Molise: la terra dei rassegnati!
Un post di Franco Valente che fa discutere
di A. C. La Terra
2 marzo 2021
Quando i giovani se ne scappano dal Molise fanno bene.
Questa è una regione cafona.
Cafona non per le condizioni economiche. Che sono più o meno come quelle delle altre regioni d’Italia.
Cafona per l’incapacità di capire l’importanza del proprio patrimonio. Delle proprie peculiarità. Del proprio DNA, che non è migliore di quello degli altri, ma è semplicemente diverso. Come è nell’ordine naturale delle cose.
Il Molise ormai è in balìa dei figli di Bassanini e Di Pietro, i due massimi responsabili del grande cambiamento della politica italiana.
Quelli che hanno rivoluzionato l’Italia facendo credere che affidando tutto ai boiardi della burocrazia statale, regionale e comunale si sarebbe cambiata l’Italia.
Dopo Mani Pulite e i Decreti Delegati ogni potere è stato tolto ai politici e trasferito ai burocrati che non rispondono a nessuno del loro operato.
Una cosa è certa: i figli dei figli di questi riformatori si sono insediati nella torre d’avorio che va sotto il nome di Autorità Anticorruzione e così oggi si delinque nell’indifferenza impotente della politica e nella impotenza indifferente della Magistratura.
Prima ti rivolgevi a qualche politico lungimirante o a qualche burocrate illuminato e vedevi il risultato. Oggi ci si rovolge a Facebook per avere giustizia. E potete immaginare che Giustizia si ottiene.
Specialmente se qualche imbecille ancora crede che segnalare il disastro dei beni culturali attraverso i social-network serva a qualcosa.
Siamo una regione cafona con l’aggravante dell’indifferenza nei confronti dei beni culturali.
Stanno per distruggere un pezzo della storia di Isernia abbattendo quello che rimane di un brandello delle mura logobarde. Non gliene fotte niente a nessuno.
A S. Pietro Avellana e Frosolone hanno applicato ferraglie orribili con il parere contrario della soprintendenza e se la scappottano dicendo che sono provvisorie.
A Ferrazzano solo l’intervento della Madonna Assunta fa reggere la Croce Stazionaria il cui equilibrio peggiora giorno dopo giorno.
A Venafro da 40 anni lo Stato ha messo mano al Verlascio e non basteranno tre o quattro generazioni per sapere cosa ci vogliono fare.
La Biblioteca Albino, memoria del Molise, non verrà più riaperta. Delle protesi e delle cementificazioni del Teatro di Pietrabbondante non importa niente.
Del disastro del Convento di Morrone nessuno più parla dopo che sono stati buttati inutilmente milioni e milioni di euro.
Nel Molise si fanno appalti milionari in totale contrasto con le norme sui lavori pubblici. I politici dicono che le colpe sono dei burocrati. I burocrati dicono che le leggi sono confuse.
I magistrati dicono che non c’è traccia di corruzione.
I preti dicono che l’unica speranza è la giustizia divina e così il Molise continua a precipitare nel baratro dell’indifferenza cafona.
Adesso ci mancava solo il Covid. Insieme al disastro della sanità arriveranno soldi a palate.
.La macchina della burocrazia è pronta. Qualcuno dice che gli ingranaggi sono ben oleati. (Franco Valente – fb)
Di seguito i commenti più significativi:
Caro Franco, siamo arrivati ormai ad un punto di non ritorno.
Abbiamo dedicato le nostre vite, le nostre passioni e i nostri saperi a queste nostre terre con tanti sacrifici, mi sto accorgendo solo adesso che è come se avessimo perso solo tempo.
É duro ammetterlo ma è così. Io, col mio “cammina, Molise!”, ho portato migliaia di marciatori, dall’Italia e dall’estero, a conoscere i nostri paesi ed i loro territori dal 1995, anno dopo anno, passo dopo passo. Io con la mia associazione, insieme a tante altre associazioni di base, ai tanti sindaci illuminati che ho conosciuto in questi anni, barricati nelle trincee dei loro paesi, dal basso abbiamo testimoniato che il semplice gesto del cammino poteva generare un turismo mitigato capace di portare nuova linfa nelle nostre terre.
Abbiamo chiesto una legge sulla sentieristica, niente.
Abbiamo chiesto leggi che incentivassero questo tipo di attività, niente.
Abbiamo chiesto che il Molise diventasse Terra di Cammini, ci hanno riso in faccia.
Tanti in Molise hanno fatto tanto! Il Molise è pieno di belle energie. Le istituzioni politiche ed economiche regionali non hanno mai voluto mettere in sinergia queste energie e metterle a disposizione per un serio piano di sviluppo della regione. È giunta l’ora, caro Franco, di una Rivoluzione Culturale, si, in Molise, nella nostra piccola grande Regione, prima che la natura si riprenda tutto distruggendo la storia e i sacrifici di intere generazioni. Pensiamo ad azioni dimostrative capaci di sensibilizzare i corregionali e non solo. Si potrebbe, ad es, pensare ad organizzare una camminata, con obiettivi ben individuati, che parta da uno dei nostri più piccoli paesi e, montando giorno dopo giorno, per 3/4 giorni, arrivi fino a Campobasso sotto i palazzi del “Potere” portando 1000 persone!
