Il Molise da scoprire
Una rubrica locale per raccontare una regione amministrativamente giovane ma ritagliata su terre antiche
di Redazione di Moliseannunci.it
27 luglio 2016
Lo sapevate che bisogna risalire all’anno 1057 per scoprire perché ci chiamiamo molisani?
La storia scrive di un certo Rodulfo de Molisio, un normanno che col suo cognome avrebbe dato il nome alla 20a regione dell’Italia repubblicana.
Perché in fondo noi molisani siamo così, siamo tradizionalisti e campanilisti.
Ma siamo anche dei bellicosi e degli innovatori: abbiamo dato i natali a popoli fieri, figure illustri e personaggi emblematici.
L’idea di scrivere del Molise è nata per caso una sera d’estate, parlando ad alta voce in compagnia di amici.
E quando le idee singole si trasformano in progetti condivisi, si fanno coinvolgenti, ci infiammano e ci fanno sentire orgogliosi di appartenere ad un piccolo territorio fatto di forti tradizioni.
L’intento che ci ha spinti a creare e curare una rubrica locale è quello di raccontare una regione amministrativamente giovane ma ritagliata su terre antiche, scorrendo le immagini dei suoi comuni, dei suoi campanili, dei suoi piatti e dei suoi castelli. E’ nella nostra geografia che il passato e il futuro si coniugano davvero nel presente, perché siamo rimasti un piccolo borgo antico incontaminato che non ha paura di accogliere il moderno; perché non serve una regione grande per avere tanto da dire su chi la popola.
Sulla nostra terra sono fioriti i Sanniti, che per primi hanno saputo resistere al dilagare dei Romani e che a Pietrabbondante hanno lasciato testimonianze uniche della loro fede e della loro civiltà; tutti i popoli che sono passati di qui hanno impresso tracce della loro presenza, percorsi poco conosciuti tra le colline, paesini arroccati sulle rupi, tratturi che ci portano a scoprire i prodotti tipici dell’artigianato e della cucina.
Qui si sono avvicendati Romani, Normanni, Spagnoli, Francesi, Piemontesi, Slavi e noi siamo ancora tenacemente molisani, in un’esatta sintesi di secoli.
E vantiamo anche importanti primati: il nostro Celestino V, il Pietro da Morrone che tutti conoscono come “il Papa del gran rifiuto”, ideò il primo Giubileo, ancora oggi celebrato con massiccia partecipazione di spirito da parte di tutto il mondo.
Siamo gente gelosa delle nostre tradizioni, che risalgono a migliaia di anni fa; accendiamo N’docce e Faglie alla vigilia di Natale, ci misuriamo in competizioni di carri trainati da buoi, celebriamo il Carnevale con maschere e abbigliamenti mai visti altrove, e suoniamo e cantiamo auguri ironici che chiamiamo Maitunate.
Di tutto questo e della cucina che ci appassiona, dei colori che ci tingono, delle colline che ci racchiudono e dei castelli che ci proteggono, abbiamo intenzione di raccontarvi, in omaggio al Molise e ai suoi abitanti; a noi stessi, perché possiamo crescere e rafforzarci.
di Redazione di Moliseannunci.it