Il Molise sta morendo
Uno sfogo e un grido di allarme fatto da un semplice cittadino molisano
di Giusepe Di Niro
25 febbraio 2016
La nostra amata Regione Molise è arrivata al capolinea.
È brutto iniziare così il mio intervento ma, ahimè, la nostra regione è come un malato terminale che pian piano sta morendo, sempre che non sia già morto.
Le istituzioni regionali, compreso il Presidente, in questo ultimo periodo la stanno accompagnando in una lenta e progressiva agonia.
Aumentano in maniera vertiginosa piaghe come scandali politici, viabilità fatiscente, trasporti inadeguati, sanità smantellata, servizi sociali inesistenti, occupazione assente, imprenditoria e sviluppo del territorio manco a parlarne, turismo del tutto ignorato, ambiente violentato, ecc.. ecc…
Questo è solo un brevissimo elenco di quello che in realtà stiamo osservando quotidianamente, ma ci sono altre piaghe nascoste e sommerse.
Non ho paura di dirlo o scriverlo. È uno sfogo e un grido di allarme fatto da un semplice cittadino molisano amante della propria terra, a cui è stato impedito – a causa di una cattiva politica – di realizzarsi.
Ora ho 47 anni e mi sto accingendo al conseguimento della mia ennesima laurea (la terza per onore di cronaca).
Ogni volta che ho cercato lavoro mi sono sentito dire “perché non vai fuori”, come a dire che in Molise non c’è futuro e/o speranza.
Voglio essere testimone e portavoce di tutti quei giovani e meno giovani che sono costretti a lasciare famiglie, case per avere fortuna fuori regione se non fuori dall’Italia.
Noi rivendichiamo il diritto di restare e vivere dignitosamente nella nostra regione.
Mi auguro che, come le ceneri di una fenice, la nostra regione, pur essendo prima amata e adesso odiata, possa risorgere e diventare più forte che mai.
di Giusepe Di Niro (da ilbenecomune.it)