Emergenza umanitaria
Aiuti alle Comunità dell’area America latina
di Comitato Molise Pro-Venezuela
20 giugno 2019
In riferimento all’entrata in vigore delle nuove norme sulla sicurezza si sono accentuati i problemi per l’iter di riconoscimento della cittadinanza italiana in particolare per l’area dell’America Latina come emerge dall’allegato Verbale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero del 22, 23 e 24 maggio 2019.
In particolare i consiglieri del CGIE, Organo del Ministero degli Esteri, si sono soffermati sull’emergenza umanitaria segnalando la drammaticità delle condizioni in cui si trovano 2 milioni di oriundi italiani tra ritardi amministrativi, fragilità della rete consolare e norme più restrittive che precludono a gli e nipoti di nostri emigranti di ottenere il rilascio del Passaporto Italiano.
Su queste problematiche il Comitato Molise Pro-Venezuela dando seguito alla nota del 06.06.2019 resta in attesa della convocazione della riunione istruttoria tesa a individuare le linee guida per il riparto dei 30 mila euro ai comuni maggiormente coinvolti dal rientro di migranti italo-venezuelani stanziati con la Legge Regionale n. 4 del 10.05.2019 (art. 25). Contestualmente ci preme segnalare l’opportunità di far conoscere alle Associazioni e alle principali personalità molisane residenti negli Stati Uniti il programma di spesa per 133 mila euro adottato con la delibera di Giunta Regionale n.90 del 25.03.2019.
Il provvedimento regionale ha suscitato un giusto interesse tant’è vero che nei prossimi giorni saranno in Molise prime delegazioni italo-americane che si sposteranno tra le località di Pozzilli, Agnone, Sant’Elia a Pianisi e Campomarino Chiaramente sono molte le attività di scambio che potrebbero essere oggetto di intervento dal rientro dei documenti e degli archivi di Giose Rimanelli, ai progetti che coinvolgono il grande artista Tony Vaccaro, no agli studi sulle attività di Arturo Giovannitti, sulla strage mineraria di Monongah, in cui morirono n. 87 migranti molisani, sulle società di mutuo soccorso molisane a New York, già dal 1908 oggetto di recenti pubblicazioni di un docente di Yale University (Prof. Michele Vena, originario di Jelsi ) e più in generale alla ricostruzione dei flussi migratori partiti già dal 1870 e della presenza di gure di spessore di origine molisana (su cui si è adoperato il Prof. Geremia Mancini insieme ad altri studiosi, come il prof. Norberto Lombardi, il Console Joseph D’Andrea, il Dott. Alfredo Brunetti, il Prof. Sante Matteo, la dott.sa Jenifer Landor Marinelli, il Club Sant’Anna di Norwalk, la AMHS, The Abruzzo and Molise Heritage Society, di Washington).
Dalla speaker del Congresso Nancy Pelosi alla moglie di Joe Petrosino passando per artisti come Ariana Grande, medici come Pascal Spino insignito con il massimo riconoscimento degli Usa, dall’allora Presidente Barack Obama, imprenditori, amministratori e personalità della cultura, sono innumerevoli i molisani che nel tempo e no ai nostri giorni si sono distinti e si distinguono negli Stati Uniti (si pensi all’oncologo Colasurdo di Morrone del Sannio, all’Ing. Colombo di Bonefro o alla nuova leva di ricercatori, scienziati o professionisti come Oriunno, Del Sordo, Gattozzi e altri).
Per queste ragioni si ribadisce l’opportunità di non limitare le ricadute positive del più importante stanziamento in materia di emigrazione dalla Regione Molise adottato negli ultimi anni e di coinvolgere nel modo più ampio possibile sia le personalità americane di origini molisane negli Stati Uniti che le associazioni, gli esperti e gli amministratori molisani.
di Comitato Molise Pro-Venezuela