• 18 Ottobre 2016

Giornata nazionale del dialetto

Lettere a Tito n. 166 – A Badolato di Calabria “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” il 17 gennaio 2017

di Domenico Lanciano

13 gennaio 2017

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Caro Tito,

ho appena appreso dal sito www.soveratoweb.com che alle ore 10 di martedì 17 gennaio 2017 nella “mia” Badolato Marina (Calabria jonica in provincia di Catanzaro) avrà luogo nel Teatro comunale di Viale Magna Grecia la “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” a cura dell’Istituto scolastico comprensivo “Tommaso Campanella”.

Vi collaborerà pure l’associazione culturale “La Radice” che, tra l’altro, presenterà la proiezione del bellissimo ed interessantissimo documentario “A Carvunèra” (girato recentemente sulla montagna di Badolato dalla regista veneta Imelda Bonato per descrivere ed illustrare come si produceva fino a poco tempo fa il carbone vegetale per lavorare, per cucinare e per riscaldamento).  

Devo dirti che sono stato proprio assai lieto appurare che nel mio paese natìo si svolga un simile evento socio-culturale di particolare importanza. E tu sai pure il perché, dal momento che hai pubblicato nell’estate 2012 su www.costajonicaweb.it ben tre miei interventi sulla necessità di realizzare addirittura una “Università Dialettale” (che aveva avuto l’assenso dell’allora Assessore regionale alla Cultura prof. Mario Caligiuri). Hai pubblicato il mio primo scritto il 25 giugno 2012 con il titolo “La proposta: ad Agnone l’Università dialettale”, poi il 09 luglio “Sorgerà a Badolato (CZ) l’Università Dialettale?” e, infine, il 18 luglio “Idea-Proposta di Domenico Lanciano per una Università Dialettale in Calabria”. Avevo mandato tale “Progetto” all’allora sindaco di Badolato, Giuseppe Nicola Parretta, e a tante altre persone interessate.  

Ma leggiamo insieme cosa c’è scritto, tra l’altro, nel comunicato-stampa recentemente pubblicato su www.soveratoweb.com: “Questa interessante manifestazione (cioè la “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali”) intende coinvolgere le scuole attraverso letture di brani dialettali, poesie e tanto altro. Infatti, si darà vita ad un ricco programma di iniziative volte a tutelare e rivalutare il notevole patrimonio del dialetto e delle tradizioni popolari, peculiarità importanti della cultura locale, attraverso il coinvolgimento diretto ed attivo delle classi dell’Istituto comprensivo Badolato-Santa Caterina dello Jonio. Il dialetto per gli italiani è “la lingua del cuore” e rappresenta un autentico “patrimonio” da rivalutare, una forte ed importante ancora alle proprie radici culturali”. 

Voglio ricordare che la comunità badolatese è sempre stata sensibile al dialetto. Ad esempio, già negli anni settanta l’insegnante Immacolata Larocca effettuò una attenta ricerca sul dialetto assieme ai propri alunni, che erano assai entusiasti e ancora adesso (quando incontro qualcuno di loro) ricordano quella bellissima esperienza. L’associazione culturale “La Radice” in ogni numero del suo periodico quadrimestrale (ex trimestrale dal 1994) dedica (a parte varie poesie ed articoli sul nostro dialetto) una mezza pagina alla rubrica “Così parlavano i nostri padri” dove vengono riportate parole dialettali evidenziando il loro significato e la loro derivazione (dal latino, dal greco, dall’arabo, dallo spagnolo, dal francese, ecc.). 

