“La Maggiolata” torna a Castel del Giudice
Tra canti, balli si dà il benvenuto alla primavera
di APS La Terra
2 maggio 2022
Ogni anno il 1° maggio, a Castel del Giudice, viene celebrata La Maggiolata, il rito propiziatorio che festeggia la primavera oltre che il risveglio della natura. Secondo la tradizione, di mattino presto, i ragazzi del paese in costume tradizionale e con rami di faggio in mano (il faggio, infatti è il primo albero che mostra le sue foglie verdi) vanno in giro per le strade del paese entrando nelle case cantando per augurare che l’anno sia ottimo per il raccolto. Ricevono doni e denari proprio come dice il testo che cantano “soldi in tasca e ova alla cesta”. I doni sono spesso uova e altro cibo.
Gli adulti, invece, a ora di pranzo assieme ai cuochi del paese cucinano enormi frittate che assieme a tutto il cibo ricevuto in dono (come soppressate, caciocavalli e dolci) vengono gustate nella piazza del piccolo centro molisano su grandi tavoli allestiti e adornati con rami di faggio.
- Il canto de “La maggiolata” a Castel del Giudice recita così:
- Ecco il maggio
- il sole splende il raggio
- verde i prati verde i campi
- nella tempestato
- Iddio c’è la scampi
- il Signore ci benedice
- l’animale con la spiga
- noi cantiamo con amore
- come pure l’agricoltore.
- Eccoti queste maje
- maje majtte
- purtate ve l’aje
- e purtatemele a vede’
- quiste maje pe’ sape ‘
- e venite voi zitelle
- a purtare le cose belle
- e venite voi signore
- a purtare le cose bone
- e per la città de Bari
- e per Santa Niculare
- Santa Nicola faceva la spiga
- