Contadina molisana del 1927
I racconti di Vincenzo Colledanchise hanno la maturità che solo il trascorrere del tempo può produrre
di Vincenzo Colledanchise
4 settembre 2019
Tra le tante foto della collezione molisana, amo farvi partecipi di questa bella foto del 1927 nella quale è ritratta una donna contadina molisana mentre si porta in campagna a lavorare presso il suo podere.
Lungo il tragitto non perde tempo: porta in testa la culla col suo figlioletto; fa la calza; conduce al pascolo la sua capra.
Una volta giunta in campagna collocava la culla sotto un albero e aiutava il consorte nei duri lavori dei campi.
Al suono della campana si effettuava la pausa di mezzogiorno, quindi, posati gli attrezzi, aratro o bidente che fosse, ci si sdraiava sotto l’ombra dell’albero e si consumava il modesto pasto con qualche bicchiere di vino.
Alla donna era affidata la cura della prole: dall’alimentazione al vestiario e alla eventuale educazione. Il consorte era troppo occupato in campagna per farlo.
La donna provvedeva ad attingere l’acqua dal pozzo, lavava i panni al fiume, accudiva gli animali domestici: dal maiale alle pecore, dalle galline ai conigli e percio’ era lei che ” rassettava ” il maiale, mungeva capre e pecore, ne “quagliava” il formaggio, uccideva e spennava galli e galline.
Era lei che provvedeva alle provviste invernali da conservare nel fondaco ed era lei che procurava dolci tradizionali da consumare a Pasqua e a Natale.
di Vincenzo Colledanchise