• 21 Settembre 2020

EDIZIONE 2010 – LE IMPRESSIONI DEI MARCIATORI

Cammina, Molise! (2010)

Per quest’anno mi è toccato

un cammino dimezzato

ed ho allungato il primo passo

dal San Giorgio a Campobasso.

All’arrivo a Carlantino

il panorama è divino

ed il bel lago di Occhito

nella natura è scolpito.

Siamo in Puglia e qui la pizza

è davvero una delizia.

Si cammina poi nel fango

e le scarpe ahimé compiango.

A Celenza Valfortore,

la Pro loco che è un amore,

ci offre i veri “cicatielli”

fatti a mano buoni e belli.

Si visita l’ex-convento

restaurato in modo attento,

e trasformato con bravura

in un luogo di cultura.

Ripartire è un po’ un’impresa,

ma ci aspetta Gambatesa :

la salita bella tosta

è una sfida non imposta.

Tra pullman e marciatori

i distacchi vengon fuori,

poi la visita al castello

ci fa scoprire un gioiello.

Mario è la nostra guida

e l’entusiasmo a cui si affida

ci rivela degli affreschi

i segreti romanzeschi.

La cena nell’ex-convento

è senz’altro un bell’evento

soprattutto se si sa

che mai più succederà,

visto che questa struttura

cambierà la sua natura

e dei ragazzi sfortunati

verranno così aiutati.

Con le folli “Maitunate”

non mancano le risate

e fanciulli suonatori

allietano i nostri cori.

Simona Zacchini


Ciao Giovanni e Silvana,

prima di tutto vi ringrazio per l’opportunità che avete dato a me e tutti i camminatori di conoscere il Molise! Terra dove non avevo mai messo piede…un pò fuori dal tempo…autentica ed ospitale.
Ma oltre a questo ho scoperto la spontaneità e naturalezza di due persone mica per niente genitori di un vincitore a Cannes….
E’ buffo ma incontrare persone così belle ed umane genera stupore! Non ci siamo abituati…
Dopo i racconti entusiastici delle mie amiche di Coro ho deciso di venire…. ma confesso che dopo la stanchezza del primo giorno avrei voluto mollare…ma mi sono lasciata travolgere dall’atmosfera, dai paesaggi, dalle persone intorno a me e sono convinta che per apprezzare pienamente questa esperienza dovevo vivermela fino in fondo.
Vi allego alcune foto…che rappresentano momenti di forte emozione, momenti di relax…e generazioni a confronto!
Un ringraziamento anche a Maurizio per il sorriso e la pazienza dimostrati.

Arianna Di Paolo


Caro Giovanni, Sono davvero “pieno” di tutto quello che abbiamo fatto, ascoltato, visto in questa bellissima esperienza che ci ha accomunato in pochi, densi giorni. Il modo migliore di manifestare la soddisfazione per aver fatto una scelta giusta? Sarò dei vostri il prossimo anno, e cercherò di coinvolgere altri amici dalla Sicilia. Ora qualcosa che avrei voluto dire al momento dei saluti: mi sono trattenuto per non prevaricare sui miei amici catanesi, ma quello che dirò lo pensano anche loro. Percorrere i sentieri tra i campi, scendere nelle valli e risalire fino ai paesi arroccati in alto, questo modo di recarci da un paese all’altro mi ha dato la misura della durezza della vita di chi vive ancorato alla terra e di tale rapporto mi è sembrato metafora. Se prendi un punto su una sfera, puoi tornare a esso attraverso infiniti tracciati: analogamente, la conoscenza di un luogo non è esauribile, la si può attuare in molteplici modi, ma quello scelta da voi pone a diretto contatto con storia, economia, orografia, è insomma completo. Il cammino non è solo questo, però: compierlo con altre persone, avere con esse un progetto , delle mete e un orizzonte comune, rende solidali, stimola curiosità e ulteriore conoscenza, e, in molti casi, desiderio di approfondirla. Sono nate conversazioni, amicizie, e c’è desiderio di ritrovarsi. Spero che il concludersi di ogni giornata con una marcia in salita sia auspicio per il Molise del raggiungimento di mete “alte”, pur attraverso la fatica. Ed ora qualcosa che mi piacerebbe si realizzasse in futuro, attraverso il ripetersi di questa esperienza: Qualcuno più esperto nell’arte del trekking potrebbe dare suggerimenti e consigli( e in qualche caso un aiutino…) ai meno esperti su respirazione, modo di tenere il passo, sul graduare gli sforzi etc. Durante l’attraversamento delle campagne si notano diversificazioni nelle colture: si potrebbe raccontare se qualcosa ha sostituito qualcos’altra, e a cosa è legato questo eventuale cambiamento. Nei paesi abbiamo ascoltato descrizioni accurate ed erudite, anche con umorismo nei racconti; ma spesso, lungo stradine strette, chi non era nelle immediate vicinanze dell’oratore ha percepito poco. Con un pò di fatica supplementare, l’oratore potrebbe duplicare il suo commento, oppure potrebbe preparare uno scritto, anche sommario, da distribuire o da inviare ( prima..o dopo? )ai marciatori più interessati.O fare addirittura una pubblicazione di tutti i commenti dell’itinerario. Se il paese finale venisse scelto in funzione della presenza di persone a voi vicine in grado di organizzare qualcosa che coinvolga ancora di più la gente del posto, sarebbe molto gratificante per tutti. Spero di non essere stato invadente e noioso. Prima di ringraziarti di cuore per l’anima che ci metti, una cortesia: con il loro consenso, vorrei l’indirizzo di posta elettronica dell’esperto di geografia, della signora con cagnolino che lavora con Giovanna Marini, del marciatore che somiglia all’attore Wes Studi (Magua de “L’ultimo di Mohicani”) e che verrà in Sicilia per un trekking. Allora grazie, un saluto a tutti, e …alla prossima!

