Cantanti di grido in paese
I racconti di Vincenzo Colledanchise hanno la maturità che solo il trascorrere del tempo può produrre
di Vincenzo Colledanchise
4 gennaio 2019
A Toro, negli anni sessanta, in occasione delle feste maggiori si iniziò ad ospitare diversi cantanti di grido. Allora contribuivano fattivamente alle spese per la festa anche gli assenti: i tanti emigrati toresi sparsi per il mondo, orgogliosi di concorrere alla buona riuscita della festa.
In verità, si diede vita ad una costosissima moda, che stravolse la consuetudine di fare esibire la solita banda musicale o qualche semplice orchestrina di cantanti napoletani in erba.
Inaugurò il primo grandioso concerto, il cantante napoletano Aurelio Fierro che nel 1963 richiamò a Toro migliaia di forestieri non abituati a vedere dal vivo una star.
Con pomposa retorica, un ex pugile, Salvatore Salottolo, presentava quei concerti su un grandioso, scenografico palco, allestito sul Barbacane, chiamando alla ribalta poeti e comici, prima di introdurre ad esibirsi, tra scroscianti applausi, l’atteso famoso cantante televisivo.
Il paese a stento riusciva a contenere tutta quella gente nelle sue anguste stradette, e interminabili erano le file per poter acquistare gelati o panini preparati da qualche negoziante.
In seguito, dopo tale primo trionfale successo, si esibì a Toro Nilla Pizzi, trionfatrice di vari festival di Sanremo, per la quale fu allestito sul palco addirittura una suggestiva fontana circondata dall’edera, per richiamare uno dei suoi maggiori successi canoro, “L’edera”-
La “Regina della Canzone Italiana” visitò incuriosita tutto il paese, girando fra le rue, e si portò perfino dal macellaio Emiliano per comprare della buona carne nostrana.
Nel pieno della sua maturità artistica, Nilla Pizzi riscosse un successo enorme in quell’affollata serata di Toro di tanti anni fa, nella quale si esibirono anche una cantante cinese Mei Lang Chang e Nini Rosso con la sua mitica tromba, che in quegli anni furoreggiava con “Il silenzio”.
In seguito furono nel nostro paese altri cantanti famosi tra cui Tony Renis. L’epilogo di tali trionfalistiche esibizioni canore si ebbe a metà degli anni settanta con Claudio Villa.
Tale moda coinvolse, in seguito, anche i paesi limitrofi, impegnati nella estenuante gara di ospitare durante le loro feste cantanti sempre più celebri, e in quanto celebri, tanto, tanto più costosi.
(foto: Nilla Pizzi)
di Vincenzo Colledanchise