Il principio della rana bollita
Diamo un colpo di zampa prima che sia troppo tardi!
di Pasquale Di Lena
01 marzo 2016
Il racconto di Noam Chomsky, molto bello e molto significativo, è stato utilizzato dalla mia amica di Siena, Barbara Cucini, a commento di questa mia riflessione di questa mattina scritta direttamente su facebook.
“Trovo un errore pensare che oggi non c’è più la politica. Non ce n’è stata mai cosi tanta, ma è tutta in mano ai padroni e ai governi che essi si son dati. Ciò che non c’è più , purtroppo, è l’opposizione, e, il vuoto che ha lasciato è un vuoto di democrazia e, come tale, di partecipazione, che dovrebbe preoccupare tutti quelli che hanno a cuore i valori, in primo luogo la libertà. Ecco perché io dico No a tutto quello che propongono e fanno. So che è contro il territorio e, quindi, contro di me e la mia identità. Sì, invece, al Territorio, Sì alla bontà del Cibo, alla bellezza del paesaggio, delle tradizioni; Sì all’arte, alla storia, alla cultura; Sì alla diversità e alla biodiversità. Sì il 17 Aprile quando andrò a votare NO TRIVELLAZIONI e non solo nei mari, ma ovunque”.
Il principio della rana bollita
Il principio della rana bollita, utilizzato dal filosofo americano Noam Chomsky, fa riferimento alla Società, ai Popoli che accettando passivamente, il degrado, le vessazioni, la scomparsa dei valori, dell’etica, ne accettano di fatto la deriva.
Questo principio può essere usato anche per il comportamento delle Persone inerti, immobili, remissive, rinunciatarie, noncuranti, che si deresponsabilizzano di fronte alle scelte
Per tutte le persone che credono ancora che questa crisi sia momentanea e non strutturale, per quelli che sperano ancora che le soluzioni arrivino dall’alto, per quelli che nonostante tutto delegano esternamente la loro felicità, speriamo che questo video vi dia uno scossone e se non siete come la rana, già mezzi bolliti, date un colpo di zampa per saltare fuori dalla pentola, svegliatevi prima che sia troppo tardi !
(Nota di Cammina nel Sole: vi risparmio il video dove la rana alla fine muore bollita…ma ve ne dò un’ attenta descrizione…se poi scegliete di vederlo basta cercarlo su youtube.com…scrivendo nella ricerca video…Il principio della rana bollita)
Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare.
La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa.
L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.
Questa esperienza mostra che – quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta – sfugge alla coscienza e non suscita – per la maggior parte del tempo – nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta.
Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, ci accorgiamo che stiamo subendo una lenta deriva alla quale ci abituiamo. Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone. In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute.
I foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno altro che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.
Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i cervelli che non riescono più a discernere, a pensare con la loro testa.
Allora se non siete come la rana, già mezzo bolliti, date il colpo di zampa salutare, prima che sia troppo tardi
Noam Chomsky
di Pasquale Di Lena