Salvo Pappalardo


Volevo mandare un saluto a tutto lo staff organizzativo e spendere due parole sulla manifestazione di quest’anno.In passato ho già preso parte con tutta la famiglia ad alcune edizioni, ricordo con affetto quella che ha toccato il comune di S.Giuliano; sono ritornato quest’anno dopo un periodo di assenza ma sono contento perchè ho ritrovato tante persone ma ,soprattutto lo stesso entusiasmo e la stessa dedizione ed, a volte, le “improvvisazioni” che ci fanno tanto sentire come una grande famiglia. Complimenti per l’attenzione al territorio e alle sue emergenze artistiche che hanno suscitato il mio interesse professionale.

Maurizio Occhetti


 Sono un camminatore di cammina, Molise!.

Ogni anno scrivo le mie riflessioni sui giorni del raduno ed ho scoperto il facile nesso tra i due ritmi, quello delle gambe e quello dello scrivere e delle facili suggestioni del lento procedere e del piacevole osservare. Il protagonista non è il camminatore ma il percorso. Le case, le recinzioni, i cartelli sono le stratificazioni, i doni e le ferite che la natura e l’uomo hanno impresso sul territorio. Il tempo che si comprime e si espande nei sussulti della memoria. Oggi, falde disseccate, sventramenti e sciali che la modernità si è lasciata alle spalle nella sua corsa forsennata. Tanti crimini l’uomo ha commesso nel distruggere il territorio, bisogna usare una sola parola per riparare: attenzione. Contro la disattenzione di quel dio distratto che è il progresso, l’attenzione del camminatore per il quale anche un acciottolato, un muro ritoccato, una vite antica sono presenze che segnano il mondo, sono luogo. Minimi indizi, lunghe storie che la scrittura aiuta a rievocare, come cocci da rimettere insieme pazientemente, gentilmente. Il contrasto tra la velocità, che corre cieca, indifferente, e l’uomo, che cammina attento, sensibile, che scopre i veri segreti e misteri, le vere rivelazioni in superficie, sotto le stelle, in mezzo alla nebbia e agli alberi. Questo è il mondo non rivelato, non più conosciuto, la dimensione ormai occulta. Là si avventura chi ancora insegue la differenza tra velocità e passo d’uomo. Ripercorrendo i passi di chi ci ha preceduto pare sentire ancora gli echi, nonostante il frastuono, il rumore di un trattore che lavora la terra.

