• 25 Settembre 2018

Il Museo del Grano di Jelsi

Emozioni nel ricordo della tradizione

di Antonio Fanelli – fb

25 settembre 2018

Back

Due anni fa ho visitato con Michele Fratino, il Museo del Grano di Jelsi, il museo che conserva i carri allestiti con il grano in onore della Festa di S. Anna. 

C’è qualcosa di veramente speciale in questo museo che renderebbe felice Alberto Cirese, visto che l’insigne antropologo molisano aveva parlato di “beni volatili” e non di immaterialità e intangibilità dei beni culturali legati alle tradizioni popolari. Perché volatili? perché l’unico modo per salvaguardarli e quello di poterli ri-creare. 

Quindi non è necessario salvare gli oggetti ma preservare le conoscenze tecniche e il rito. I carri di Jelsi sono costruiti con il grano e pertanto non possono essere in alcun modo conservati, almeno che procedimenti chimici particolari possano bloccare il processo naturale che porta il grano a marcire. 

Pertanto il Museo è una forma di mostra permanente sui carri dell’anno prima o di due anni prima, una sorta di effimera musealizzazione per i carri che dopo aver sfilato possono essere consacrati nel museo per un po’ prima di lasciare il posto agli altri carri. 

Ci sono altri due elementi che rendono la festa di S. Anna una “festa emblematica”, da un punto di vista antropologico, in primo luogo il sistema comunitario di rotazione triennale del comitato organizzatore (che si occupa di organizzare concerti con i big della musica pop, i fuochi, la banda, eventi culturali, etc.) e poi il dono rituale del grano da parte dei contadini con il momento collettivo della raccolta del grano e della organizzazione della festa. 

L’altro aspetto interessante è la sua ‘contemporaneità’: i carri parlano dell’oggi, alcuni prediligono eventi religiosi (il culto di Padre Pio o l’omaggio al Papa, etc.) molti altri attingono a piene mani alla cultura pop, dalla coca cola ai cartoni animati. Il rito religioso non è stato scalzato dalla laicizzazione e dal consumismo ma le ha inglobate al suo interno. Ecco un po’ di foto scattate due anni fa. 

Le foto mostrano singoli elementi dei carri ma l’intero paese è addobbato con il grano nel giorno di S. Anna e vi è alla base della festa una abilità tecnica e artigianale ‘comunitaria’ che viene trasmessa da due secoli. 

Grazie a “Caronte” e a tutti i jelsesi per il loro prezioso lavoro e per la festa straordinaria che realizzano

di Antonio Fanelli – fb

Back