• 16 Marzo 2021

Speranze per il Musec

Si accende la speranza per riaprire il Museo dei Costumi a Isernia

di MUSED – Università degli Studi Roma Tre

16 marzo 2021

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Svolta positiva nella vicenda del Museo dei costumi del Molise, dopo il decreto ingiuntivo esecutivo con cui il Tribunale di Isernia autorizzava, il Direttore Scasserra, al ritiro della sua collezione privata.
Sembrava definitiva   la chiusura del Musec invece, nelle ultime ore, c’è stato l’interessamento dell’Istituto Centrale per il Patrimonio immateriale di Roma e la Sovrintendenza A. B. A. P.  del Molise.
Vista l’importanza culturale, in merito a tutta questa vicenda, gli organi ministeriali hanno offerto il loro aiuto per trovare una soluzione definitiva.
Il 17 marzo c. m. è previsto un tavolo di discussione al quale interverranno, oltre agli organi ministeriali, il Dott. Scasserra Direttore del Musec, l’Avv. Ricci Presidente della Provincia di Isernia e l’Assessore Cotugno in rappresentanza della Regione Molise.
Secondo gli organi ministeriali la collezione Scasserra va salvaguardata poichè considerata come “una realtà di eccellenza e di valore sopraregionale, dal momento che si pone tra le più interessanti raccolte etnografiche d’Italia”.
Un grande riconoscimento che conferma il consenso e il successo ottenuto dalla collezione e dal Museo che la ospita, infatti, nel giro di pochi anni, il Musec si è fatto conoscere e apprezzare in Italia e nel Mondo.
Lo scopo dell’incontro è quello di trovare una soluzione che renda stabile la musealizzazione della collezione al fine di garantirne la permanenza entro i confini regionali e la fruizione pubblica.
Contattato telefonicamente il Dott. Scasserra ha confermato il tavolo di discussione previsto per mercoledi 17 marzo, a cui parteciperà assistito dai suoi legali dello studio Messere di Campobasso.
Sulla questione, il Direttore del Musec, ha preferito non pronunciarsi, riservandosi eventuali dichiarazioni in un secondo momento.
La speranza è che l’incontro possa servire a trovare un accordo definitivo tra le parti, in modo da non rendere necessaria l’attuazione del decreto ingiuntivo e il conseguente ritiro della prestigiosa raccolta etnografica, che prenderebbe chissà quali strade.

di Claudia Mistichelli – fb

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