Internet veloce anche nei paesi più sperduti
Accordo da 27 milioni per la banda larga
da primonumero.it
22 aprile 2016
Si chiamano «aree bianche» e sono quelle zone della penisola non coperte dalla connessione veloce a internet e dove non ancora arrivano nemmeno gli investitori privati. Ci sono anche in Molise, dove diversi centri non sono collegati alla banda larga o alla connessione Adsl tradizionale. Ora un nuovo progetto punta a creare le condizioni che assicurino, entro il 2020, a tutti i cittadini molisani di disporre di connessioni superiori a 30 Mbps. La Giunta regionale ha approvato lo schema per l’accordo di programma, appena sottoscritto con il Ministero dello sviluppo economico per un valore di oltre ventisette milione di euro. Secondo il presidente Frattura e l’assessore Facciolla si tratta di «un intervento massiccio sul territorio nel fermo intento di favorire coesione e sviluppo economico per i cittadini e le imprese delle aree più svantaggiate del nostro Molise».
Una piccola regione, spesso definita «un quartiere di Roma» ma i veri quartieri della capitale la connessione veloce la conoscono bene. In Molise, invece, ci sono ancora diversi paesi dove il collegamento rapido a internet su linea fissa resta ancora un miraggio. Per questo, ognuno si organizza a suo modo e per evitare di usare la rete in sella a una lumaca, sfruttando altre possibilità: le onde radio, le chiavette e utilizzando il telefonino come modem, sempre se la connessione è almeno 3G nei tempi del 4G. Se manca pure questa ‘G’ le cose non cambiano. Eppure, negli ultimi anni, qualcosa si sta muovendo e il Governo nazionale ha investito non poco per portare l’Italia al passo coi tempi e velocizzare queste infrastrutture della tecnologia anche nei centri dove il modem a 56 kappa non è un lontano ricordo e mentre a Termoli, solo per fare un esempio, la banda larga è già arrivata e ci sono varie possibilità di connessione a seconda delle offerte disponibili.
Una risposta arriva direttamente da Palazzo Santoro: «Molise digitale, un nuovo importante passo per una connettività accessibile ovunque, utile a favorire innovazione, crescita sociale ed economica, servizi avanzati e progresso». La Giunta regionale ha approvato lo schema per l’accordo di programma, appena sottoscritto con il Ministero dello sviluppo economico. Il valore è di ventisette milioni di euro così come annunciato dal presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, e dall’assessore Vittorino Facciolla. All’accordo di programma si lega la concessione di oltre dieci milioni di euro, risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione della nuova programmazione 2014-20. Per il Molise il fabbisogno complessivo stimato ammonta a più di 27 milioni euro: 17 milioni vengono dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (2014-2020).
Secondo Frattura e Facciolla si tratta di «Un investimento importante come importanti sono gli obiettivi che vogliamo perseguire. La digitalizzazione diffusa, efficiente e reale è indispensabile per la crescita del nostro territorio: per questo ci crediamo continuando a investire risorse notevoli» dichiarano Frattura e Facciolla. Un nostro nuovo impegno adesso – proseguono – per creare le condizioni che assicurino, entro il 2020, a tutti i cittadini molisani di disporre di connessioni superiori a 30 Mbps. Lo schema di accordo di programma che abbiamo firmato con il Ministero dello sviluppo economico va proprio in questa direzione». La sottoscrizione dell’accordo «consentirà di realizzare interventi di immediata attivazione per la banda ultra larga nelle cosiddette aree bianche del Molise, ossia quelle zone in cui le infrastrutture per la banda larga sono inesistenti e nelle quali è poco probabile che possano essere sviluppate da investitori privati.
«Qui – hanno affermato il presidente e l’assessore – si inserisce la nostra nuova azione di supporto finanziario: un intervento massiccio sul territorio forte di una dotazione complessiva pari a 27 milioni di euro, nel fermo intento di favorire coesione e sviluppo economico per i cittadini e le imprese delle aree più svantaggiate del nostro Molise». Queste le intenzioni della Regione che, grazie a questa iniziativa, di concerto con il Ministero, si propone di dare una risposta e colmare un «gap» – per usare un termine tecnologico in un Molise tecnologicamente arretrato – in modo tale da migliorare la «viabilità informatica» nelle aree più sperdute e svantaggiate del territorio. In sostanza, è come stendere l’asfalto su una strada dissestata: nell’era di internet e della banda larga il valore di questo intervento non è di poco conto. Ora (foto di repertorio) si aspettano gli interventi concreti e le prime connessioni sulle colline e sulle montagne (ma non solo) dove guardare un video, inviare dati pesanti e scaricare un file per ora è come attraversare un percorso a ostacoli.
da primonumero.it