Poste Italiane taglia il Molise
C’era una volta il postino, allarme Uil Poste Molise
di Aniello Pascarelli
21 giugno 2018
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Il Molise e l’Abruzzo sono le uniche due regione italiane ad essere escluse dall’Accordo Nazionale di Poste Italiane per le Politiche attive del lavoro. Una decisione che dalla Uil viene definita illogica.
Il documento che ha dato speranze a circa 2206 giovani precari perchè ha trasformato 1126 contratti part-time in full-time e ha previsto 1080 stabilizzazioni di contratti a tempo determinato non ha previsto nulla per Molise e Abruzzo. Alle due regioni, infatti, secondo quanto deciso da Poste Italiane S.p.a spetterebbero zero trasformazioni, zero consolidamenti e zero mobilità. L’iniziativa, però, non risulta illogica all’azienda dato l’esubero di personale nelle due aree.
A noi risulta esattamente il contrario. Ho voluto coinvolgere anche i confederali perché non ci troviamo più dinanzi a un problema che riguarda solo Uilposte. Non aver trasformato alcun contratto da part-time in full-time, non aver stabilizzato i contratti a tempo determinato e non aver attuato la mobilità nazionale, dando ad esempio la possibilità ai lavoratori di altre regioni a trasferirsi in Molise, significa aver penalizzato la possibilità di sviluppo della nostra regione, sempre più lontana da una chance di ripresa economica. Tutto questo non avrà altro che effetti ancora più negativi su un’area geografica e una realtà sociale, economica che già di per sé è penalizzata. Il sotto uno sguardo assente della politica regionale e nazionale.
di Aniello Pascarelli (segretario Uilposte Molise)