Aquilino Santoro


Buongiorno, volevo commentare la bellissima esperienza sul sito, ma forse non è ancora possibile, vero? Si può avere un indirizzo e mail di Silvana alla quale avevo promesso un articolo che ho scritto sul film interpretato da Elio Germano? Non sono riuscita a salutare, l’ultimo giorno, la coppia Adriano Zanella e Paola Facchinello di Bassano del Grappa, avete un loro indirizzo? Grazie di tutto e spero di vedere presto le foto di quest’anno. Siete eccezionali: è stata una delle esperienze più belle e dire che sono un che viaggia molto ! A presto, spero

Antonella D’Ambrosio 


Ciao Giovanni

Mando un caro saluto a te e a Silvana, è stato un vero piacere conoscervi e partecipare al Cammina Molise.
Spero di rivedervi presto, e intanto vi mando qualche bella foto, oltre a quella con il vecchietto 97enne.
Scusatemi, spero di non intasarvi la posta, non sono molto esperta….

baci ciao

Federica Trotta


Ciao, Giovanni,

volevo ringraziare te e tutti quelli che hanno lavorato a questa edizione del Cammina, Molise!, devo dire che i luoghi attraversati sono tra i più belli che io abbia fatto con voi.
Anche per l’ organizzazione alla partenza del primo giorno ho notato dei cambiamenti in positivo, cosi come per le locandine divise per tappe e tante altre cosine che non sto qui ad elencare, se riuscissimo a stare nei tempi previsti, sarebbe il massimo. Per esempio perché non camminare da subito, con il fresco (Siamo già tutti “colazionati” in albergo no?) e magari a metà percorso , intorno alle 10,30/11,00 presentarsi al primo paese avendo già fatto un poco di strada al fresco? O magari visitare 2 paesi anziché tre come si è fatto il quarto giorno? Sono delle ipotesi, ne avrei anche altre, che magari tu, che hai una visione più a 360°, avrai già valutato e per una serie di motivi avrai già ritenuto non attuabili!
Comunque con spirito che vuole essere solamente di collaborazione e non altro, mi sono permesso di suggerirti.
Sicuramente il Cammina, Molise! è una cosa diversa dalla FIE o altre associazioni di trekking e quando invito delle persone che non sono mai venute dico sempre loro: “Non è tutto perfetto, come in tutte le cose e alcune si possono migliorare, ma RILASSATEVI E LASCIATEVI ANDARE, questa esperienza va vissuta con altri tempi sorridendo anche per i ritardi o le piccole contrarietà solo così si può vivere appieno”. Perchè questa vostra, e permettimi anche un pochino nostra, bellissima cosa! va vista anche da altre angolazioni.”
Quest’ anno la sera, tornando stanchi, ci mettevamo in fondo al pulman dove si era formato spontaneamente un bel gruppetto che cantava, nessuno di quelli che invece preferiva dormire si è lamentato, anzi…(Gli ironici diranno che l’avranno fatto per educazione!!).
Forse!! So solo che il gruppetto dei cantanti è andato via via aumentando!!!
Ecco il Cammina, Molise! è anche questo, credo che la gente che viene ogni anno, non venga “per conoscere i paesi dell’entroterra Molisano”, come annunci tu al megafono, o meglio non viene prettamente per questo, ma vengono sopratutto per cercare quelle magiche senzazioni, che solo il camminare insieme ti dà, la fatica, la sete, ci fanno capire quanto è importante una bella quercia o un soffio di vento, una fontana di acqua fresca.
Tutte cose che in città, durante la vita frenetica che viviamo non ci fanno apprezzare abbastanza. Persone che, conosciute solo da poche ore, ti raccontano le loro storie ti fanno capire che il Cammina, Molise! non è un trekking e molto ma molto altro.

Grazie. Ti abbraccioe a presto.

Stefano Campanelli 


Ciao,

mi chiamo Adolfo Viola, ma tutti mi conosco come Fabione, l’uomo, come mi ha detto un camminatore del Cammina Molise, che da solo occupa più di mezza carreggiata.
Quest’anno è stato la mia prima marcia.
Ho conosciuto la vostra splendida manifestazione lo scorso anno tramite delle mie amiche che avevano partecipato all’edizione 2009. I loro racconti sulle camminate tutti insieme sui sentieri e nei boschi sono durati un anno intero e mi hanno convinto a partecipare all’edizione appena conclusa.
Nonostante il poco allenamento e i chili oramai in più ( mancanze pagate durante la prima tappa….. ).
Però le emozioni vissute con voi mi hanno ripagato di tutte le fatiche provate, emozioni che ancora durano a giorni di distanza dalla fine della manifestazione.
Emozioni che ho riportato su carta ( io scrivo poesie …. ) e che ve ne faccio dono come mio ringraziamento per i bellissimi giorni passati insieme.
Con la promessa di rivederci il prossimo anno e vivere ancora insieme il fascino di questa regione sconosciuta ai più ma bellissima di storia e di natura che è il Molise.

