Riparte la transumanza
180 km per riscoprirsi nella natura. Il Molise si esalta nell’anno del turismo lento
di A.C. La Terra
21 maggio 2019
Mancano pochi mesi al pronunciamento dell’Unesco sulla candidatura della Transumanza a patrimonio immateriale dell’umanità. La decisione dovrebbe arrivare entro fine anno. Sarebbe un riconoscimento straordinario per il Molise, in quanto il primo seme del progetto, che vede in campo oggi diverse regioni italiane e Paesi europei (con l’Italia ci sono Austria e Grecia) è stato piantato quattro anni fa proprio sui tratturi molisani, dalla famiglia Colantuono e dall’Agenzia di Sviluppo Asvir Moligal diretta da Nicola Di Niro.
Con questa meravigliosa prospettiva, partirà dopo domani, mercoledì 22 maggio, l’attesa transumanza dei Colantuono, unica bovina che si svolge in forma orizzontale, cioè da una regione di pianura ad una montana, ancora attiva in Italia. Circa 300 mucche varcheranno i cancelli dello stazzo nella masseria di località Foresta, in agro di San Marco in Lamis, Puglia. E’ in quest’area paesaggistica bella e caratteristica, una specie di selvaggio West, dove i pendii verdi del Gargano abbracciano il Tavoliere delle Puglie, che i bovini hanno pascolato negli ultimi mesi.
La famiglia Colantuono porta avanti la tradizione dalla fine del 1800. Nel tempo, sull’esempio del compianto zi’ Felice, la cowgirl Carmelina Colantuono, con i suoi fratelli e cugini, è riuscita a dare una dimensione internazionale al viaggio dalla Puglia al Molise, seguendo quelle usanze, costumi, tradizioni e leggi che si sono amalgamati passo dopo passo, producendo quella che è diventata la ‘civiltà della transumanza’.
Quattro giorni per 180 chilometri e centinaia di bovini da riportare in quota, sui pascoli delle montagne di Frosolone. Circa 30 mandriani, 20 componenti dello staff organizzativo e tanti giornalisti e fotografi nazionali e internazionali sono pronti a seguire la traccia battuta ininterrottamente nei secoli dagli armenti.
Saranno in migliaia, giovani e meno giovani, appassionati di viaggi e paesaggi e ragazzi delle scuole (ce ne saranno diverse) assisteranno al passaggio dalla carovana come se fosse il Giro d’Italia che si corre in questi giorni. Il solenne incedere di bovari e mucche sarà il motivo conduttore dei giorni di cammino, tre dei quali sulle antiche ‘autostrade verdi’ molisane.
Tre i tratturi percorsi: il ‘magno’ L’Aquila-Foggia e i regi tratturi Celano-Foggia e Lucera-Castel di Sangro. Tra l’uno e l’altro il raccordo dei bracci tratturali, come il Nunziatella-Stignano e il Centocelle-Cortile-Matese e i tratturelli come l’Ururi-Serracapriola che s’incontra nella seconda tappa.
Lo show affonda le radici nella storia dell’uomo, ai margini di immense distese di grano, costeggiando ferrovie, su tratti in asfalto e anche attraversando alcuni centri abitati come Santa Croce di Magliano, Santo Stefano (contrada di Campobasso), Castropignano e Frosolone in Molise. E poi il guado del torrente Tona e del fiume Biferno, rispettivamente al tramonto e all’alba della seconda e dell’ultima tappa. Le cappelle e le chiesette disposte sui tratturi, e la possibilità di sostarvi, e in un caso di dormirvi, renderanno l’esperienza ancora più intima, quasi un viaggio dentro se stessi oltre che in aree naturali di pregio.
La transumanza dei Colantuono è un cammino ricco di magia ed emozioni, un viaggio nella storia e nelle biodiversità di cui Molise e Puglia sono straordinariamente ricchi. Le soste e i bivacchi arricchiranno il clima di condivisione e gioia collettiva per il protrarsi di una tradizione millenaria. Una cucina mobile seguirà il gruppone, chef noti e meno noti prepareranno per tutti il cibo tipico dei pastori: formaggi, carne, verdure, minestre, pasta, tutto a base dei prodotti locali della transumanza: caciocavallo podolico, manteca, scamorze, verdure di stagione, insaccati, dolci fatti in casa.
Nell’anno del Turismo lento, quello che si snoda su itinerari lenti, intelligenti e sostenibili, la transumanza dei Colantuono è un vero trionfo d’intenti, un viaggio per ritrovare l’essenza.
L’evento potrà essere seguito sulla pagina facebook ‘Transumanza e altre meraviglie dal Molise’ e sul gruppo fb ‘La Transumanza’ #transumanza19.
Di seguito il PROGRAMMA
Mercoledì 22 maggio
ORE 16 Dopo il pranzo del mandrianoe benedizione animali, partenza della transumanza dalla Masseria di San Marco in Lamis (Fg), contrada Foresta. Circa 300 bovini di razza maremmana, podolica e marchigiana lascianio i pascoli tra il Gargano e il Tavoliere dove hanno svernato per 6 mesi.
ORE 23 Arrivo a San Paolo Civitate (Fg), con sosta notturna presso la Vecchia Dogana e la Chiesetta della Madonna del Ponte sulle rive del fiume Fortore (Tratturo Aquila-Foggia).
Giovedì 23 maggio
Sosta mattutina nel riposo sul Tratturo Aquila-Foggia a S.Paolo Civitate.
ORE 16 Partenza per Santa Croce di Magliano (Cb) attraversando il territorio del Comune di Serracapriola (Fg).
ORE 21 Arrivo a Santa Croce di Magliano (Cg) sistemazione e sosta notturna.
Venerdì 24 maggio
ORE 6 Partenza da Santa Croce di Magliano per la località “Femmina Morta” lungo il Tratturo Celano-Foggia attraversando i territori dei comuni di Bonefro (Cb), San Giuliano di Puglia (Cb), Sant’Elia a Pianisi (Cb), Ripabottoni (Cb), Monacilioni (Cb). Camminando sul braccio Centocelle-Cortile-Matese si prosegue per Campolieto (Cb), Matrice (Cb) Campobasso (Cb) Ripalimosani (Cb).
Arrivo a Le Quercigliole verso le 20. Sosta notturna presso il Santuario della Madonna della neve in località “Quercigliole” a Ripalimosani (Cb).
Sabato 25 maggio
ORE 5 Partenza per Frosolone. Si attraversano i territori di Santo Stefano (Cb) si scende lungo la costa, si guada il Biferno (tra le 6 e le 7) si risale verso Costropignano (Cb), che attraversiamo, e poi Torella del Sannio (Cb), Molise (Cb), Frosolone (Is), il centro storico e poi direzione località Acquevive .
ORE 13 Arrivo della mandria in località Acquevive di Frosolone (Is) ai pascoli della “Montagnola Molisana” dove i trecento bovini resteranno a pascolare in quota fino a metà autunno.
• Il percorso e i giorni non variano, gli orari sono indicativi, possono variare, non di molto, in base alle condizioni meteo.
di A.C. La Terra