Ieri sera su Rai Storia “S. Vincenzo al V. e la nascita dell’Europa”
“È stato uno dei monasteri più grandi d’Europa. Uno straordinario sito archeologico che ci racconta l’arte, la vita monacale e i valori spirituali dell’Europa altomedievale.”
di Franco Valente – fb
29 novembre 2016
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S. VINCENZO AL VOLTURNO FINALMENTE ALLA RIBALTA NAZIONALE CON UN BEL SERVIZIO.
Adesso molti si saranno resi conto dell’importanza di S. Vincenzo al Volturno.
Mamma RAI ha reso un servizio di alto livello a una realtà che molto spesso non è sufficientemente apprezzata dagli stessi Molisani.
Rimane certamente l’amarezza nel vedere che un patrimonio così importante sia nelle mani di una banda di impostori che, come fecero i Saraceni nell’881, considerano S. Vincenzo poco più di una preda succulenta.
Fino ad oggi vi avevano zappato cancellando le testimonianze dell’incendio saraceno, distruggendo le strutture lignee del ponte del monastero, massacrando le sepolture con gli escavatori.
Oggi cercano di appropriarsi anche dei contenuti degli studi che, fortunatamente, sono stati consacrati nelle pubblicazioni che attestano l’originalità delle interpretazioni.
E non mi riferisco solo agli studi sul ciclo apocalittico della cripta di Epifanio, ma anche e soprattutto alle intuizioni rivoluzionarie dei primi scopritori sulla centralità europea di S. Vincenzo.
Questi personaggetti stasera hanno goduto del loro momento di gloria televisiva.
A noi il compito di ricostruire tutto quello che hanno distrutto.
Quando nel 1993 immaginammo che il parco archeologico di S. Vincenzo al Volturno sarebbe diventato non solo il luogo di una rinascita benedettina, ma anche una risorsa economica per la valle del Volturno non potevamo immaginare l’arrivo degli usurpatori.
I giovani molisani ancora stanno aspettando.
Il tempo è galantuomo e non bisogna arrendersi.
Come non si arresero i monaci vulturnensi che resero importante questo luogo nonostante le ripetute sconfitte.
di Franco Valente – fb