I 100 anni dell’eroe Michele Montagano
Nel 1945 fu internato in un campo di prigionia tedesco per aver rifiutato di schierarsi con Hitler
di Franco De Santis (da primonumero.it)
2 novembre 2021
Nella Sala consiliare del Comune di Campobasso il sindaco Gravina e il presidente del Consiglio Guglielmi gli hanno consegnato la fascia tricolore. Presente il sindaco di Casacalenda (suo paese d’origine) Lallitto. Commoventi le parole di Montagano, che nel 1945 fu internato in un campo di prigionia tedesco per aver rifiutato, da tenente, di schierarsi con Hitler.
Di fronte a certi ‘Giganti’, ci si può soltanto alzare in piedi e applaudire. Un applauso commovente, sentito, lungo, quello che è stato tributato al dottor Michele Montagano, cittadino benemerito di Campobasso, orgogliosamente originario di Casacalenda, testimone degli orrori del nazi-fascismo. E soprattutto divulgatore di pace, di quegli ideali alti che vanno difesi in un’epoca in cui si nota qualche fastidioso rigurgito di un tempo che non deve tornare più.
Michele Montagano, internato nei campi di prigionia tedeschi, è stato festeggiato per aver tagliato un traguardo ambito da molti: i 100 anni. Nato a Casacalenda il 27 ottobre del 1921, fu deportato – il 9 aprile del 1945 – nel campo di sterminio dell’Unterluss. C’era anche lui tra i 600mila militari italiani che ebbero il coraggio di dire ‘no’ ai nazisti, rifiutando di indossare la divisa ‘repubblichina’ di Salò, lui che era un sottotenente dell’esercito italiano.
L’emozione ha preso il sopravvento su tutto, Montagano ha apprezzato tanto il tributo che gli è stato riservato, quello che spetta ai grandi. E lui lo è. Non solo durante la prigionia da soldato ma anche nella sua esistenza di cittadino: instancabile portatore di messaggi anti-guerra, anti-violenza, è stato un esempio incredibile per tutti quegli studenti che hanno avuto il privilegio di ascoltarlo nelle sue lezioni. Sì, lezioni di vita.
Insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce, riconoscimento che si aggiunge a quello di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
La cerimonia si è svolta nella Sala consiliare di Palazzo San Giorgio. Ad accogliere Michele Montagano con i suoi familiari, alla presenza anche delle autorità civili e militari che hanno con piacere aderito all’invito, c’erano il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina e il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Guglielmi. Oltre al sindaco di Casacalenda, Sabrina Lallitto.
“Non è l’età o il trascorrere del tempo ciò che siamo qui a festeggiare – ha detto il sindaco Gravina –. Non è nella cifra tonda dei 100 anni il vero valore che oggi, tutti insieme, siamo desiderosi di riconoscere a Michele Montagano, cittadino benemerito di Campobasso, ma bensì è nei modi, nella misura e nell’esempio che per tutto questo tempo, con coerenza e coraggio, egli ha mostrato alle giovani generazioni che ha incontrato nel suo cammino. Festeggiamo Michele Montagano perché ha vissuto da testimone il suo tempo, i suoi anni, e li continua a vivere con lo stesso piglio, la stessa determinazione che nasce dalla voglia di parlare anche per chi non ha potuto farlo, per ricordare chi non è sopravvissuto agli eccidi nazifascisti. Michele Montagano ha saputo rispondere, ha saputo ricordare, per se stesso e per gli altri ed è lui e i valori che egli rappresenta ciò che oggi festeggiamo. Che la fascia tricolore “speciale” renda ancor più luminosa la sua testimonianza di vita, dott. Michele Montagano, cingendola in un abbraccio affettuoso. Auguri dottor Michele e grazie”.
di Franco De Santis (da primonumero.it)