Molisani nel mondo, risorsa o problema?
Nella campagna elettorale spicca l’assenza di qualsiasi riferimento alle comunità molisane sparse per l’Italia, per l’Europa e per il Mondo
di Michele Petraroia
13 aprile 2018
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Non entro sui temi di una campagna elettorale anomala che per la prima volta nella storia gode di un palcoscenico nazionale con i principali protagonisti della scena politica italiana che si susseguono in eventi, manifestazioni ed incontri in Molise.
Causa le concomitanti consultazioni per la formazione del Governo, la nostra Regione si è ritrovata improvvisamente sotto la luce di riflettori nazionali con giornali, portali e TV costretti a inseguire i leader dei vari schieramenti in un territorio ignoto, volutamente ignorato e mai adeguatamente conosciuto e men che meno rispettato.
Inutile soffermarsi sui tratti meramente propagandistici di eventi mordi e fuggi, e lascia interdetti l’assenza di risposte o di impegni sulle questioni concrete che assillano i molisani già poste con scarsa fortuna all’attenzione dei sei parlamentari, al momento mostratisi distratti, disattenti e lontani dai temi più significativi.
Possibile che nel via vai di personalità di spicco non c’è un cenno sull’abrogazione del Piano Operativo Sanitario, sulla deroga al Decreto Balduzzi, sul finanziamento effettivo delle diverse opere pubbliche già deliberate dal CIPE nonché sulla stipula del Contratto di Sviluppo sulla filiera avicola o sul recupero dei 141 milioni di euro sottratti al Molise col POR 2014-2020 dal Governo Renzi?
Ma ciò che colpisce oltre misura è l’assenza di qualsiasi riferimento alle comunità molisane sparse per l’Italia, per l’Europa e per il Mondo. Forche Caudine con una recente provocazione ha invitato a votare alle regionali per il centravanti del Milan, Patrick Cutrone, alla stregua di ciò che hanno fatto gli egiziani alle ultime Presidenziali votando in massa per il calciatore Salah come forma di protesta. La provocazione è caduta nel vuoto e resta un mistero il silenzio suoi rapporti con i Molisani nel Mondo e sulla nuova legge regionale n. 12 del 30 giugno 2015 rimasta inattuata.
Non si riesce a comprendere che misure si intendono perseguire per accogliere gli oriundi che rientrano dal Venezuela, per potenziare gli scambi con le comunità più dinamiche, per investire nel Museo Regionale dell’Emigrazione e per sostenere investimenti in progetti di partenariato capaci di offrire al Molise ritorni economici, opportunità di sviluppo e nuove occasioni di lavoro. Non si possono ignorare migliaia e migliaia di corregionali emigrati nel corso del tempo, compresi i giovani talenti costretti ad andar via nell’ultimo ventennio a causa della mancanza di opportunità sul territorio.
Ci sono giornalisti, imprenditori, operatori culturali, amministratori, dirigenti sindacali, docenti universitari, missionari, sportivi, artisti e figure eccezionali tra i Molisani nel Mondo. Ignorarli è un errore, è una mancanza di rispetto ed è un’occasione sciupata per la nostra Regione.
di Michele Petraroia