Un cambio di rotta nel PNRR
Poche risorse e difficoltà oggettive da superare, il Governo deve porre rimedio
di Candido Paglione
13 aprile 2022
Occorre un deciso cambio di rotta nel PNRR. Lo abbiamo chiesto durante la seduta della Giunta nazionale dell’Uncem, riunita ieri a Roma e presieduta da Marco Bussone che ha riassunto tutte le criticità emerse nella riunione.
Insieme ai vertici delle altre Delegazioni regionali abbiamo espresso la nostra preoccupazione per i bandi che sta varando il Governo e che, oggettivamente, risultano poco adatti ai territori e ai Comuni montani.
C’è un problema di “fattibilità”: sono troppi i bandi cui rispondere in tempi troppo stretti, con i comuni messi uno contro l’altro per accaparrarsi le risorse disponibili.
Si avverte anche una difficoltà legata a una serie di regole poco chiare per la rendicontazione delle risorse, uso di classificazioni e modelli di valutazione poco efficienti e non adeguati alla realtà (come l’Indice di vulnerabilità sociale e materiale), scarso coinvolgimento delle imprese, professionisti sotto eccessiva pressione, scarsa attenzione alle comunità, alla formazione, al “capitale umano”, fondamentale per i territori. E c’è una grande disattenzione per i costi energetici e delle materie prime in continuo aumento.
Così come sono concepiti i bandi PNRR rappresentano un’ingiustizia evidente che penalizza i piccoli comuni e le aree montane. Piuttosto, questa potrebbe essere l’occasione per favorire la ripartenza e la coesione del Paese, a cominciare proprio dai territori che oggi sono più in difficoltà.
di Candido Paglione