• 19 Settembre 2019

Trasferta greca per la transumanza molisana

Una ‘guerra’ di sapori e di tradizioni tra Grecia e Molise, che si sono confrontati sulla preparazione dei formaggi

di Maurizio Cavaliere (da primonumero.it)

19 settembre 2019

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Gemellaggio del gusto e non solo fra la transumanza molisana e quella greca. Negli ultimi tre giorni, il villaggio agropastorale di Agrafa nella regione Sterea Ellada della Grecia centrale ha ospitato un incontro della cabina di regia del programma delle Terre Rurali, con i rappresentanti di Grecia e Italia, tra gli altri Teodoro Sdroulias, giornalista greco, grande amico della transumanza della famiglia Colantuono e il direttore di Asvir Moligal, Nicola Di Niro.

Presenti anche i partner della candidatura all’Unesco con i quali si è in crescente attesa del possibile riconoscimento della civiltà della transumanza a patrimonio immateriale dell’umanità. Tre gli accordi: costituzione del GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Transfrontaliera) tra Italia e Grecia, con riserva della Spagna; costituzione del GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico) tra Italia, Grecia e Spagna; presentazione ufficiale del programma triennale nell’ambito del progetto ‘Pastoralismo Transumanza e Grandi Vie delle Civiltà’.

Nella serata finale, confronto sulla lavorazione dei formaggi. Molto apprezzata l’esibizione dei Maestri Casari della transumanza, per l’Italia la molisana Mariarosaria D’Alessandro, di Torella del Sannio, che fa parte dello staff della famiglia Colantuono, per la Grecia Nicolas Zigaritas. Primosale e ricotta per i molisani e naturalmente feta per i greci. Alla presenza di un discreto gruppo di curiosi ed esperti, dopo un’ora di lavoro le forme di primosale e ricotta molisana sono state prese d’assalto dai presenti.

Dopo circa due ore anche la cagliata di Nicolas Zigaritas si è trasformata in Feta. La serata è stata allietata da balli e canti della tradizione greca con un gruppo di musica popolare, e si è conclusa attorno ad una lunga tavolata degustando i formaggi e i prodotti tipici locali, tra i quali l’ottima carne di capra autoctona.

di Maurizio Cavaliere (da primonumero.it)

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