La Pesatura dei bambini
Tradizione ancora presente in alcuni paesi molisani dell’area matesina
di Mauro Gioielli- fb
15 settembre 2021
Pesare un bambino con un’apposita bilancia, per scongiurare o curare una malattia in cambio d’un dono di peso equivalente da offrire a un santo, era una tradizione ancora presente, fino a qualche decennio fa, in alcune località dell’Italia centromeridionale. Questa usanza era detta pesatura ed era collegata principalmente al culto di San Donato (7 agosto), protettore degli epilettici, e quindi aveva soprattutto una finalità anticomiziale, sia come prevenzione (profilassi etnoiatrica) che come guarigione (terapia magico-religiosa).
In Molise, per quanto è dato sapere, la pesatura sopravvive ormai solo a Cercepiccola, Guardiaregia e San Giuliano del Sannio, ancorché in forma parzialmente diversa da quella originale e tuttavia non defunzionalizzata in chiave demoiatrica.
Altri paesi molisani, però, hanno avuto analoga tradizione, come Roccamandolfi, Longano, Pietracatella e Campochiaro, località dove la pesata dei bambini è stata accertata per il passato.
Andrebbero altresì indagati quei luoghi in cui è comprovato un particolare culto per San Donato (reliquie, feste, processioni, fiere, sagre): Sessano del Molise, Rotello, Limosano, San Martino in Pensilis, Civitacampomarano, Cerro a Volturno, Portocannone, dove si può ipotizzare che la pesatura sia stata praticata.
Senza contare le località molisane nelle quali tale rito sacro-magico era assente ma i loro fedeli lo eseguivano altrove. Ne sono esempi Agnone, da cui ogni anno partiva una compagnia di pellegrini per andare “a fare la pesa” a Celenza sul Fortore, e Ripabottoni, i cui pellegrini si recevano a San Marco in Lamis, dove la pesatura è sopravvissuta almeno fino alla fine dell’ottocento, nonché gli altri paesi molisani (e del beneventano) i cui devoti, a maggio e ad agosto, continuano ad andare a San Giuliano del Sannio e a Cercepiccola.
Un accenno occorre riservarlo al pondus pueri di Sant’Antonio, tradizione solo in parte assimilabile alla pesatura propriamente intesa. Il ricordo del famoso miracolo antoniano riecheggia nella pesa dei bambini effettuata a Roccasicura, a giugno, in occasione della festa del santo portoghese, durante la quale alcuni giovani precedono la processione per effettuare con una bilancia – in modo quasi sempre simbolico – la pesata dei bimbi del paese, i cui genitori fanno un’offerta in danaro.
Fino al periodo fra le due guerre mondiali, una simile consuetudine sembra sia stata in uso pure a Isernia, dove la devozione per Sant’Antonio è molto forte e dove i familiari dei monacelli (fanciulli vestiti col saio francescano) donavano tanto grano quanto il peso del bimbo, oppure grossi ceri.
di Mauro Gioielli- fb