• 2 Maggio 2016

SANTA CROCE DI MAGLIANO

4a edizione del Premio Letterario Nazionale per le opere in dialetto o lingua locale

di Giovanni Gianfelice – Enzo Rosati – Antonio Martino

02 maggio 2016

Dalla consultazione degli atti pubblicati sul sito istituzionale del comune di Santa Croce di M. leggiamo che nel mese di aprile, il primo cittadino ha firmato tre decreti di incarico di responsabilità ad altrettanti dipendenti e/o incaricati esterni in organico al Comune (n. 5/2016 – 6/2016- 7/2016). Quello che balza agli occhi dalla lettura dei tre provvedimenti è soprattutto il compenso “aggiuntivo” per complessivi 29.000 euro lordi annui, che si andrà ad aggiungere allo stipendio che attualmente gli stessi percepiscono.
Così al geometra responsabile dell’area tecnica, per lo svolgimento del suo incarico e delle sue mansioni, andranno 13.000 euro; al responsabile dell’Area gestione Risorse Economiche 9.000 euro e al responsabile dell’area affari generali e funzioni istituzionali 7.000 euro, somme lorde che saranno corrisposte ai beneficiari in 13 mensilità. 
Tutto questo fa specie perché è ancora echeggiante la polemica recente sollevata sui social e sugli organi di stampa proprio dal primo cittadino che grida allo scandalo per un permesso legalmente fruito da un dipendente (come tra l’altro evidenziato dallo stesso Primo cittadino) deridendone i motivi e dandolo in “pasto” al processo mediatico. Ebbene mentre ci fa la morale con la pantomima del “difensore degli oppressi”, elargisce prebende e premi attingendo dal dissanguato bilancio comunale. Il sensazionalismo demagogico-populista che ci è stato propinato è stato clamorosamente smentito dallo stesso promotore che, con uno strampalato tentativo di buttarla in “caciara”, forse pensava di far passare inosservati questi provvedimenti che a nostro avviso sono scandalosamente inopportuni! 
Sono inopportuni perché tutti sanno che il bilancio comunale è vuoto, pieno di debiti, senza risorse ed i continui ricorsi al “prestito di tesoreria” ne sono la conferma; sono inopportuni perché già da alcuni anni, e grazie ad una forte indignazione popolare ed al buon senso di qualcuno gli stessi fossero sospesi; sono inopportuni perché nel contesto attuale rappresentano uno schiaffo alla cittadinanza che giornalmente deve rinunciare ad avere servizi efficienti, strade senza buche, strutture scolastiche dignitose, servizi sociali adeguati, ambiente vivibile e maggiore sicurezza. Ma soprattutto sono uno schiaffo verso i tanti giovani in cerca di opportunità professionali, i disoccupati, gli esodati i precari, i giovani professionisti e non i “soliti amici”, sempre invocati nel mondo virtuale in cui qualcuno vive, ma sistematicamente ignorati negli atti concreti di questa amministrazione. Con 29.000 euro (che comunque non ci sono) si potevano realizzare progetti mirati per l’inclusione lavorativa giovanile, per il reinserimento lavorativo di coloro che hanno perso il lavoro, si potevano dare piccoli segnali concreti in una direzione di vero cambiamento nel modo di amministrare, ma prendiamo atto che così non è. Tempo fa, da un’idea del consigliere Martino, abbiamo formalizzato ufficialmente agli atti di uno dei rari consigli comunali, una proposta per l’utilizzo alternativo dei cosiddetti “premi”, da impiegare per progetti mirati all’inclusione lavorativa e la crescita professionale dei giovani, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta, come per tutto il resto. 
Ne riparleremo a breve quando si dovrà approvare il bilancio di previsione che nascerà inevitabilmente già con un debito di tesoreria di oltre 900.000 euro (già anticipato dalla banca) oltre a quello consolidato, e con dentro i soliti prevedibili aumenti tariffari per tappare i vari buchi dovuti ai tagli, ai mancati incassi ed agli sperperi. Nel frattempo tutte le promesse elettorali attendono fiduciose di un loro miracolistico avveramento. Forse a molti cittadini farebbe piacere sapere che fine ha fatto il Piano Regolatore Generale, la cui delibera di adozione è stata revocata da questa amministrazione nel 2014 e magari sapere che cosa sta succedendo in termini di lottizzazioni, piani casa e concessioni varie; ci piacerebbe sapere che fine ha fatto l’interminabile iter della vendita del lascito Celeste, oppure a che punto è il finanziamento della scuola, della caserma dei Carabinieri della caserma dei Vigili del Fuoco. Tutte domande che appartengono al mondo reale e non a quello virtuale, ma che realisticamente non avranno riposte….oppure avranno risposte virtuali sotto forma di messaggi subliminali! 
Crediamo che il deterioramento economico e sociale di Santa Croce non sia il frutto di una nostra fantasia, ma una realtà che vivono tutti i cittadini. Lo si percepisce nei silenzi, nella sofferenza garbata di tantissime persone che sempre di più si sentono abbandonate e prive di speranza e che molto spesso sono costrette a subire la subdola e latente pressione psicologica (per usare un eufemismo) del potente di turno. Da questo fantasma oppressivo, la paura, ci si era ci si era liberati a Santa Croce negli anni della modernità e delle lotte per i diritti. Forte era la consapevolezza e la voglia di crescere da parte di tutti, una identità storica forte che, pur nella diversità di pensiero, ha consentito alla nostra comunità di crescere progressivamente culturalmente, economicamente e socialmente. 
Il corto circuito della politica attuale dove “tutti stanno con tutti” sembra voler cancellare tutto questo, ridurre il confronto politico in un bieco antagonismo di quartiere. Per la valenza storica che rappresenta il Primo maggio a Santa Croce, nel suo approssimarsi ed in questo contesto “il nostro pensiero va dritto a chi non lavora, alle morti bianche, ai giovani disoccupati”. 

di Giovanni Gianfelice – Enzo Rosati – Antonio Martino (Consiglieri di Opposizione-Comune di S.C. di Magliano)