Spopolamento: Provvidenti è diventata laboratorio
Una cooperativa di comunità, diventerà il simbolo della riscossa e della battaglia allo spopolamento
di molisenetwork.net
16 gennaio 2020
Lo scorso 12 gennaio 2020, si è riscritta la storia a Provvidenti (Campobasso), con la firma dell’atto di partenariato e la consegna delle chiavi dell’immobile, sede del “Laboratorio Provvidenti“, da parte del sindaco, Salvatore Fucito, alla neonata aggregazione tra imprese, professionisti, università, associazioni, enti pubblici e privati, cittadini, che convoglieranno in un soggetto attuatore, quale una cooperativa di comunità, diventa il simbolo della riscossa e della battaglia allo spopolamento.
Il più piccolo, in ordine al numero di residenti, borgo del Molise e tra i più piccoli d’Italia, crea un modello, mette al bando l’assistenzialismo, e si propone all’attenzione della nazione. Unisce ed aggrega ed insieme a Montorio nei Frentani, altra piccola realtà molisana, indica la strada per una legge per una fiscalità agevolata in anni migliori, proposta dallo scomparso e compianto consigliere regionale Gennaro Chierchia.
L’unirsi in un e per un progetto di economia circolare d’impresa, con l’ambizione di essere modello di scuola edile grazie alla collaborazione della scuola edile del Molise ed università; modello di geniali attrattori quali l’arte, l’artigianato, l’agricoltura, lo sport, l’ambiente, il benessere; l’ambizione di essere portatori di energie e con esse garantire la riuscita grazie alle innumerevoli persone accorse per far parte integrante di un progetto ambizioso, visionario con il giusto pizzico di follia che determina il giusto quoziente di certezza dell’essere, l’arma vincente.
Rigenerazione urbana, attività culturali e, riappropriarsi degli usi civici di cui Provvidenti ne è assolutamente ricco. Non mancherà la musica, denominatore di un progetto passato che non può non più appartenere al passato. Le parole del sindaco fanno la eco nella sala… È stato sublime e ringraziare chi ritenne di dare a Provvidenti una possibilità di emergere, è d’obbligo. Ripartire da gioie e dolori è sempre una scommessa ma, il passato nell’equivoco ed errori ha segnato una strada che ha subito uno stop ingiustificato e gravemente penalizzante e, ripartire, anche se in maniera diversa e senza guardarsi indietro, è doveroso per chi ebbe a crederci e commisurarsi con una realtà sconosciuta ai più. Gli fa eco Roy Paci che con un lungo messaggio vocale non aspetta che si torni a parlare di Provvidenti come centro di un progetto che lo vedrà coinvolto e che riporta al tema della gastrofonia d’autore. E così tutto si confà in un contenitore che regna sovrano: Laboratorio Provvidenti.
E la riunione operativa detta regole, tempi ed attori. Si formano i gruppi di lavoro, si incaricano gli esperti e, nessuno escluso, si inizia a lavorare senza sosta. Attori di spicco porteranno la loro esperienza e la loro dedizione per uno scopo nobile: la vita di un borgo vale quanto a quella degli stessi uomini che vi abitano e che credono fermamente che rimanere non comporta come spesso accade, rassegnazione.
E così, un segno tangibile è l’apertura di un centro culturale e ricreativo.
La consegna delle chiavi rievoca l’emozione di un parto e la gioia dei genitori nell’udir il fremito gemito e l’odore della vita. Un pianto di gioia nell’aprir una porta chiusa da troppi anni e, poter della ragnatela tessuta per dar nuovo corso a chi tesse reti e si aggrappa al presente per dar futuro migliore e senza schemi precostituiti, pensar a chi del passato ne ha a fatto bandiera sino a voler sfidare il soldato che con la spada indicava altre vie ed invitava ad andar via. Voglio aprire un caffè letterario….. si alza una voce di una resistente… ho provato in passato ma non ho trovato sponde….adesso con pronta e voglio realizzare il mio sogno qui, con voi.
Se questa non è riscossa, abbiamo già perso la scommessa. Prossimo passo? Riunione operativa in sede e prenderci un caffè con la signora resistente.
di molisenetwork.net