EDIZIONE 1995 – I RINGRAZIAMENTI
C’ERAVAMO ANCHE NOI
alla lunga marcia naturalistica e socio-culturale
AR’ JAMMECENNE A R’ PAJESE A PPEDE P’ LA VIANOVA
Partiti da Roma alle 5 del mattino di martedì 2 agosto, i marciatori sono arrivati dopo quattro giorni a Duronia, dove sono stati accolti dalla cittadinanza in una grandiosa festa popolare. Nelle tappe di Sora, Opi e Forlì del Sannio ci sono stati incontri-dibattiti dove si è discusso di emigrazione, ambiente e tratturi
Zi L’ueggine d’ r’ Mastricchie, ve lo ricordate? “F’l’cè, mìt l’ sagne! ca ì arrive n’ m’mente a Trella e quande a’ r’venghe magneamme.” Grande camminatore Luigi De Vincenzo, buon’anima, Cavaliere di Vittorio Veneto: presente anche lui alla marcia nella memoria di quei trentadue pazzi che se la son fatta a piedi da Roma a Duronia.
Pazzi! Massimo e Sandro D’Amico, 13 anni. Christian Ciamarra, 14 anni. Alfredo D’Amico, Valerio Galbusera e Elio Germano, 15 anni. Daniele Adducchio e Simone Ponza, 16 anni. Sonia Adducchio, 18 anni. Domenico Germano, 22 anni. Anna Maria Germano e Enzo Manzo, 28 anni. Livia Germano, 31 anni. Federico Ricciuto, 35 anni. Maurizio Chiocchio, 37 anni. Silvana Adducchio e Alfredo Ciamarra, 39 anni. Delfina Del Sole, Maria Manzo e Adriana Saltarelli, 40 anni. Felice Di Lisa, 41 anni. Elio Chiocchio (autista pulman), 43 anni. Silvio Adducchio e Franca Manzo, 46 anni. Giovanni Germano e Mario Romagnoli, 47 anni. Giampietro Riva, 49 anni. Giuseppe Pasqualotto (Inviato speciale), (?). Giannina Manzo, 53 anni. Sandro Berardo (autista pulmino), 54 anni. Pietro Auciello e P.Antonio Germano, 56 anni. Odorino Manzo, 61 anni. Pazzi, ma felici!
Una esperienza bellissima, forse irripetibile.
“No, ma chi volete che venga? E’ impossibile.”, “Perché sprecare tante energie in questa impresa, quando si può organizzare qualcosa di più serio e costruttivo?” oppure più semplicemente “Siamo partiti tardi! servono soldi, non ce la faremo mai a convincere Enti e Sponsor a darci una mano: ci prenderanno tutti per matti.” Queste erano le preoccupazioni più che legittime di alcuni amici della Redazione allorché venne lanciata la proposta della marcia.
Eravamo in aprile ed avevamo deciso di festeggiare il primo anniversario della nascita de la vianova: l’iniziativa che si andava a proporre doveva rispecchiare l’impronta passionale del giornale, quella irrazionalità istintiva e irriducibile confinata ai limiti della pazzia, che lo ha fatto nascere e lo tiene tuttora in vita. Bisognava poi salvaguardare gli intenti sociali e culturali, propri del giornale, e puntare a far conoscere il nome del mensile oltre i confini abituali. Gli ingredienti c’erano, mancava l’idea. “Con la bici !”, disse Domenico, durante una riunione a Roma di alcuni membri del comitato di Redazione. “Ma per andare dove?”, gli si chiese. “A Duronia! no?”, rispose lui. “Ma allora ieammece a ppede!”, proposi io, “vedrete quanta gente ci seguirà!” I tempi erano stretti, bisognava organizzare tutto per la prima settimana di agosto: molte le perplessità, ma l’idea, fu accolta. Gli altri Redattori ed il Direttore successivamente vennero democraticamente convinti. Quindi, via! Ai primi di maggio la macchina organizzativa si mise in moto.
