaggiar dalle cucine
i “Tebbettièll arechine” !
A Duronia concludiamo
un percorso molto umano
con una targa alla memoria
di una troppo breve storia.
Gli attestati consegnati
sono personalizzati
per ricordare ad ognuno
le emozioni del raduno.
Cinque giorni ben goduti
e pienamente vissuti:
il bilancio è positivo
e il cammino ancor più vivo!
Simona Zacchini – Roma
– Le Tappe: