Festival Ue della via Francigena 2018
Oltre 500 eventi all’insegna del ‘Cammino, cibo dell’anima’. Iniziativa presentata nella sede di Civita a Roma
di AgCult.it
14 giugno 2018
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Oltre cinquecento eventi all’insegna del tema scelto per il 2018 “Cammino. Il cibo dell’anima” caratterizzeranno l’ottava edizione del ‘Festival europeo vie francigene, cammini, ways, chemins’. La manifestazione è stata presentata nella sede di Civita a Roma. Nella sua introduzione, il neo segretario generale dell’Associazione, Nicola Maccanico, ha sottolineato come “nel festival della via Francigena si ritrovano valori che vanno oltre le singole manifestazioni”. A cominciare dal tema europeo, di grande attualità in questi tempi. “L’identità europea – ha spiegato – è un valore da ricercare attraverso la cultura e il motivo economico non può essere l’unica motivazione per stare insieme. Iniziative come questo ci fa capire che l’Unione Europea ha un senso perché ci fa capire che c’è molto di più che ci unisce rispetto a quello che ci divide”. È da questo punto di vista, ha notato Maccanico, “ancora una volta la via Francigena ha una capacità di avanguardia: il turismo che muove dalla cultura verso il mondo della agricoltura. Questo combinato tra agricoltura e turismo potrebbe portare più vantaggi rispetto all’abbinamento con i beni culturali”. Per l’occasione, ha inviato il suo saluto in video anche l’eurodeputata Silvia Costa impegnata nella plenaria di Strasburgo che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa nell’Anno europeo del patrimonio culturale.
L’ASSOCIAZIONE EUROPEA DELLA VIA FRANCIGENA
L’elemento europeo ha attraversato anche l’intervento del presidente dell’Associazione Europea delle vie Francigena, Massimo Tedeschi. “Il primo elemento – ha infatti detto il presidente – è quello europeo, un elemento imprescindibile. Noi siamo partiti dall’Italia e piano piano stiamo estendendo l’adesione agli altri paesi (Svizzera, Francia, Gran Bretagna)”.
Nel tempo, ha detto, “a mano a mano che il progetto si estendeva abbiamo dato un messaggio chiaro: la via Francigena è un esempio ma non è il solo, deve promuovere altre esperienze. Ha una forza espansiva. Il festival bene rappresenta tutto questo”. Esiste, ha aggiunto, “una fortissima connessione tra il nostro turismo e l’agricoltura. La via Francigena per il 95% si sviluppa in zona rurale, come per gli altri itinerari. Attraverso la promozione della via Francigena promuoviamo le aree interne, i piccoli borghi”.
ATLANTIA
Simonetta Giordani di Atlantia ha lanciato l’idea di una cabina di regia sul turismo che metta insieme tutti gli attori che a vario titolo partecipano al comparto. Secondo la Giordani c’è bisogno “di ricordare il ruolo della cultura come straordinario motore di coesione sociale e di sviluppo economico” nel nostro Paese. La cosa importante è che “il turismo sia centrale nell’azione di governo e chiunque se ne occupi porti avanti le nostre eccellenze. Rispetto alla specificità del nostro turismo slow, c’è stato il tentativo di inserire all’interno delle politiche di promozione del Paese non solo i grandi attrattori turistici. E la via Francigena è l’esempio di tutto questo”. La rappresentante di Atlantia ha sottolineato in questo senso anche il ruolo degli “operatori delle infrastrutture che si occupano di attrarre e incrementare i flussi turistici. Il problema del nostro Paese nella capacità di attrarre è sempre stato legato all’accessibilità”. Giordani ha poi ricordato l’impegno di Autostrade per l’Italia e di Aeroporti di Roma per il turismo con il progetto ‘Sei in un Paese meraviglioso’. “Nelle aree di servizio abbiamo proposto itinerari un po’ diverso mettendo insieme tutte le attrazioni del territorio circostante”.
IL FESTIVAL
Trekking e visite guidate sono centrali nel ricco programma, dedicato all’onda crescente dei viandanti che, secondo dati cauti e stime attendibili, negli ultimi 5 anni sono cresciuti, anno dopo anno, costantemente a 2 cifre. Il lavoro da oggi necessario è la creazione di un “sistema organico”: Cammini, turismo ospitale, integrazione e fruizione adeguata dell’offerta culturale, del folklore, dei servizi e dei numerosissimi eventi, celebrazioni, feste e momenti di forte spiritualità: l’idea di Pace e condivisione che anima ogni fervido pellegrino.
La rassegna è ideata e diretta da Sandro Polci che precisa: “Non c’è nulla di “slow” nei Cammini; sono semplicemente il “giusto passo” per riflettere, soffermarsi a vedere un albero, uno scorcio o conversare e godere di eventi di diversa natura, nella più estesa infrastruttura immateriale, spirituale, culturale e relazionale d’Europa”.
Sono stakeholder essenziali dell’iniziativa: l’Associazione Borghi Autentici, che persegue i valori della condivisione nella crescita delle Comunità locali e ha creduto nella capacità di coesione del Festival, il Comune di Monteriggioni, ospitale “Casa del Festival”, l’Unione Monti Azzurri con l’animazione nelle aree del Sisma, l’Associazione Via Romea Germanica, Federparchi con eventi che legano saldamente la conservazione alla fruizione naturale, Legambiente e i suoi campi di “buon volontariato”, l’Unione Naz. Pro Loco con l’iniziativa a tutela dei dialetti del Belpaese, “Salva la tua lingua locale”. E ancora Autostrade per l’Italia SpA, con la promozione del Festival nelle proprie Aree di Servizio; “I.TA.CA’, Festival del Turismo responsabile, “Movimento Tellurico – Il Cammino nelle Terre Mutate”; La Fondazione Don Luigi Di Liegro con gli eventi di “Fitwalking” per il benessere psico-fisico; il Comune di Macerata, con anamorfismi e street art nei passaggi urbani, L’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio e l’amica Radio Francigena.
di AgCult.it