Ritornare al paese a piedi! Per onorare i sacrifici dei tanti compaesani emigrati ed in particolare di quelli venuti a piedi a Roma tanti anni fa, si pensò di dedicare a loro la manifestazione. Bisognava ripercorrere in senso inverso gli antichi sentieri che portarono i nostri padri ad emigrare verso la grande città in cerca di fortuna.
Studi appassionati sulle cartine toponomastiche vennero fatti nella vana speranza di ridurre il numero di chilometri da percorrere. “Sentite a me”, continuava a ripetere Odorino, “facciamo la staffetta, risolviamo tutto in un giorno, risparmiamo fatica e soldi”. “Mi sono stancato solo a passarci …con il pennarello sopra”, se ne uscì Alfredo, individuando così finalmente il percorso fattibile. I sopralluoghi, fatti successivamente in più occasioni, confermarono la scelta; Roma, Alatri, Veroli, Sora, Campoli, Opi, Villetta Barrea, Barrea, Alfedena, Rionero Sannitico., Forlì del S. Roccasicura, Carovilli, Pescolanciano, Civitanova del Sannio e finalmente Duronia: percorso accidentato, ma bellissimo! Avremmo attraversato il Parco Nazionale d’Abruzzo e i Tratturi. 450 km. da dividere in quattro tappe; la prima tappa avrebbe previsto anche una staffetta, per coprire il tratto Roma-Alatri, il più trafficato e quindi il più pericoloso.
Fatti un po’ di conti, scoprimmo che l’impresa sarebbe costata al giornale circa 22 milioni, per coprire le spese di assistenza, vettovagliamento, pernottamento, budget, etc.. Come trovarli questi soldi? Impegno di non poco conto, considerando la ristrettezza dei tempi. Le finanze del giornale sarebbero bastate a malapena a coprire le pubblicazioni fino alla fine dell’anno. Michele, implacabile: “La vianova non può cacciare una lira, bisogna trovare altre strade, altrimenti i partecipanti si dovranno autofinanziare”. L’originalità dell’iniziativa, l’impegno fisico non indifferente, la possibilità di ritrovarsi insieme a tanta gente e camminare, parlare, ricordare, e poi ammirare, scoprire o ritrovare posti bellissimi, tutto questo insieme non era certo sufficiente per poter sperare in un aiuto concreto da parte di Enti e sponsor eventuali: potevamo correre il rischio che qualcuno ci dicesse “Soldi per divertirvi non ve ne diamo”. Ritenemmo quindi importante e necessario trovare il modo per rimar care la connotazione culturale che avevamo deciso di imprimere alla manifestazione.
“Convinti che il futuro dei nostri centri montani, duramente falcidiati nei decenni scorsi da una forte emigrazione e ridotti all’isolamento economico e sociale che ancora perdura, si costruisce solo se si riesce a capirne il presente, ma per capire il presente bisogna conoscere il proprio passato, i redattori de la vianova vogliono significare, nel- l’attraversare i centri interessati alla marcia, che il ritorno alle proprie origini è avere il coraggio della speranza, per questo essi stessi si propongono di incontrare la cittadinanza il giorno stesso dell’arrivo nella località attraversata, per dibattere delle tematiche che il giornaIe ha diffUsamente trattato in questo anno di vita e cioè: a) ricerca verso il nostro passato (storia, archeologia, cultura contadina, dialetto, usi e costumi, etc.); b) denuncia costruttiva del presente; c) proposte per il futuro (turismo rurale, artigianato, recupero urbanistico e produttivo dei borghi,. etc.)”.
Questa l’esplicazione dell’intento culturale, da noi fermamente voluto, che decidemmo di scrivere sulle lettere inviate ai nostri possibili interlocutori, nelle speranza che riponessero in noi la fiducia necessaria per accordarci un contributo per l’iniziativa che andavamo a proporre. Nel programma, allegato alle lettere, specificammo che alla fine di ogni tappa avremmo organizzato incontro-dibattiti per trattare di emigrazione (a Sora), di ambiente (a Opi) e di tratturi e archeologia (a Forlì del Sannio).
Fummo fortunati. Da ogni parte arrivavano plausi e promesse di finanziamento. Avevamo evidentemente colpito nel segno!
