Gli studenti della montagna incontrano le aree interne
Gli studenti delle scuole superiori interrogano Amministratori e Progettisti della Strategia sul futuro dell’Appennino Reggiano
di community-pon.dps.gov.it
9 maggio 2018
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Il titolo sulla locandina recita “Gli studenti della montagna incontrano le aree interne”; poche righe più giù, il sottotitolo: “Gli studenti delle scuole superiori interrogano Amministratori e Progettisti della Strategia sul futuro dell’Appennino Reggiano”. Non capita tutti i giorni di vedere mondi diversi e generazioni distanti incontrarsi, dialogare. Di fatto “non siamo più abituati a confrontarci con i giovani” sussurra Sabrina Lucatelli a pochi istanti dal principio della giornata, colpita da quella presenza rumorosa dei ben cinquecento ragazzi venuti a Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia) dalle scuole superiori dell’area interna “Appennino Reggiano”, per parlare di Strategia e di futuro al teatro Bismantova.
[Consentiteci fulminea digressione, nota imprescindibile per viaggiatori e amanti del “genere”: la pietra di Bismantova, alta 1047 metri, è l’imponente montagna che sovrasta l’area di Castelnovo ne’ Monti, tanto maestosa da esser citata da Dante nella Divina Commedia come simbolo del Purgatorio (IV,26), meta di turisti e viandanti, culla di un eremo incastonato nella roccia, luogo che vedrà questo weekend il Bismantova Highline Meeting 2018 richiamando migliaia di appassionati – da brivido.]
Ma torniamo ora all’incontro di cui sopra. Alla presenza del Presidente della Regione Stefano Bonaccini, la Coordinatrice del Comitato Snai Sabrina Lucatelli, il Presidente della Provincia Giammaria Manghi, Enrico Bini, sindaco di Castelnovo e Presidente dell’Unione Montana, il confronto ha corso su binari a tratti paralleli a tratti sovrapposti, distanti o coincidenti a seconda dei momenti.
“Credo che questo incontro di oggi sia davvero molto importante” apre Stefano Bonaccini e, proposito della Strategia Nazionale per le Aree interne, il Presidente aggiunge: “La politica spesso punta ad investimenti orientati a catalizzare i voti del dopodomani: noi invece crediamo in una strategia a lungo termine, che dia prospettive a chi sceglie di rimanere e vivere in montagna, opportunità per il futuro”. Proponendo ai ragazzi la formazione di una delegazione che li rappresenti in sede di confronto sui prossimi passi della Strategia, il Presidente della Regione Emilia Romagna lascia la parola agli studenti.
Inizia Viola, che si mostra perplessa riguardo agli interventi sul turismo (“Non vogliamo una montagna per i turisti, vogliamo solo una montagna vivibile”). Viola chiude, mentre il giovane che la segue (di cui non conosciamo il nome) afferma: “credo che dobbiamo puntare sulla qualità: perché un’azienda dovrebbe scommettere sulla montagna, se non gli offriamo qualcosa di più rispetto agli altri territori? La Strategia è dunque la via”.
Un altro studente rivendica la possibilità di “aprire” ad altre aree interne: “Ci spingete sempre verso la costa: perché non darci la possibilità di muoverci agevolmente anche verso Garfagnana?”. Mentre le due dirigenti scolastiche presenti rivendicano – conversando a margine degli interventi – l’importanza di investire in attività pomeridiane per il ragazzi, Viola torna sulla necessità di scegliere percorsi che rispondano alla domanda del mercato del lavoro: “faccio il liceo scientifico, credo si debbano seguire le proprie ambizioni, non credo si debba seguire esclusivamente la domanda del mercato del lavoro”.
In effetti oggi incontriamo una generazione apparentemente non orientata ad un ritorno ai mestieri tradizionali, seppur qualificati. Ce lo conferma poche ore più tardi Michele Francia, mastro casaro della “Latteria sociale il casale di Bismantova”, orgoglioso del suo parmigiano che ci mostra in tutte le fase di lavorazione, tra forme in vasca e alte colonne di stagionatura: “è difficile trovare giovani che vogliano occuparsi di questi lavori antichi… noi siamo stati fortunati: qualche mese fa ne è venuto uno per uno stage e, visto il suo entusiasmo e la sua dedizione, gli abbiamo chiesto di rimanere: ha accettato. Ma non sempre va così: mio figlio ad esempio, 26 anni, di venire qui non vuol sentirne neanche parlare”.
Intanto al teatro di Bismantova uno dopo l’altro si succedono gli interventi.“Non mi soffermerò qui sui milioni di euro investiti – afferma Sabrina Lucatelli – perché ci sono zone in cui sono stati investiti fiumi di soldi e non è cambiato niente. La Strategia Nazionale per le aree interne è desiderio di cambiamento e voi giovani fate parte di questo cambiamento; non fatevi sfuggire l’opportunità di scegliere il vostro futuro”. Sulla stessa linea, Enrico Bini, instancabile “animatore” del territorio: “Voi dovete aiutarci a scegliere la strada, dovete proporre le vostre modifiche, idee, eventuali deviazioni. Snai è un primo grande passo”. A margine dell’evento, Giampiero Lupatelli del Caire che ha seguito la costruzione della Strategia, traccia un bilancio positivo della giornata: “Questi ragazzi hanno colto l’essenza della Strategia, la sua positività e anche la sua complessità”.
La giornata si chiude, gli studenti tornano verso le loro scuole, raccogliamo i commenti di alcuni di loro. Un ragazzo commenta che si è trattato di un “incontro interessante ma… chissà…”. Un primo passo per la ricostruzione della fiducia. Un primo passo… verso la montagna di domani. (sz)
di community-pon.dps.gov.it