Una meraviglia del primo novecento a Vastogirardi
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, la più bella
di Franco Valente – fb
13 gennaio 2022
Vastogiradi è uno dei paesi più pittoreschi dell’Alto Molise, forse non sufficientemente apprezzato. Eppure il suo paesaggio è straordinario non solo per la ricchezza della flora che caratterizza le sue belle montagne, ma anche per la presenza di tracce significative della civiltà sannitica. Prima di tutto lo straordinario tempietto che oggi si chiama di S. Angelo per la sovrapposizione antica di una chiesa longobarda, ma che una volta era un esempio di perfezione architettonica per avere un impianto regolato da leggi armoniche.
Per uscire dal paese si passa davanti alla Chiesa di S. Maria delle Grazie dal cui campanile ogni anno un bambino vola come un angelo attirando la trepidante attenzione dei vastesi che ritornano al paese per assistere a questa insolita manifestazione di fede.
L’esterno della chiesa non è particolarmente interessante e non fa minimamente immaginare la notevolissima qualità della sua architettura interna.
Sicuramente è la più bella chiesa molisana del primo novecento, sebbene la sua conformazione planimetrica ripeta il consueto modulo a tre navate. La particolarità sta nella snella articolazione delle colonne, estremamente agili, che riflettono in maniera coerente un gusto di fine ottocento arricchito da citazioni culturali che si traducono in un ricco apparato decorativo eseguito a stucco.
Dai quattro medaglioni con le teste di illustri compositori che ornano il parapetto della cantoria, alle astrazioni simboliche che si richiamano ai santi ospitati nei sottostanti altari.
Belle le statue di S. Vincenzo Ferreri con le ali, S. Giuseppe col bastone fiorito, S. Filomena con l’ancora, la Madonna Incoronata sull’albero, S. Michele con Lucifero, la Madonna con l’Angelo Gabriele, S. Liborio vescovo, la Madonna col rosario, S. Antonio con il Bambino ed infine S. Domenico dei serpari che regge in una mano il libro con il ferro di cavallo mentre con l’altra mostra il suo dente che ricorda l’originale conservato a Cocullo.
La statua più bella è quella settecentesca della Madonna delle Grazie ed è sull’altare maggiore.
Il popolo di Vastogirardi volle ricordare in una lapide del 1911 che il merito di quest’architettura fu del compaesano Vincenzo Liberatore che “tutto intento all’invito delicato dell’anima sua ebbe l’idea d’instaurare questo tempio”.
di Franco Valente – fb