Greco:“Qui un intero territorio sta morendo!”
“Sono pronto a incatenarmi al viadotto Sente e se necessario iniziare uno sciopero della fame”
di Andrea Greco (Consigliere regionale MV5)
6 febbraio 2020
Vi invito a leggere tutto, perché quello che ho da raccontarvi è a dir poco assurdo.
È preoccupante e inspiegabile il silenzio della Provincia di Isernia in merito a quanto accade per il viadotto Sente-Longo, ormai chiuso dal oltre un anno. Con esso rimangono chiuse le prospettive per il futuro di un intero territorio. Ma andiamo con ordine.
Dopo il finanziamento da 2 milioni di euro inserito nel decreto Genova, con un emendamento a firma di Carmela Grippa e Antonio Federico, e a seguito di una serie infinita di problematiche e lungaggini, l’unica soluzione possibile sembrava quella di fare eseguire i lavori da ANAS, dato che la Provincia ha dimostrato e detto di non avere le capacità necessarie.
Ad ottobre, proprio per favorire questo passaggio, abbiamo promosso un incontro al Ministero delle Infrastrutture ed eravamo seduti al tavolo con il viceministro Giancarlo Cancelleri e i vertici di ANAS insieme alla Regione Molise nella persona di Vincenzo Niro e il Presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci. In quella sede si stabilì che si doveva immediatamente sottoscrivere la convenzione con ANAS per l’esecuzione dei lavori e nel mentre portare avanti la statalizzazione dell’intera arteria.
A quel tavolo erano tutti d’accordo anche perché ANAS è l’unico che per organizzazione e risorse può manutenere l’infrastruttura ed eseguire i lavori.
La riconsegna del viadotto ad ANAS è un aspetto sul quale il MoVimento 5 Stelle si è speso e si sta spendendo con impegno, coinvolgendo tutti i livelli istituzionali da quello regionale ai parlamentari e ministri, consapevoli del fatto che OGNI GIORNO DI CHIUSURA DEL VIADOTTO È UN COLPO MORTALE PER QUESTO TERRITORIO.
L’ANAS, seppur con qualche ritardo, ha inviato lo schema di accordo alla Provincia e alla Regione ma a distanza di mesi ancora nessuna risposta è arrivata dalla Provincia ad ANAS, notizia che ci è stata confermata direttamente dall’Ingegner Castiglioni. Quindi a circa 2 mesi di distanza è ancora tutto fermo in provincia di Isernia, una perdita di tempo inspiegabile e inaccettabile.
Ebbene, nel reputare vitale il passaggio di gestione dalla Provincia ad Anas, vogliamo sapere perché a due mesi di distanza Palazzo Berta non risponde ancora ad Anas, dopodiché è necessario chiarire a lettere cubitali per quale motivo dopo l’incontro al ministero del 14 novembre 2019 la Provincia ha detto al Tavolo che era disponibile a sottoscrivere la convenzione, ma poi il 27 novembre ha affidato i lavori per una campagna integrativa di indagini geologiche da 56.000 euro.
n pratica prima il presidente Ricci al tavolo ha detto che era disponibile a sottoscrivere l’accordo e poi gli uffici tecnici della stessa provincia hanno continuato a affidare lavori e servizi.
Già so quello che risponderanno, probabilmente diranno che lo hanno fatto per accelerare le cose, ma la realtà è che l’unica cosa su cui deve muoversi la Provincia è sottoscrivere l’accordo con ANAS, e non spendere altri soldi a valere sui 2 milioni di euro per ulteriori lavori, perché una volta “consegnato” il viadotto ad ANAS poi saprà lei come muoversi.
Non ci si può sedere ad un Tavolo tecnico e dire una cosa e poi predisporre atti dissonanti rispetto agli impegni presi!
Avviseremo Anas di quanto sta accadendo, oltre a far luce su procedure, ditte e progettisti per farvi sapere come vengono utilizzati i vostri quattrini. Sembra evidente che più di qualcosa non torni e soprattutto si continua a perdere tempo senza dare alcuna risposta alle popolazioni abruzzesi e molisane, le quali continuano a vivere un isolamento viario da anteguerra.
Nelle ultime ore, inoltre, abbiamo depositato in Consiglio regionale un’interpellanza urgente in merito le azioni che il presidente Donato Toma e la sua giunta intendono intraprendere su quella divenuta ormai una telenovela infinita che danneggia l’economia di un’intera area già alle prese con atavici problemi quali spopolamento, mancanza di lavoro e tagli ai servizi. A Toma e Niro chiediamo di fare luce su cosa stanno facendo per accelerare la convenzione, perché nei confronti di questa storia sembrano appartenere ad un altro pianeta.
Se entro la prossima settimana i cittadini non avranno risposte serie e credibili, sono pronto ad incatenarmi al Sente e chiederò agli amministratori locali e ai cittadini di stare al mio fianco.
Se necessario inizierò lo sciopero della fame ad oltranza. Ora sono stanco come sono stanchi i cittadini. La pazienza è terminata e chiederò di essere ricevuto dalla Prefettura, perché non sono disposto a tollerare più un giorno di ritardi. Proprio in queste ore ho sentito la portavoce Carmela Grippa, con la quale sono costantemente in contatto per combattere insieme questa battaglia ed organizzare già la prossima settimana un incontro sul territorio.
di Andrea Greco (Consigliere regionale MV5)