È un sogno il mio? É da molto che ci penso. (Giovanni Germano – fb)
Carissimo Giovanni,
sai il bene che voglio a te e ai tuoi eroici camminatori. Hai ragione.
Esattamente due anni fa, mentre ero in ospedale con molti problemi di sopravvivenza, scrissi un messaggio al presidente della Giunta regionale dicendo che era mio grande desiderio mettermi a disposizione per una programmazione indirizzata alla valorizzazione dei castelli. Mi rispose in maniera lapidaria: “Pensa a guarire”.
Un anno dopo ripetutamente gli ho scritto: “Caro Presidente, sono guarito…”. Non l’ho più sentito.
Così sono molti dei nostri politici…. Aspettano la nostra dipartita per sentirsi la coscienza libera da pesi…
Ti abbraccio affettuosamente! (Franco Valente – fb)
Bello lo sfogo. Ma…ci sarebbero molto ma…parlerei delle mie esperienze, ma…alla fine mi pongo e vi pongo una sola domanda. Ma tutti questi burocrati, avvinghiati da generazioni a quei posti, chi ce li ha messi? Di Pietro e Bassanini? A Venafro sul Comune, una vergogna. La figlia di, la moglie di.., il figlio di, ma è talmemte quotidiano e “normale” che ormai non ci si fa più caso. Diamo la colpa a chi non possiamo raggiungere, comodo. Di Pietro e Bassanini, però quando si vota, ci si vende come baldracche vecchie e senza dignità. Poi ci lamentiamo? Tutto quello che succede ce lo meritiamo tutto, tutto. Architetto le vorrei ricordare perché l’università a Isernia non c’è più, la Curia dopo un po di anni ha chiesto un aumento di affitto all’Universita’, la stessa non reggeva l’ulteriore aggravio e ha chiesto un aiuto al comune di destra e disse di no, alla Regione e disse che doveva vedere, doveva decidere, doveva…intanto si sono chiusi i cancelli dell’università e non si sono più riaperti. Vogliamo parlare dell’Albino chiusa sempre per motivi politici? Quindi? Conclusione, non puntiamo il dito solo su chi ci fa piacere, perché se succedono queste cose è perché TUTTI sono bacati, marci e baldracche. Architetto TUTTI, si sono venduti. Burocrati, politici, intellettuali e giornalisti, di questi tempi vive e sopravvive solo chi sa leccare e porta una caterva di voti e chi da generazioni, per una politica sporca e affaristica decennale sta in certi posti. Si sfoghi e faccia cultura, perché Lei è uno dei massimi esponenti della cultura della sua regione, ma la società e la politica la lasci perdere, non è per Lei. Con immenso rispetto e stima. (Norma Pascale – fb)
Caro Franco con questo post hai redatto il manifesto politico del Molise più necessario degli ultimi trent’anni. alle tue riflessioni basterebbe che ognuno di noi, semplici cittadini ma pure votanti e consapevoli, facesse seguire, ognun per se, azioni e impegno di merito responsabili conseguenti…. ne saremo capaci ?!? (Stefano Sabelli – fb)
Io ho scoperto il bellissimo Molise camminando per poi scrivere la guida di cammino “Con le li ai piedi” che è il proseguo della guida dei luoghi di San Francesco “Di qui passò Francesco” è dal 2011 che persone, camminatori da tutto il mondo seguendo le mie guide vanno a Monte Sant’Angelo scoprendo così la vostra bella regione, entrano a San Pietro Avelana e ne escono a Pietracatella.
La terza edizione uscirà a giorni e ho dovuto cambiare il percorso per un tratto perchè il tratturo da San Pietro Avellana al Monte di Mezzo nessuno va a pulirlo, sono tre comuni che potrebbero farlo: San Pietro Avellana, Vastogirardi e Carovilli. Basta andare una o due volte l’anno con un trattorino, un lavoro di una mezza giornata.
E quanti soldi sono stati spesi per inutili convegni sui tratturi?!? Io, onestamente in questi 11 anni di chiacchiere ne ho sentite un mucchio ma nessuno che faccia veramente per i tratturi! I pellegrini portano denaro dormendo, mangiando e bevendo nei vari luoghi di sosta. Portano conoscenza, anzi la prendono, informando altri della bellezza del Molise, ci ritornano con le famiglie e gli amici…gente che non sapeva manco dove fosse il Molise. Io non demordo continuo a “lavorare per voi”, in questa edizione ho deviato la tappa da Ripalimosani a Toro per far conoscere la stupenda Santa Maria della Strada.
E’ il Molise che deve aiutare il Cammino per aiutare sé stesso! ( Angela Seracchioli – fb)
di A. C. La Terra