• 19 Gennaio 2018

La tratta Campobasso-Roma tra le 10 peggiori d’Italia

Dal Rapporto Pendolaria 2017 redatto da Legambiente

di colibrimagazine.it

19 gennaio 2018

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Non saranno di certo stupiti i viaggiatori molisani nell’apprendere che la tratta ferroviaria Campobasso – Roma figura tra le dieci peggiori in Italia nel rapporto Pendolaria 2017 redatto da Legambiente e che offre una fotografia della situazione del trasporto su rotaia a livello nazionale.

A fare compagnia alla tristemente nota linea da incubo che collega il capoluogo molisano alla capitale, nell’infografica che Legambiente ha giustamente titolato come “L’Inferno dei pendolari”, ci sono altre nove tratte, 4 al nord e 5 al centro-sud.

In generale Pendolaria ha descritto un’Italia, ancora una volta, due velocità, con un sud sempre indietro dove la fanno da padroni treni vecchi, linee sospese a causa dell’inagibilità delle infrastrutture e tratte cancellate. Ancora una volta, in tal senso, è il Molise ad essere citato come regione nella quale è stato del tutto eliminato il raccordo ferroviario tra entroterra e costa. Attiva dal 1882 la linea Campobasso – Termoli è stata, infatti, dismessa.

La doppia velocità di cui il rapporto parla si sostanzia, però, anche nel divario che esiste tra la situazione nazionale, dove l’alta velocità fa segnare evidenti miglioramenti dal punto di vista dei tempi di percorrenza, del numero di passeggeri e pendolari e per la crescita dei collegamenti serviti con l’alta velocità, e la situazione del trasporto regionale che resta difficile per diversi fattori: la riduzione dei treni regionali e intercity e il notevole calo dei passeggeri (-40% sugli intercity) tra tutti.

Tornando alla situazione molisana, Pendolaria evidenza come il trasporto ferroviario non sia in grado di rispondere alle esigenze del territorio, in particolare per gli abitanti delle zone interne, anche in virtù dei tagli operati nel trasporto su gomma. Inoltre, come sottolineato dal Direttore di Legambiente Molise, Andrea De Marco, i servizi sostitutivi effettuati con gli autobus non consentono di provvedere al trasporto di disabili, di animali a bordo, non sempre sono dotati di bagni e non è possibile neppure acquistare il biglietto in viaggio.

Insomma è evidente la necessità di ripensare la strutturazione di questo servizio, considerando le esigenze di sempre maggiore mobilità degli utenti e il loro diritto di viaggiare in condizioni confortevoli e sicure.

di colibrimagazine.it

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