L’anziano pastore
La sapienza della esperienza
di Felice Ciccone – fb
10 febbraio 2022
Un giorno l’attenzione di un anziano pastore che portava al pascolo il suo piccolo gregge, fu richiamata dalle urla di tre giovani che qualche metro più in là se le stavano dando di santa ragione.
L’anziano pastore si avvicinò e dopo essere riuscito a ristabilire la calma, chiese ai giovani il motivo di quella furibonda litigata.
Il più grande rispose: siamo tre fratelli e nostro padre qualche giorno fa morendo ha fatto il testamento con il quale lascia a me, come fratello maggiore, metà dei suoi beni e ai miei fratelli rispettivamente un quarto ed un sesto dei suoi beni.
Ed allora, chiese l’anziano pastore, se vostro padre è stato così chiaro perché litigate?
Litighiamo, rispose il giovane, perché nostro padre ci ha lasciato undici pecore e non riusciamo a dividerle.
A me ne spettano cinque e mezzo ma non possiamo dividere una pecora a metà e allora credo di averne diritto a sei perché sono il fratello maggiore.
Mio fratello, invece, che ha avuto assegnato un sesto, ovvero una pecora e mezzo, ne vuole due perché sostiene che è quello che ha avuto la quota più piccola e non può essere ulteriormente penalizzato.
Se è così, disse l’anziano pastore, non ci sono problemi, prendete anche una mia pecora in modo tale che le pecore da dividere sono dodici e non undici e ognuno di voi può prendere una pecora intera.
I tre giovani rimasero colpiti della magnanimità del contadino e cominciarono a dividere le pecore.
Il primo fratello che aveva diritto alla metà delle pecore prese le sue sei pecore (la metà di dodici) e andò via soddisfatto.
Il secondo fratello che aveva avuto in eredità un quarto delle pecore, ne prese tre (un quarto di dodici) e andò via soddisfatto.
Il terzo fratello, infine, che aveva avuto in eredità un sesto delle pecore prese le sue due pecore (un sesto di dodici) e andò via anche egli molto soddisfatto.
A quel punto l’anziano pastore accertato che i tre fratelli erano andati via con le quote spettanti, sei pecore al primo, tre pecore al secondo e due pecore al terzo, complessivamente undici pecore, si riprese la sua pecora e andò via felice e sorridente.
Spesso litighiamo senza un vero motivo e senza riflettere su quello che abbiamo avuto in eredità.
Ancora più spesso non ci rendiamo conto che possiamo aiutare gli altri e risolvere i loro problemi senza fare nessuno sforzo.
di Felice Ciccone – fb