• 10 Marzo 2022

Vivere in montagna. È ancora possibile? 

Coppia di 20enni rileva l’ultimo negozio aperto in un paesino di montagna di 28 abitanti

di Pietro Lacasella (da LaRepubblica)

10 marzo 2022

Non è semplice trovare la rotta in questo mare indecifrabile. Non è semplice farlo quando hai appena superato i 20 anni e all’orizzonte non si profila nulla di saldo a cui aggrapparsi.
Eppure Asia Niccolai, 22 anni, e Federico Fabbri, 20 anni, hanno trovato il coraggio di levare le ancore e di puntare dritti verso quello che negli anni a venire si potrebbe rivelare un porto sociale: i piccoli paesi di montagna.
Rilevando l’emporio-bar-ristoro del paese, che altrimenti avrebbe chiuso, hanno salvato uno spazio comunitario importante per i 28 residenti della minuscola frazione toscana di Casaglia (750m.). Una scelta difficile, per molti forse masochista, ma che testimonia una lenta, tuttavia palpabile inversione di tendenza: il fascino della metropoli e dei grandi poli industriali non attrae più come un tempo. 
È invece forte la volontà di abbracciare spazi più verdi e di riconoscersi in una comunità. Mai come in questi anni (attraversati da una pandemia, dagli spettri della crisi climatica e ora dalla minaccia di una guerra mondiale) il desiderio di socializzare, di appartenere a un gruppo su cui poter contare, è saldo ed evidente. 
Come scrive Gianluca Galotta nel suo ultimo libro “Paesofia. Filosofia e viaggi nei piccoli paesi”, la dimensione minuta dei paesi si presta con più efficacia a offrire «stabilità a una vita intrisa di mutevolezza e di contingenza».
Asia e Federico si sono conosciuti a Casaglia, dove trascorrevano le vacanze con la famiglia, e in quella piccola frazione si sono innamorati. Quella che oggi assomiglia a un’avventura – ovvero trasferirsi in montagna – un domani potrebbe rivelarsi una decisione pionieristica.

di Pietro Lacasella (da LaRepubblica)

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