Ciao a presto

Adolfo Viola


Domenica 8 Agosto 2010, in occasione della serata conclusiva del Riccia Folk festival , si è conclusa con successo la XVIa edizione del Cammina, Molise!, iniziativa organizzata dall’Associazione Culturale “La Terra”.
Oltre 200 persone, nei 4 giorni della manifestazione, hanno percorso tratturi e sentieri dello splendido territorio, visitato i paesi attraversati ricchi di testimonianze d’arte e non solo, gustato le prelibatezze gastronomiche. Cattedre itineranti, artisti musicisti e danzatori, cavalieri, hanno animato lo spettacolare susseguirsi di panorami e centri storici.
Il GresAlp, come per gli altri anni ha inteso partecipare con gioia a questa manifestazione, che offre la possibilità di conoscere nel modo più consono, un territorio sano che custodisce tradizioni antiche.
All’arch. Giovanni Germano ed ai suoi collaboratori, vanno i complimenti per l’impegno e l’entusiasmo con i quali conducono la manifestazione.
Ed ora in cammino per la 17a edizione.

Auguri!!!

Giancarlo Zerbesi per il GresAlp


Caro Giovanni,

ringraziandoti ancora per quel che fai e come lo fai, l’aver partecipato alla tua bella manifestazione mi ha riempito di gioia e di entusiasmo che ti comunico con la seguente nota.
Ho partecipato alla bella manifestazione di Cammina, Molise! solo dal secondo giorno.
Cammina, Molise! quest’anno è partita da Provvidenti il 5 agosto per giungere a Morrone e Casacalenda in serata.
Il 6 agosto il gruppo dei marciatori riparte per Macchia Valfortore dove ci accoglie il sindaco Tonino Carrozza, che riconosco essere stato mio compagno di scuola.
Ci accompagna per le vie del paese fino alla Chiesa madre dove vi sono dignitose testimonianze di una significativa storia locale. In un moderno fabbricato costruito a seguito dei recenti eventi sismici facciamo una ricca colazione che ci servirà per raggiungere a piedi S. Elia a Pianisi attraverso una mulattiera.

Il percorso è a tratti ripido e sconnesso, ma presenta bei scorci panoramici.
Prima di raggiungere il paese sotto una forte calura, facciamo una sosta provvidenziale presso l’ antica masseria di contrada S. Nicola, a ridosso di una bella fontana.
Ci vengono serviti dei dolci locali, ma le angurie sono le più ambite.
Giunti in paese scortati dai cavalieri del Tratturo, il Sindaco ci fa rifocillare all’interno di una villetta ombrosa. Ci si avvia poi verso il convento dei frati cappuccini per visitare la cella appartenuta al Monaco santo e quella abitata da P. Pio durante il noviziato.
A causa della pioggia utilizziamo i pullman per raggiungere Pietracatella.

La circostanza che vede festeggiare il proprio santo patrono, S. Donato, ci favorisce perché il paese è ravvivato da tante iniziative: dai mercatini ai concerti.
La cosa che affascina tutti i marciatori è senz’altro una antica chiesa posta a monte del paese con testimonianze artistiche uniche, come il crocefisso del 200.
Una lauta cena consumata nella piazzetta e l’atmosfera allegra della festa coinvolge tutti i marciatori.

Il terzo giorno Cammina, Molise! fa una incursione fuori dal percorso regionale per raggiungere Carlantino e poi Celenza nelle Puglie, anche se in effetti questi due centri dauni gravitano per i loro interessi verso il capoluogo molisano più vicino al loro capoluogo Foggia.
Per meritarsi la ricca e variegata colazione il gruppo dei marciatori deve poter salire la vicina ma irta collina di S. Giovanni da dove si scorge una vista panoramica stupenda del Lago di Occhito, che separa il Molise dalla Puglia.
In paese visitiamo una interessante mostra di abiti , coperte e biancheria intima del passato.
Da Carlantino, anch’esso in clima di festa per S. Donato giungiamo a Celenza attraverso una via tratturale.

