• 12 Luglio 2021

Come abitare il margine oggi?

A Cerro al Volturno buona la prima per il CISAV

di Paolo Scarabeo

12 luglio 2021

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Si è svolto nel pomeriggio di oggi, sabato 10 luglio, a Cerro al Volturno, nel bellissimo contesto naturale del Casale de’ Farrocco, il primo dei due pomeriggi di studio promossi dal Centro Indipendente Studi Alta Valle del Volturno (CISAV) sul tema “Come abitare il margine oggi? Pensare e ripensare le aree interne”, evento che abbiamo trasmesso in diretta sui nostri canali Social.
Al cospetto di un nutrito numero di persone, al tavolo dei relatori si sono alternati rappresentati del mondo Accademico che hanno approfondito il tema, scandagliandolo in ogni suo aspetto.
La circostanza è stata anche occasione per presentare il primo volume edito dal CISAV: Saperi territorializzati, Una raccolta di studi brevi sull’Alta Valle del Volturno.
Dopo il saluto introduttivo di Mirco Di Sandro, uno dei quattro fondatori del CISAV, ha aperto i lavori il moderatore Fabrizio Nocera, dell’Università del Molise, che ha incoraggiato il percorso dei quattro giovani ricercatori, riconoscendo che avviare un percorso editoriale, nel Molise, in questo momento è sicuro indice di grande coraggio e ancor più grande prospettiva. L’analisi che Nocera ha proposto, infatti, è stata una di quelle che non lasciano spazio ad equivoci: solo nei primi tre mesi del 2021 il Molise ha registrato 1100 residenti in meno, dal 2014 al 2019, addirittura ne ha persi 14.000 e dal 1992 ogni anno in Molise, senza eccezione, si registrano più morti che nascite. Un quadro che ben definisce i termini entro i quali collocare un tema che parla di marginalità e spopolamento delle aree interne.
A seguire, al tavolo dei relatori si sono alternati proprio Mirco Di Sandro, con un interessantissimo approfondimento riguardante il turismo e la sua incidenza nel territorio della Valle del Volturno, Emidio Ranieri Tomeo che ha ripercorso la storia, la tradizione e i lineamenti socio-etnografici intorno ai riti di Sant’Antonio Abate a Colli a Volturno, Mauro Gioielli, noto cantastorie, Giornalista e demologo, anima de “Il Tratturo” che – da par suo – ha ripercorso la storia delle più antiche e significative tradizioni della nostra Regione, sottolineando come, paradossalmente, la maggior parte di esse hanno resistito al tempo proprio grazie alla marginalizzazione.
Poi è stata la volta di Nicola Ranieri, ricercatore indipendente e ingegnere ambientalista che ha messo in risalto come fondamentale nella trattazione di tematiche che riguardano la cura del territorio, il suo sviluppo e la sua valorizzazione sia fondamentale quell’equilibrio che rende possibile ad un territorio di poter rispondere alle esigenze dei suoi abitanti senza perdere la sua identità e, per finire, Emilio Angelone, che ha ripercorso i tempi e la natura di quel fenomeno sempre misterioso ma assai affascinante che è il Brigantaggio.
Contenuti tutti di grandissimo interesse che sarà possibile approfondire acquistando una copia del primo volume di Saperi territorializzati, che è possibile chiedere direttamente al CISAV anche sulla pagina facebook e di cui è possibile avere una idea più chiara seguendo la diretta che riproponiamo qui sotto.
Ne è seguito un interessantissimo confronto con il pubblico, preludio assai promettente in vista del secondo appuntamento che si vivrà nel pomeriggio di domani, domenica 11 luglio, nel chiostro del monastero dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, dove si approfondirà il tema: “Patrimoni culturali materiali e immateriali, come contrastare la marginalizzazione”.

di Paolo Scarabeo (da quintapagina.eu)

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