Politica Molisana!
La legge elettorale e l’algoritmo della felicità
di Antonio d’Ambrosio – fb
12 febbraio 2018
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Come e’ noto, un : “algoritmo è un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi elementari in un tempo ragionevole.“
Oggi, la nostra vita sociale e politica è tutta subordinata a questo maledetto algoritmo. In queste settimane, su Facebook siamo sommersi da post di protesta di amici/che che fanno sentire la loro voce a Mark Zuckerberg per aver, attraverso la modifica dell’algoritmo, scelto lui gli amici da farci vedere sul social. Questa unilaterale e discutibile decisione, non solo ci priva del piacere di vedere gli altri amici, ma ci riduce, arbitrariamente , gli spazi di decisione e quindi di democrazia.
Apparentemente diverso e’ l’algoritmo inserito all’interno della legge elettorale. Per la prima volta, contrariamente dal previsto, la politica da la sensazione di aver scelto la strada della felicità. Questa considerazione la desumo dal fatto che l’algoritmo, per l’assegnazione dei seggi dei “resti nazionali”, ha reso felice tutti i candidati, in particolare quelli dei partiti piccoli. Secondo le loro affettuose ed entusiastiche convinzioni, dicono che l’algoritmo gli consentirà di essere comunque eletti. Forse per qualcuno sarà vero, anche se è una possibilità molta remota, ma vedo che molti ne sono proprio convinti e non per circostanza del caso: non si può chiedere un voto e dire al potenziale elettore: votami tanto non sarò eletto!!! Vi sembra! Però e’ tale la loro convinzione che essi danno una scientifica spiegazione dell’azione e funzione che avrebbe l’algoritmo inserito nella legge. Sono tanto certi che il sistema funzionerà, che hanno convinto anche i loro più stretti supporter (per la verità cosa facile da fare). Per questo fatto, stiamo assistendo ad un avvio di campagna elettorale dove, essendo tutti felici per la certezza della loro elezione dato dall’algoritmo, non parlano dei programmi e dei problemi dei cittadini. Girano il Molise con il sorriso in bocca e la mano benedicente, non risparmiando una calorosa pacca sulle spalle agli stupiti elettori: i più ricchi, alla pacca aggiungono un’offerta di un te’, max per 15 persone alla volta, come raccomanda Renzi. I più espansivi e calorosi abbracciano e baciano tutti!
Comunque, in base a questa loro convinzione, ho calcolato , per adesso, che il Molise il 4 marzo avrà circa 18 senatori e , se non sbaglio, almeno 12 deputati. Me lo auguro, perché Finalmente avremo una folta e sicuramente autorevole rappresentanza molisana a Roma!!! Naturalmente, questi, essendo convinti che ci troviamo difronte ad un algoritmo intelligente, dicono anche che quelli che non riuscirà a mandare al Parlamento, saranno promossi candidati eletti di diritto alle prossime regionali. Così la distribuzione della felicità sarà garantita a tutti.
Ma e’ veramente così? i Parlamentare che hanno approvato la legge con l’algoritmo volevano veramente distribuire un po’ di felicità a tutti. Non credo!
Io ho solo una certezza: questa legge elettorale, e’ una cosa oscura per gli elettori, per i candidati e per molti di quelli che lo hanno votata in Parlamento. Essa da’ solo una breve ed illusoria felicità , pagata a caro prezzo in quanto questi eletti in pectore, contribuiscono indirettamente a pagare la campagna elettorale degli eletti garantiti. La legge, che di fatto peggiora il “porcellum”, fa la fortuna e la felicità solo dei pochi furbi che saranno eletti perché nominati, senza faticare, nei pluricollegi ritenuti sicuri, scelti con cura e per fedeltà al capo partito. Per il resto, ovvero l’algoritmo, funzionerà come su facebook: decidono gli altri e riducono ai cittadini gli spazi di democrazia!!!
P.S.
Questo ragionamento , non è valido per quei pochi candidati che sanno il valore della partecipazione, dell’impegno politico e sociale per la riuscita di un progetto utile al bene comune. A loro va la mia stima ed affetto!
Intanto, ritornando con i piedi per terra, inoltriamoci in uno dei pochi algoritmi usati e resi compatibili con la felicità !
di Antonio d’Ambrosio – fb