• 28 Gennaio 2021

La mia “Luna di Neve”

I racconti di Vincenzo Colledanchise hanno la maturità che solo il trascorrere del tempo può produrre

di Vincenzo Colledanchise

28 gennaio 2020

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Fissammo le nozze per domenica 30 Dicembre, liturgicamente adatta per essere quella dedicata alla Sacra Famiglia, il che pensavamo sarebbe stato di buono auspicio, invece vissi degli incubi.

Mentre ero intento a prelevare le bomboniere da dispensare al pranzo nuziale, che si sarebbe tenuto all’ indomani, venni convocato in caserma dai carabinieri per essere informato che la mia auto appena comprata, era rimasta distrutta in un incidente avvenuto a Campodipietra.

Suor Miriam ci aveva tenuto un corso prematrimoniale e volle pensare lei ad addobbare la chiesa, per cui si era portata con la nostra auto dal fioraio in città per prelevare i fiori. Ma ebbe a subire un duro scontro frontale distruggendo l’auto, i gladioli si erano riversati tutti sull’asfalto e la suora giaceva ferita in ospedale.

Lasciai le bomboniere, raccolsi parte dei fiori e convocai il carroattrezzi per portarmi poi in ospedale. 

All’indomani, giunto il fatidico giorno delle nozze, un nostro caro amico si prodigò per prelevare delle invitate provenienti da Termoli presso la stazione ferroviaria di Campobasso. Ma non arrivò mai alla stazione, perché ebbe a subire anche lui un incidente con la sua macchina e anch’egli si ritrovò in Ortopedia con un femore rotto.  Un amico caro venuto a mancare di recente. 

Intanto il cielo si faceva sempre più scuro e la temperatura glaciale. Erano più di duecento gli invitati presso il Ristorante IL ROSETO intenti a festeggiarci.

Alle venti di sera dopo un lauto pranzo, dovemmo congedarci dagli invitati frettolosamente perché una furiosa nevicata stava rendendo le strade impraticabili.

Se avessimo programmato la festa solo il giorno dopo, non avremmo potuto far nulla, perché a causa di oltre un metro di neve caduta nella notte le strade da e per Toro erano impraticabili.  Non avevamo calcolato la nevicata per il 30 dicembre, cosa invece possibilissima in Molise.

A causa delle strade bloccate dalla neve e per l’auto distrutta, il viaggio di nozze si era ridotto nel breve tragitto dalla cucina alla camera da letto.

Intanto il nostro nucleo familiare partiva già con tre componenti per il fratellino orfano che avremmo allevato noi.

(Foto: il matrimonio)

di Vincenzo Colledanchise

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