La cosa ci inorgogliva molto, considerando la nostra scarsa dimestichezza con le pratiche dei cosiddetti “agganci”: evidentemente ci favorì non poco l’aria nuova che tuttora si sta respirando, specie in Molise, a livello politico.
Il fatto che tanti Enti amministrativi, regionali, provinciali e comunali, hanno voluto patrocinare e spesso contribuire alla riuscita di questa manifestazione, così singolare e non allineata su corsie preferenziali, denota la volontà politica di premiare gli sforzi genuini che vengono dal volontariato, specie se questi sono rivolti verso finalità di interesse naturalistico e socio-culturale. Questo ci fa ben sperare per il futuro e, per quanto ci riguarda, ci sprona ancora di più ad incentivare l’impegno per ogni attività, compresa quella non di poco conto del giornale, che sia di stimolo al superamento dei vecchi e consolidati schematismi che prevedono il perpetuarsi del potere attraverso le logiche clientelari e l’assuefazione delle menti all’immobilismo sociale e culturale.
Avremo modo di ricordare in altri spazi l’avventura di questa marcia, qui corre l’obbligo e l’infinito piacere di ringraziare, a nome della Redazione, quanti hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione. Grazie ai marciatori, la loro fatica non è stata spesa invano. Grazie a Sandro e ad Elio, per l’ottimo servizio di assistenza. Grazie alle Amministrazioni comunali di Alatri, Sora, api e Forlì del Sannio per la calorosa accoglienza riservataci. Grazie al Consigliere della Regione Lazio, Fabio Bellini, alla dr.ssa Cinzia . Sulli della Direzione dell’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, al Presidente della Provincia d’Isernia, dr. Domenico Pellegrino, all’Assessore alla Cultura della Regione Molise, dr. Michele Di Iorio, ed al prof. Natalino Paone, presidente dell’Istituto per gli studi storici del Molise, per aver accolto l’invito a partecipare ai nostri incontri di Sora, Opi e Forlì del Sannio. Grazie alla Regione Molise, alla Provincia di Isernia, alla Comunità Montana “Centro Pentria” di Isernia, ai Comuni di Forlì del Sannio, di Pescolanciano e di Carovilli per i contributi accordatici. Grazie a tutti gli altri Enti che ci hanno patrocinato e grazie allo Sponsor ufficiale, Telecom Italia, sez. di Campobasso e Isernia, ed agli altri sponsor per aver in parte coperto l’impegno economico dell’impresa. Un grazie commosso infine agli organizzatori della grandiosa festa popolare che si è svolta al nostro arrivo a Duronia. Nel prossimo numero saremo in grado di pubblicare il resoconto finanziario dell’intera manifestazione.
In queste pagine pubblicheremo gli atti degli incontri avuti tappa dopo tappa, a dimostrazione dell’ interesse che l’iniziativa del giornale, attraverso ar’ jammecenne a r’ pajese a ppede p’ la vianova, ha suscitato nell’ opinione pubblica.
Ci rammarichiamo, nonostante tutto, che queste nostre energie, spese innanzitutto nell’interesse di Duronia, vengano puntualmente osteggiate in loco proprio da quelle autorità preposte alla guida amministrativa e religiosa del paese. Questo ho voluto ricordare per chiudere. Gli amici che ci leggono cerchino di farci sentire forte la propria solidarietà, come forte è stato l’abbraccio che abbiamo avuto da tante persone durante la camminata da Roma a Duronia.
di Giovanni Germano
L’Associazione Culturale LA TERRA,
editrice del periodico la vianova,
ritiene
che il successo raccolto a livello regionale dalla manifestazione del “cammina, Molise!” vincolerà ancora di più i suoi Soci ad incentivare l’impegno per ogni attività, compresa quella di non poco conto del giornale, che sia di stimolo al superamento dei vecchi e consolidati schematismi che prevedono il perpetuarsi del potere attraverso le logiche clientelari e l’assuefazione delle menti all’immobilismo sociale e culturale. Il fatto che tanti Enti amministrativi hanno voluto patrocinare e spesso contribuire alla riuscita di questa iniziativa, così singolare e non allineata su “corsie preferenziali”, denota finalmente la volontà politica di premiare gli sforzi genuini che vengono dal volontariato, anche quando (come nel caso di questa manifestazione) questi sono rivolti verso finalità di interesse naturalistico, sociale e culturale.
