Istituzione del nuovo ente EGAM
Tra favorevoli e contrari, la battaglia continua
di Miriam Iacovantuono (da moliseweb.it)
18 luglio 2017
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Ieri mattina il capoluogo di regione ha aderito all’Egam, Ente di Governo per l’Ambito del Molise, approvato in consiglio regionale lo scorso 13 aprile con 10 voti favorevoli e 9 contrari. A dire no, invece, sono già stati i comuni di Bojano, che non ha aderito all’unanimità e Campodipietra il cui primo cittadino è tra i promotori della battaglia contro l’istituzione di questo ente. Lo stesso Giuseppe Notartomaso infatti dichiara che “l’oggetto del contendere non è, banalmente, acqua pubblica o privata, gestione pubblica o privata, ma è un intero sistema da scardinare, messo in piedi con la complicità di più soggetti per poter lucrare perpetuamente con l’acqua sulla pelle dei cittadini e soprattutto sulla pelle delle giovani generazioni. Se tutti avessero iniziato ad investire sul sistema idrico – ha continuato – non saremmo a questo punto e per quanto riguarda le tariffe che saranno unitarie – secondo il primo cittadino di Campodipietra – aumenteranno per un piccolo paese a favore di un centro più grande che vedrà così degli investimenti”. Notartomaso, inoltre dal canto suo si è detto pronto ad avere un confronto pubblico con chi è favorevole all’EGAM dibattendo anche sulle domande che i cittadini vorranno porre.
Durante le dichiarazioni di voto dell’assise di palazzo San Giorgio, molti consiglieri di maggioranza hanno ribadito il fatto che aderire all’EGAM non significa che l’acqua venga privatizzata e in merito a questo, ironico è stato il commento di Massimo Romano che ha asserito “molto probabilmente i consiglieri di maggioranza forse lo hanno letto su qualche fumetto sotto l’ombrellone. Non capisco come si possa aderire all’EGAM – ha continuato -. Facendo riferimento poi all’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle il portavoce di Coscienza Civica ha sostenuto che non ha vincolatività giuridica, “gli ordini del giorno sono mere dichiarazioni di intenti che si infrangono di fronte alla legge stessa”.
A dire no a questo nuovo ente anche il comune di Toro, a preoccupare il Sindaco Roberto Quercio, infatti, una adesione sollecitata senza che si conoscano gli oneri finanziari che la stessa comporta e le tariffe da applicare ai cittadini.
Ricordiamo che la Regione Molise ha chiesto ai Comuni l’adesione obbligatoria, infatti secondo la legge regionale “partecipano tutti i Comuni ricadenti nell’ambito. Lo stesso EGAM esercita le competenze spettanti agli Enti locali in materia di gestione delle risorse idriche ivi compresa la programmazione delle infrastrutture idriche e tutte le funzioni di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato previste dal decreto legislativo 152/2006”.
Per quanto riguarda invece i comuni della provincia di Isernia pare che la maggior parte siano contrari, infatti in un incontro convocato dal primo cittadino di Venafro, a cui hanno partecipato i sindaci di Longano, Conca Casale, Sant’Agapito, Colli a Volturno, Sesto Campano, Rionero Sannitico, Roccamandolfi e anche di Isernia, sembra sia stato deciso di non aderire semplicemente, infatti ricordiamo che se i Consigli comunali non dovessero approvare una delibera favorevole scatterebbe la nomina di un commissario ad acta.
Quello che lamentano i primi cittadini che si dicono contrari all’EGAM sono i costi in più che dovranno sostenere i Comuni, e di conseguenza i cittadini, ma soprattutto la gestione delle risorse idriche e a pagarne le conseguenze sembrerebbero essere comunque i comuni minore a favore di centri più grandi come Campobasso e Termoli.
A questo punto non resta che aspettare e capire chi ci sarà a capo di questo ente, se sarà un nome legato ai big della politica regionale e come si muoveranno e come continueranno la loro battaglia coloro che fin dall’inizio hanno detto no.
di Miriam Iacovantuono (da moliseweb.it)