Pellegrino in un tempo non suo
Pierluigi Giorgio, Attore e Regista molisano, ri-dedica un suo testo ai marciatori di “cammina, Molise!”
Pierluigi Giorgio – Attore e Regista molisano
12 settembre 2016
“Un passo lento dietro l’altro, un gesto lento dietro l’altro;
un fazzoletto sulla fronte, sul collo, sul viso ad asciugare il sudore; un sorso d’acqua… un altro ancora.
Lo stupore bambino di uno sguardo ampio quanto un abbraccio,
infinito e rosa quanto un tramonto… e andare.
La collina è lì davanti agli occhi, ad impedire il cammino, ma fra pieghe e dossi in controluce, tra sole e ombra, netta una scia d’un verde più tenero, meno intenso che ai lati, sale su per la china, come percorso d’un tempo remoto, a testimoniare cadenze, vicende diverse: Tratturo!
Un passo lento dietro l’altro, un pensiero dietro l’altro.
Ad ogni orma che affonda, un fremito vago, un contatto… con la terra, un dono avuto e riofferto, un amplesso. Fermarsi. Interrogarla: aspettare. Parlarle di nuovo: ascoltare…
Camminare….. Inseguire una nota che non è ancora suono, un’intuizione non ben definita…. e poi sdraiarsi, tuffarsi nei solchi, scoprirne le tracce: segni lasciati da antichi, lontanissimi amanti.
Pellegrino d’un tempo senza tempo.
Affiatarsi… riaffiatarsi: rimescolarsi alle zolle,
alle radici come un intimo amico qui ancora una volta tornato.
Pellegrino d’un tempo sospeso.
Accarezzare l’erba, verde ventre di morbido velluto ed attendere il battito dell’antico cuore -ritrovarlo- ascoltarne i fiati, il respiro -riscoprirlo-: l’eco della favola, il ritmo della storia, il soffio della leggenda. Riconoscersi? Essere favola, storia, e leggenda!
Pellegrino in un tempo non suo.
E poi rinfilarsi le scarpe, lo zaino, il cappello, come un’armatura, come in un rito arcano
e seguire quel soffio…
Un passo lento dietro l’altro , un pensiero dietro l’altro. Uomo ed amante. Terra ed amante.
Ripercorrere il vecchio tracciato di un Sacro antico Bue, e ricalcarne le orme, consapevolmente;
conoscere la partenza, non le tappe, i tempi, il percorso… Seguire soltanto il suono e il suono soltanto…
Eccoti qui, terra di Arcane Primavere! Terra di Molise.
Ed eccomi ancora e di nuovo qui, uomo, vagabondo e amante: ti attraverso e riattraverso sfiorando un viso che sembra il mio; ti penetro sino a fiaccarmi e crollare… e sognare:
volti di uomini, contadini, guerrieri, pastori…
Ma anche contorni di paesi non più paesi, e di pastori non più guerrieri!…
Ti percorro e ripercorro – per quante e quante volte ancora?- sul filo di un impalpabile ricordo.
E non so più se sei un riflesso, una vaga sensazione della mente… soltanto un inganno.”
Questo testo lo dedicai agli amici di “cammina, Molise!” ventuno anni fa, alla seconda edizione e all’arrivo a Duronia, in una serata magica e di incontro con il gruppo e l’amico Giovanni Germano con il quale avevo condiviso tempo addietro i racconti della mia camminata provocatoria in solitario, di 250 Km. di tratturi molisani (1986), atta a riportare l’attenzione sull’abbandono delle “autostrade” verdi e della storia che gravitava su tali percorsi.
Li ho felicemente incontrati di nuovo, sempre più numerosi, la sera del 6 agosto, III tappa di “cammina, Molise!”, nel bel borgo medievale di Fornelli – uno scrigno sotto il cielo incastonato sulla collina – in occasione della proiezione del mio film-documentario su Moulin. Una rimpatriata salutare e la constatazione di quanto Giovanni abbia fatto per la crescita di un’iniziativa atta a far conoscere -passo dopo passo- la bellezza del nostro “bistrattato” Molise. Non è vero a volte, che una sola rondine non faccia primavera.
Pierluigi Giorgio – Attore e Regista molisano