E’ doveroso, altresì, ricordare che già, parecchi decenni fa, il professore Nicola Caporale (docente nelle scuole e scrittore anche dialettale) aveva realizzato un primo vocabolario del dialetto badolatese che però non è riuscito a dare alle stampe (speriamo ci riesca la figlia Luisetta). A dare alle stampe (dopo oltre 30 anni di alacre e difficile lavoro di ricerca, studio e catalogazione) un voluminoso “Vocabolario Andreolese – Italiano” è riuscito qualche anno fa il prof. Enrico Armogida del vicino paese di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e, per il momento, anche noi badolatesi (e gli abitanti dell’interzona privi di vocabolario dialettale) dobbiamo fare riferimento a questa Opera ciclopica, per la quale gli siamo tutti riconoscenti e grati. Così come siamo grati a tutti coloro che coltivano la nostra “lingua madre” e le sue tradizioni, come, ad esempio, il giornalista Pietro Cossari il quale (15 anni fa circa) ha realizzato il libro “Viaggio nelle tradizioni popolari badolatesi” (il libro che mancava, ha detto qualcuno). 

Ma non posso concludere questa lettera n. 166 senza ricordare pure un evento che, se non addirittura unico in Calabria, è stato veramente assai raro … l’intitolazione (il 14 luglio 2002) di una piazza di Badolato Marina (davanti all’edificio scolastico nella zona ex 167 di Cardarello, su Viale Aldo Moro) al prof. Gerhard Rohlfs il maggiore studioso dei dialetti del sud Italia, in particolare di quelli calabresi, lucani, cilentani e salentini. L’idea di intitolare una piazza al Rohlfs mi era stata comunicata nel 2001 qui in Agnone dallo storico Giovanni Balletta, avvocato di Catanzaro. Ho messo immediatamente l’amico Giovanni in contatto con l’allora presidente dell’associazione “La Radice” di Badolato, prof. Vincenzo Squillacioti, il quale ne fu entusiasta ed organizzò meravigliosamente l’evento cui ha aderito anche l’Amministrazione comunale badolatese, guidata dal sindaco Gerardo Mannello. Così il 14 luglio 2002 (nel 110° anniversario della nascita del prof. Rohlfs), nel pomeriggio, alla presenza dei figli Ellen ed Eckart, fu svelata la targa di intitolazione della “Piazza Gerhard Rohlfs – Glottologo – (14. 7. 1892 – 12.9.1986) il più calabrese dei figli di Germania”. 

Non sarebbe vano, quindi, sperare che Badolato (con queste ed altre molteplici premesse e promesse) possa veramente realizzare una vera e propria “Università Dialettale” e, magari, intitolarla proprio al grande tedesco che ha valorizzato, più di altri, la nostra lingua calabrese … rendendoci popolo vero e fiero!  

Ed è con questo sommo augurio ed auspicio che incoraggio a partecipare, martedì 17 gennaio 2017 ore 10, alla “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” e di collaborare poi con l’Istituto scolastico comprensivo “T. Campanella” di Badolato Marina ad ogni possibile iniziativa per tutelare e valorizzare il ricco patrimonio linguistico, letterario, culturale (si pensi, ad esempio, alla pubblicazione di una utile selezione delle migliaia di “serenate” e delle tantissime altre canzoni badolatesi, ma anche dei testi teatrali locali) … patrimonio fatto anche di proverbi, modi di dire, aneddoti, poesie, antichi giochi, favole (cunticeyi e quindi pedagogia popolare) e tante altre tradizioni legate alla nostra lingua materna e natìa. 

Buon dialetto a tutti! 

di Domenico Lanciano (da CostaJonicaWeb.it)

Nota: Ogni lunedì “Lettere a Tito” a cura del giornalista-pubblicista Dott. Domenico Lanciano, nato in Badolato (Catanzaro) nel 1950, conosciuto sia come scrittore di alcune pubblicazioni a stampa e sia come promotore-responsabile della vicenda “Badolato paese in vendita” che nel biennio 1986-88 ebbe clamore anche internazionale. Domenico Lanciano da 24 anni vive, esule, in Agnone del Molise, da dove invia periodicamente le “Lettere a Tito” attraverso cui racconta, brevemente, vicende vissute o commenti, inerenti la nostra Costa Jonica.