Dai Bronzi agli str… di Riace
All’indomani del Provvedimento del Viminale su Riace
di Corrado Sala – fb
15 ottobre 2018
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Sono un giornalista professionista, da molto tempo, e come tale mi sono comportato anche questa mattina. Ho condotto in televisione la rassegna stampa leggendo tutte le notizie, senza aggiungere commenti. Questo dicono le regole professionali, e io cerco di rispettarle. Vale in ogni campo. Tuttavia, prima delle professioni ci sono gli uomini e io, questa mattina, sapendo quello che andavo a leggere, non potevo non ricordarmi di essere un uomo prima che un giornalista. Ho così deciso di esprimere in maniera civile, a televisione spenta, il mio dissenso contro l’ennesimo atto di barbarie del Governo 5 Stelle – Lega. Parlo del provvedimento che sfratta i migranti che vivono a Riace, città modello di integrazione e solidarietà. L’argomento è su tutti i quotidiani, in tutti i notiziari, in tutti i telegiornali. <
Salvini e Di Maio potranno chiudere tutto, da Riace al Mare, dai giornali alle televisioni, ma due cose non ce le potranno chiuderle mai: il cuore e il cervello.
Avete chiuso Riace ma non lo avete fatto in mio nome. Ve lo dico in bianco e nero perché, da perfetti manichei quali siete, questi sono gli unici colori che conoscete. Vi assicuro, però, che in mezzo al bianco e al nero ci stanno tutti i colori del mondo.
Siamo passati dai Bronzi agli stronzi di Riace, con una differenza: i primi stavano sotto al mare, e non li vedeva nessuno, i secondi galleggiano e tutti possono capire chi sono.
(Presa di posizione dell’ANPI sul caso Riace – n.d.r.)
di Corrado Sala – fb