• 18 Ottobre 2016

Il potere spirituale del camminare

Camminare. Il mio corpo ultimamente ne sente un bisogno impellente. E’ l’attività fisica più naturale, soddisfacente e ricca di significati per l’uomo

di Elena Bernabè

17 gennaio 2017

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“Non perdere la voglia di camminare : io, camminando ogni giorno, raggiungo uno stato di benessere e mi lascio alle spalle ogni malanno; i pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo, e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata… ma stando fermi si arriva sempre più vicini a sentirsi malati… Perciò basta continuare a camminare, e andrà tutto bene”

(Bruce Chatwin)

Bisognerebbe camminare a lungo tutti i giorni non solo per il benessere fisico, come già abbiamo descritto in uno dei nostri articoli inerenti, ma anche e soprattutto per quello mentale e dell’anima.

Camminare fa bene, anzi benissimo, alle anime in crescita per tantissimi motivi: è un’attività che porta i bambini nel mondo, fa sperimentare loro la fatica, la bellezza e la soddisfazione di aver raggiunto un determinato luogo con le proprie gambe, li mette a contatto con la terra passo dopo passo, aiuta i bambini a credere nelle proprie potenzialità fisiche e mentali, li fa muovere in modo naturale e sano, hanno l’occasione di respirare in modo armonico insieme al ritmo dei loro passi.

Proprio per queste motivazioni le scuole materne Waldorf trascorrono molti giorni a settimana a fare passeggiate durante tutta la mattinata, con il sole, la pioggia, il freddo o il caldo. Spesso mi ritrovo, mentre cammino, ad osservare le auto sulla strada e il pensiero che sempre mi tocca è “siamo pazzi!”. La maggior parte delle automobili è abitata da una persona sola e spesso il tratto che ogni auto percorre è davvero corto. Per la strada in cammino sono poche, pochissime le persone. In inverno sembra di vivere in un deserto di cemento. Mi ritornano alla mente le scene dei film di fantascienza con molteplici navicelle che sfrecciano di qua e di là come impazzite… non siamo purtroppo lontani da questo modo di vivere. Sarebbe meglio farlo in mezzo alla natura ma anche nelle città il camminare è terapeutico da tutti i punti di vista.

“Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi”

(Italo Calvino)

Ad ogni passo il nostro piede viene a contatto con la terra, per poi distaccarsene e ritornare poco dopo, il ritmo che viene creato ci culla, corpo e mente. Mentre il corpo è in azione armonica, anche la nostra mente viaggia e si libera, ma lo fa in un modo completamente diverso da quando il corpo è fermo. E proprio perché la mente è libera, le idee nascono.  

“Se cercate idee creative andate a piedi. Gli angeli sussurrano a uomo quando va a fare una passeggiata”

(Raymond I. Myers)

Camminare insieme a qualcuno è uno spasso, una condivisione non solo mentale e verbale ma anche fisica, due o più corpi che insieme vanno a creare un’armonia a 360 gradi. Camminare da soli è un percorso iniziatico, un modo per dare ascolto ai propri pensieri che scorrono, al proprio corpo che richiede movimento adeguato.

“Non c’è tristezza che, camminando, non si attenui e lentamente si sciolga”

(Romano Battaglia)

Camminate perché ve lo chiede il vostro corpo, camminate se siete arrabbiati, camminate insieme ai vostri bambini, insieme agli amici, insieme al vostro compagno o compagna di vita, a piedi scalzi o con le scarpe, riversatevi nelle strade, nelle campagne, nei boschi, fatelo ogni giorno, più volte al giorno, ritagliatevi un po’ del vostro tempo per camminare nel mondo…

“Camminando si apprende la vita,

camminando si conoscono le persone,

camminando si sanano le ferite del giorno prima.

Cammina, guardando una stella, ascoltando una voce,

seguendo le orme di altri passi”

(Ruben Blades) 

di Elena Bernabè (da vivosmart.eu)