In paese ci accolgono per il pranzo in un locale della piazza e poi partiamo per un interessante tour: dal castello alle chiese fino ad un convento restaurato di clarisse.
Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Gambatesa, ovvero ci fermiamo presso la Chiesa rupestre di S.Maria della Vittoria posta ai piedi del paese per raggiungere il centro attraverso una ripidissima stradina.
A farci da guida la simpatica e generosa Maria Antonietta, vigile del Comune che per noi ha invertito il turno di lavoro.
Visitiamo il locale castello ricco degli affreschi del Decubertino che illustrano vedute di Roma del 700. Poi, nel convento di S. Nicola, tutti sdraiati nel chiostro a consumare la cena con un vino di dubbie qualità, alcuni giovani ci inondano in serata di maitunate, i canti irriverenti a rima baciata di sfottò che sono la pecularietà del posto e che generano una forte e sana allegria.
L’ultimo giorno ha visto Cammina, Molise! raggiungere i centri di Tufara e Riccia..

Nel camminare, scoprire la natura, visitare i paesi e fare amicizia è esperienza per me gratificante. Sentire solo la terra quale elemento di libertà, nel riuscire a coniugare l’attività fisica con l’attività sociale e culturale mediante la condivisione dei propri pensieri con l’altro e la passione e l’amore forte per il nostro Molise, stimola a partecipare a questa bella e significativa manifestazione.

Se ogni tanto usciamo dalla vita scandita dall’orologio e dalla frenesia si ritorna ad una dimensione più umana dell’esistenza mediante il ritmo della lentezza che è privilegio che solo il cammino a piedi consente.
Con la lentezza del semplice passo possiamo sperimentare la suggestione della natura con i suoi colori e coi suoi profumi.

Ma un segreto è racchiuso nel mio animo: ho il sospetto che attraversare meditabondi verdi spazi naturali ricolmi di bellezza muova misteriosamente l’aspetto spirituale mettendo in moto la riflessione, forse perché si cerca di vagare con la mente per reagire alla fatica.
Perciò ho potuto, lungo i bei sentieri del Molise,condividere i miei più intimi pensieri con tutti gli amici e le amiche di Cammina, Molise! e gioire insieme a loro nell’ammirare le semplici ma suggestive attrattive dei paesi molisani, purtroppo sempre più abbandonati al loro incerto destino.

Giovanni, quanto fai per la ns Terra sentilo come puro servizio e credilo come gesto profetico perchè Cammina, Molise! anticipa e rende concreto l’unico modo di apprezzare appieno le bellezze del Molise nelle sue pecularietà .

Un abbraccio fortissimo,

Vincenzo Colledanchise


Cari Giovanni e Silvana,
grazie del vostro sano entusiasmo. Avete regalato a me, Francesca e Stefano una giornata meravigliosa: pur essendo molisana non avevo idea di quanto abbiamo visto.
L’atmosfera è bella, emozionante e sana. Grazie di cuore, Giovanni sei l’artefice di un progetto con le ali, degno di volare in alto. Oggi sono a pezzi ma felice, un abbraccio di cuore.

Stefania Tomaro 


Carissimo Giovanni, questa mail per dimostrarti tutta la mia gratitudine per avermi dato la possibilità di vivere questa esperienza fantastica; anche se solo per un giorno, ne ho colto tutta la ricchezza ed ha significato per me un’ulteriore motivazione per non mollare e continuare nella mia impresa!

Sinceri saluti

Tiziana Lembo


– Le Tappe:

  • 1a Tappa 2010 – Morrone Del Sannio (CB) – Provvidenti (CB) – Casacalenda (CB)
  • 2a Tappa 2010 – Macchia Val Fortore (CB) – Sant’elia A Pianisi (CB) – Pietracatella (CB)
  • 3a Tappa 2010 – Carlantino (FG) – Celenza Valfortore (FG) – Gambatesa (CB)
  • 4a Tappa 2010 – Tufara (CB) – Bosco Pianella (CB) – Riccia (CB)