Calciocavallo F.C. Terzo Tempo
È l’immagine bella, simpatica e soprattutto autoironica dei molisani fuori regione. È l’esportazione di un’idea di realtà al Nord
di Marco Branca (da lafonte.tv)
16 gennaio 2020
Metti degli studenti fuori sede in una fredda e nebbiosa serata milanese. Metti una partitella di calcetto dopo i rispettivi turni di lavoro e studi universitari. Metti una tavola con al centro, casualmente, un caciocavallo da affettare attorno a cui ritrovarsi e sentirsi a casa. Risultato finale: Calciocavallo F.C.
>Sono questi i presupposti che hanno dato vita ad un fenomeno mediatico la cui eco è presto giunta fino alla madre patria molisana. Questa associazione di amici, riunita sotto il logo di un vero e proprio caciocavallo, nasce con lo scopo di creare campioni non sul campo, ma soprattutto fuori dal campo, cioè nel terzo tempo, quello dedicato alla goliardia. L’idea è cresciuta talmente tanto ed in diverse città del territorio nazionale da riscuotere sempre maggiore affetto e simpatia.
È l’immagine bella, simpatica e soprattutto autoironica dei molisani fuori regione. È l’esportazione di un’idea di realtà al Nord. È la realtà stessa creata dai ragazzi di Calciocavallo F.C., dove F.C. non sta per Football Club come si potrebbe pensare, ma significa “forchetta e coltello”. Nata come squadra di calcio, oggi fenomeno social, con i loro video esaltano le bellezze enogastronomiche, paesaggistiche e della tradizione molisana. Una vera promozione nata dall’ambito sportivo e poi straripata positivamente in altri settori. Ed è questo il fine vero dei ragazzi di Jelsi, emigrati in terra lombarda ed emiliana, che al di là dei prodotti culinari auspicano che la loro ironia possa fare da veicolo alla promozione e conoscenza della regione, dalle bellezze naturali alle tradizioni, sino alle feste patronali.
Ne abbiamo parlato con Giuseppe Santella, referente del gruppo di Bologna, che si è concesso una chiacchierata con il nostro mensile, rivelandoci lo spirito dell’iniziativa, se ancora ce ne fosse bisogno, lo stato dell’arte e soprattutto gli obiettivi per il futuro immediato.
Santella, alla nostra domanda su come venga percepito il Molise fuori regione, ci spiega che “È difficile far trasparire questi fattori (prodotti culinari, bellezze naturali e feste patronali, (ndr) in una realtà che dall’esterno viene percepita in maniera spiazzante, perché totalmente sconosciuta e pertanto difficile per far nascere interesse. Per lo ‘straniero’ – ci racconta – è complicato entrare nel nostro mondo e farne parte, ma ciò che colpisce da fuori è la nostra compattezza, a volte vincolante e limitante nell’accesso di altre persone. Quando però ciò avviene, è quasi totalizzante per chi accogliamo”. Ed ecco il messaggio profondo che Giuseppe ci regala: “Questa è un’esperienza che serve anche a noi stessi. Siamo noi molisani che dobbiamo mandare questo messaggio di apertura all’esterno, per farci conoscere, farci capire e sorridere anche dei nostri limiti. E questo permette di avere un aspetto positivo verso l’esterno, proprio attraverso quei video autoironici”.
Calciocavallo annuncia per il 2020 la voglia di spingere ancor di più nell’ambito sociale, e non solo social, per “fare arrivare messaggi positivi alle persone, dato che la gente ci segue. Vogliamo dimostrare che abbiamo delle idee”.
Capitolo ambito sportivo: si registra un netto miglioramento di performance e risultati, attraverso l’ingaggio di alcuni mister dotati di patentino, poiché si sono create addirittura due squadre solo a Milano per l’alto numero di iscritti.
Ed infine, ultimo ma non ultimo, l’essenza vera del Molise in terra settentrionale: il post partita… quel terzo tempo che porta alla condivisione di tutto ciò che avviene dopo il campo di calcio, quando si offre all’arbitro, all’avversario, ai bolognesi, ai milanesi creando un unico grande ambiente conviviale… e chi gioca peggio… paga pegno portando il caciocavallo da affettare nel lungo post partita a base di prodotti nostrani e birra. Una cosa è certa: a prescindere da come andrà la partita, anche chi perde non resterà mai a stomaco vuoto!
>Giuseppe Santella ci saluta annunciando imminenti novità: da una possibile svolta a livello di merchandising, al prossimo allestimento di un sito internet dedicato, con articoli che raccontano le loro storie, le partite, dei veri e propri diari. Non lontana, l’idea di aprirsi gradualmente all’e-commerce.
Al termine di questa chiacchierata, se mai ce ne fosse bisogno, la percezione è che il Molise ha talenti come tutte le altre regioni. E se è vera la locuzione ‘Nemo propheta in patria’, l’auspicio è che questa sia l’eccezione che conferma la regola e che anche grazie al loro lavoro, gratuito, un pezzetto di Molise ogni giorno tiene alto l’onore della regione in giro per l’Italia.
Un tesoro da custodire ed un monito per chi non fa abbastanza
di Marco Branca (da lafonte.tv)