• 20 Settembre 2018

Alfin ho visto “Il sogno di Francesco”!

La recensione del film di Angela Seracchioli, l’autrice del libro “Con le ali ai piedi”, che descrive, seguendo i passi di San Francesco, un Cammino in 26 tappe che, partendo dalle ultime propaggini del Lazio, attraversa Abruzzo, Molise e parte della Puglia

di Angela Seracchioli – fb

20 settembre 2018

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Alfin ho visto “Il sogno di Francesco”!
L’avevo cercato in internet senza riuscire a trovarlo completo e così sono andata alla libreria internazionale francescana e me lo sono comperato.
Bello, Elio Germano è bravissimo e anche gli altri attori mi sono piaciuti, molto azzeccata la scelta dei volti, Chiara è perfetta, La Chiara più credibile anche come volto di tutti i films su Francesco. La fotografia è molto bella e anche la lentezza mi piace…ma c’è molto da dire sulla storia di Elia.
Io è 15 anni che leggo, intensivamente, libri buoni e meno buoni su Francesco e i suoi, al di là delle Fonti Francescane su cui si basa la scelta dei luoghi del mio cammino, e trovo fastidioso quando le scelte di sceneggiatura e di regia travisano troppo la storia di Francesco e dei suoi.
In questo film prima di tutto mi disturba molto far mettere in bocca a Francesco la “Preghiera semplice” Signore fa di me lo strumento della tua pace…perchè NON E’ DI FRANCESCO! E’ una preghiera composta in Normandia all’inizio del 1900 (c’è un libro intero documentatissimo su questa storia) che poi da un giornaletto parrocchiale per varie storie arrivò in Vaticano e lì, qualcuno, disse: “Potrebbe averla scritta San Francesco”…e così fu adottata come “di Francesco” e qui ad Assisi e nel mondo i frati sono i primi a vendere i santini con sta preghiera pur sapendo che non è di Francesco…è bellissima, Lui potrebbe averla scritta ma NON l’ha scritta! …poi la storia di Elia, figura molto controversa che per secoli è divenuta il capro espiatorio dei francescani, negli ultimi anni, proprio gli storici francesi del francescanesimo, specialmente Jacques Delarun ha rivalutato la sua figura vittima della clericalizzazione dell’ordine da parte della Chiesa…beh devo dire da piccolissima innamorata degli studi francescani me ne ero già accorta da sola che Elia non era il “cattivone del gruppo” basti pensare che è Francesco che lo nomina Ministro Generale dell’Ordine e che poi dice a Chiara: “Non fidarti di nessuno se non di Elia”…la mia domanda era: “Come è possibile che Francesco si sbagli così tanto? Lui era un grande conoscitore dell’animo umano ed Elia era una fratello della prima ora, lui si fidava di Elia ed Elia non l’ha tradito!” c’è sì la storia della Regola che viene riscritta ma non solo da lui e, comunque quello che viene tolto rimane nella Regola non Bollata che i francescani seguono quanto quella bollata…o almeno dovrebbero… E poi ci sarebbe tanto altro da dire su di lui… Resta che il film è fatto bene, che Francesco non ne esce come il santino melenso alla Zeffirelli e che Elio Germano è un Francesco perfetto.
VEDETELO E’ DA VEDERE, E CHI L’HA VISTO SE VUOLE COMMENTARE…

di Angela Seracchioli – fb

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