La Transumanza continua: i Colantuono portano avanti la tradizione
Trecento bovini, venti mandriani, 180 chilometri da percorrere. Si parte mercoledì 25 maggio, arrivo a Frosolone sabato 28, presenti 400 studenti
da Moliseweb.it
25 maggio 2016
Quattro giorni sui tratturi molisani e pugliesi per non interrompere una tradizione secolare che all’estero ci invidiano e che, in forma orizzontale, è prerogativa esclusiva di Molise e Puglia. Duecento anni e oltre: tra Puglia e Molise rivive il transito di 300 capi bovini di razza podolica e marchigiana sulle antiche autostrade verdi dei tratturi. Dal 25 al 28 maggio la famiglia Colantuono di Frosolone riprende il cammino per non interrompere il percorso nei secoli della civiltà agropastorale che tanto ha rappresentato, e ancora oggi rappresenta, per diversi territori del Sud Italia. Quella dei Colantuono è l’unica forma di transumanza orizzontale ancora attiva in Italia. Una ventina di mandriani, tra componenti della famiglia e altri collaboratori, assicurano il rientro in Molise dei bovini che, passati sei mesi nel pianoro pugliese di contrada Foresta di San Marco in Lamis, dove oggi ha sede l’azienda di famiglia, tornano in Molise alle alture di contrada Acquevive di Frosolone dove c’è l’altra metà dell’attività dei Colantuono.
Neanche le difficoltà logistiche ed economiche sono riuscite a fermare il cammino secolare della famiglia molisana, supportati dall’Agenzia di Sviluppo Rurale Moligal, che con il direttore Nicola Di Niro sostiene da anni gli sforzi organizzativi della carovana di mandriani.
Ecologia, storia, turismo, tradizione e prodotti di qualità camminano sui tratturi nel lento ma imponente passaggio verso una pratica sostenibile che, con il tempo, ha saputo affrancarsi dalla sua autentica vocazione agropastorale per abbracciare forme di economia al passo con i tempi. Talmente al passo con i tempi che l’anno scorso Carmelina Colantuono, di fatto ultima cow girl italiana, è stata scelta come simbolo del Molise migliore a Expo 2015. Come sempre saranno quattro i giorni di transumanza. La carovana partirà da San Marco in Lamis mercoledì 25 maggio dove, nel primo pomeriggio, avrà luogo anche la presentazione delle attività legate all’evento. Sabato 28, l’arrivo ad Acquevive di Frosolone, dopo aver percorso 180 chilometri quasi tutti molisani e attraversato il territorio di tre province – Foggia, Campobasso, Isernia – con soste a San Paolo Civitate, Santa Croce di Magliano, Campobasso, Ripalimosani e Frosolone.
Un percorso nel tempo, per leggere e vivere il paesaggio, che riparte, placido e rassicurante, come il movimento di greggi e bovini, accompagnato dall’eco dei campanacci nella natura incontaminata.
Quest’anno anche le scuole parteciperanno massicciamente all’evento. Oltre 400 ragazzi, molti provenienti dall’Abruzzo, altri molisani, cammineranno su una parte di tratturo, vivendo le esperienze di mandriani e pastori, compresa la colazione rurale, e saranno presenti allo spettacolare arrivo dei bovini nel centro storico di Frosolone fino alla masseria. Sarà l’ultima tappa, quella più attesa che prevede anche l’attraversamento del fiume Biferno (sabato 28 maggio all’alba in zona Castropignano), che concluderà la manifestazione dopo quattro giorni di cammino e altrettante notti di bivacco.
Diverse testate nazionali e alcune internazionali seguiranno le fasi più significative della transumanza 2016. Il giorno conclusivo, il tradizionale e genuino banchetto tra prodotti di qualità (manteca, caciocavallo podolico e tutto il meglio dei prodotti della civiltà della transumanza) e momenti di approfondimento nei quali saranno illustrate le rinnovate strategie di sviluppo della transumanza molisana e pugliese a pochi mesi dal possibile riconoscimento della stessa tra i beni immateriali dell’Unesco.
da Moliseweb.it