• 21 Settembre 2018

Michela Izzo: una molisana che cambia il mondo

La molisana insignita dell’importante riconoscimento “Donne che cambiano il mondo” dalla Repubblica Dominicana

di  moliseweb.it

21 settembre 2018

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Se devo essere sincera, a due giorni dall’intervista, non ricordo più il suo volto: gli occhi color ghiaccio e il sorriso smagliante hanno occupato il posto di qualsiasi ricordo visivo. E poi lei è un vulcano ricco di idee e conoscenze. Un vulcano, di quelli che osservi a bocca aperta con il cervello del tutto rapito. 

Nata e cresciuta in Molise, dopo una laurea in Scienze Ambientali all’Unimol, Michela Izzo è volata a Milano per un master presso il Politecnico.

“In sostanza sono andata via per mancanza di opportunità. Non volevo lasciare il Molise anche perché avevo dei legami sociali molto forti e volevo dare un mio contributo per la crescita del contesto regionale. Poi quando vai fuori si aprono diecimila opportunità e diventa difficile tornare. Io, per esempio, prima di ottenere il titolo del master avevo già firmato un contratto per un lavoro a tempo indeterminato con una multinazionale”. 

Insomma Michela a 25 anni aveva “tutto ciò che si potesse desiderare” o, meglio, che la maggior parte potesse desiderare. Lei, infatti, non era ancora soddisfatta del suo “ruolo sociale” e così ha iniziato a cercare nuove opportunità. “Sono stata chiamata per una borsa del Ministero degli Affari Esteri e mi hanno scelta. Così ho preso un anno di aspettativa dal lavoro e sono partita alla volta della mia destinazione, la Repubblica Dominicana”. 

Dodici mesi che, in realtà, durano da tredici anni “sono rientrata in Italia per licenziarmi e tornare in Repubblica Dominicana”. È così che iniziata la carriera della molisana insignita dell’importante riconoscimento “Donne che cambiano il mondo”. 

E mentre ascolto queste parole penso a quella pubblicità che domenica mi ha fatto fare un salto dal divano di tre metri, quella del Ministero che ha lo scopo di promuovere la parità di genere nel mondo del lavoro. Sì, forse la concretezza non fa più tendenza. 

Nel corso della tua carriera hai mai avuto dei problemi in quanto donna? “Mi è risultato difficile riuscire a creare una mia personalità e difendere la mia posizione. Più che dalle bambole sono sempre stata attratta da cose tecniche, da attività sportive. Parlo, quindi, dal punto di vista sociale. Nel lavoro non ho mai avuto problemi di questo tipo, forse ho avuto la fortuna di trovare sempre persone intelligenti”. 

Ascoltare alcune persone fa rabbia perché la mente inevitabilmente pensa a quanta ricchezza il bel paese regala al resto del mondo. 

Ti piacerebbe tornare in Italia? “La mia vita si sta svolgendo in Repubblica Dominicana. Ci vivo bene e mi trovo bene nel contesto sociale, pensare di lasciarlo mi risulterebbe difficile. La cosa che mi pesa un poco è la distanza dalla mia famiglia ma il contesto sociale italiano non mi manca. Mi farebbe piacere, invece, promuovere o poter contribuire al contesto italiano. Mi ha dato l’opportunità di creare le basi che ora mi permettono di svolgere il mio lavoro. Sto cercando di far partire progetti di ricerca anche con l’Unimol ma è difficile. Mi farebbe piacere vedere l’Italia e soprattutto il Molise uscire dalla stagnazione degli ultimi tempi. Ci sono le premesse per poterlo fare e ci sono giovani con tanta buona volontà. Affinché non continuino ad andare via devono cambiare le cose. Mi piacerebbe poter testimoniare uno spirito positivo, poter fare qualcosa”.  

di  moliseweb.it

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