• 18 Ottobre 2016

Duronia: che fare?

L’opinione di un ragazzo del posto

di Nicolò D’Amico – fb

10 marzo 2017

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“La vita è un pendolo che oscilla tra dolore e noia” Arthur Schopenhauer.

Un’espressione a mio avviso fantastica, allo stesso tempo contestabile o condivisibile ma non è il caso di soffermarsi troppo sulla questione. Il grande filosofo spiega semplicemente che la vita di un uomo è caratterizzata dalla presenza di dolore, dolore che si alterna a stati di piacere per poi sfociare nel sentimento della noia. Che angoscia direi e direbbe Schopenhauer!! Eh senza farci troppo caso, ho notato che la vita di questo paese rispecchia molto questa concezione filosofica ed esistenziale (il piacere è limitato ai 15 giorni del mese di agosto).

Cari concittadini, cari coeredi di questo patrimonio storico, culturale e sociale mi presento, sono Nicolò, ho 19 anni e da poco più di un anno vivo a Campobasso con la mia famiglia. Ho vissuto la mia infanzia e parte della mia adolescenza nel mio paesello quindi concedetemi di condividere una mia riflessione sul tema posto in essere nel post precedente. 

La tesi che enuncio è semplice: più autocritica, meno critica e autocontemplazione. Sapete perchè parlo di questo concetto? Perchè in 18 anni non ho conosciuto nulla di positivo della storia politica di questo paese. Forse non è poi tanto degna di tutela e/o memoria. 

Ovviamente prego i lettori di prestare attenzione, a parlare è un ragazzo di 19 anni privo ancora di una adeguata cultura e proprio per questo, senza presunzione, vi dico che il mio pensiero è fin troppo sterile e privo di plagio. 

Non mi sento comunista come qualche fanatico “filofascistone” potrebbe pensare  e proprio a tal proposito asserisco che le mie critiche non sono rivolte direttamente a nessuno.

Fatto sta che del mio paese non è rimasto nulla, non so forse mi son sbagliato fin da piccolo ad immaginarlo utopicamente perfetto forse la colpa in fondo è mia. Eppure mio padre, mio nonno, mi raccontano che Duronia una volta era vivo, c’erano attività, c’era gente, c’era allegria ed ora? Ora tutto è finito. Persino quando incontro il nostro primo cittadino si volta dall’altra parte… cosa gli ho fatto? cosa gli ha fatto un ragazzo di 12-16-18 anni? Ah questo proprio non lo so… ora sento gente che si lamenta dell’amministrazione, gente che forse la X sul suo nome ce l’ha messa… e ora? Eh beh ora criticate!! 

Mah ricordate, autocritica!!

Giustamente leggevo nei commenti della mancanza di una biblioteca, mancanza di attività ricreative, asili chiusi perchè non ci sono abbastanza bambini (se la mia famiglia fosse rimasta a Duronia, mia sorella di 4 anni avrebbe dovuto viaggiare con vento, pioggia, neve e gelo tutte le mattine). In sostanza cosa è rimasto del nostro paese? Del paese che in fondo io non ho mai conosciuto perché per “merito” delle amministrazioni tutto è andato perduto da ormai qualche decennio. E allora continuo dicendo che non è giusto scaricare le responsabilità su noi giovani, è invece giusto che gli autori di questa orrenda tragedia se ne prendano tutte le responsabilità ed ammettano le loro colpe, senza fare differenze tra i vari schieramenti dai quali io non sono e sarò mai direttamente coinvolto. E magari invito chi non ha la competenza di farsi da parte.

Sapete, di Jacopo Ortis ne è esistito solo uno ed ha fatto anche una brutta fine. Le parole di un ragazzo che ama un paese stuprato e deturpato.

di Nicolò D’Amico – fb

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