Pertanto, a fronte delle tante energie spese in questa “avventura” in modo disinteressato e con tanti sacrifici,
RINGRAZIA
– i Soci dell’A.C. LA TERRA che hanno costituito il Comitato Organizzatore del “cammina, Molise!”:
– per l’organizzazione generale:
- Alfredo CIAMARRA
- Domenico GERMANO
- Giovanni GERMANO
– per l’organizzazione locale:
- Michele MANZO e Florindo MORSELLA
– per il contributo:
Enti pubblici:
- Regione Molise
- Provincia di Isernia
- Comunità Montana “Centro Pentria” di Isernia
- Comuni di Forlì del Sannio
- Carovilli
- Pescolanciano e Duronia
– Per la collaborazione all’organizzazione locale:
- Provincia di Roma
- Comunità Montana “Sannio” di Frosolone (IS)
- Comune di Roma
- Alatri
- Sora
- Opi
- Barrea
- Rionero Sannitico
- Roccasicura
- Civitanova del Sannio
tutti i sindaci dei comuni che hanno collaborato.
– per il contributo:
Enti pubblici:
- Provincia di Isernia
- Provincia di Campobasso
- Comunità Montana “Centro Pentria” di Isernia
- Comunità Montana “Molise Centrale” di Campobasso
- Comune di Campobasso
- Comune di Macchiagodena
- Comune di Montagano
Sponsor:
- TELECOM-ITALIA filiale di Campobasso – Isernia
- TROTTA Autolinee
- Roma – Acqua Minerale GAUDANIELLO
- MANZO AUTO Roma
- BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO di Bagnoli del Trigno e Civitella Alfedena
– a tutti coloro che hanno collaborato
- a) Redattori: Ciamarra Alfredo; Germano Domenico; Germano Giovanni; Manzo Dante; Manzo Michele; Morsella Florindo
- b) Manzo Odorino: “Gruppo amatori di Villa Pamphili-Roma”
- c) Romagnoli Mario: “Italia Marathon Club-Roma”
- d) Amici del Gruppo “Insieme per Duronia”: Adducchio Costantino; Adducchio Tobia; Berardo Domenico (Micc.); Berardo Linda, Berardo Milva; Berardo M. Rosa; Berardo Pierina; Berardo Santina; Bianchessi Emanuela; Brienza M. Pia; Chi occhio Alberto; Ciamiello Filomena, Ciarniello Roberta; D’Abate Lorena; D’Amico Bino; D’Amico Lina; D’Amico Giuseppina; D’Amico Maria; Iacovantuono Leondina; Iacovantuono Rocco; Iacovantuono Rosina; Morsella CanDela; Manzo Daniela; Manzo Enzo; . Manzo Giuseppe; Manzo Lina; Morsella Giovannina; Morsella Mario; Morsella Pietro; Morsella Rocco; Pastoressa Anna; Ricciuto Nicola
- e) Video Foto Reporter: Giuseppe Pasqualotto
- f) Autisti: Berardo Sandro; Chiocchio Elio
- g) Partecipanti alla staffetta Roma-Alatri: Adducchio Silvana; Auciello Pasquale; Carovillano Pino; Ciarlantini Armando; Giaginti Pietro; Romagnoli Marco
– E grazie a voi
In piedi: Mario, Delfina, Silvio, Alfredo, Sonia, Federico, Giannina, Franca, Gianpietro, Maria, Elio, Sandro, Pietro, Giovanni, Maurizio, Silvana, Enzo, Adriana, Felice, P. Antonio, Anna Maria, Livia, Domenico.
Accosciati: Odorino, Daniele, Christian, Elio, Massimo, Sandro, Simone, Valerio e Alfredo
Il Presidente:
- Michelino MANZO
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