Una confessione dal confessore
I racconti di Vincenzo Colledanchise hanno la maturità che solo il trascorrere del tempo può produrre
di Vincenzo Colledanchise
23 luglio 2021
Appassionato lettore di Vittorino Andreoli, ho avuto in dono da mio fratello un suo volume molto particolare: “Uomini di Dio, una indagine sui preti e il sacro”.
Dall’indagine dello psichiatra emerge che le maggiori tentazioni del prete sono tre: Portafogli, Cuore e Carriera.
Ovvero, i soldi, l’amore e la carriera. Mi ha colpito la sincera confessione di un santo sacerdote:
“Quando ero adolescente pensavo che la vita del prete fosse priva di tentazioni, mentre scopro che è tanto facile attaccarsi ai soldi, battere cassa…
La seconda tentazione del cuore: “Tu mi hai dato un cuore capace di amare, fatto per gustare le gioie dell’amore. Che non abbia a riversare il mio affetto ad una sola persona. Sarebbe la rovina! Infatti, i raggi del sole concentrati da una lente, non riscaldano, non illuminano, ma bruciano“
Terza tentazione: la cattedra, la carriera:
“tienimi lontano dalla cattedra, Signore, ma fammi ministro senza portafogli, son prete, son tutto, che altro desiderare?
“Ritornerò da Te con le mani vuote”. Quanta sincerità!
(Foto ricavata da una mia antica lastra al bromuro.)
di Vincenzo Colledanchise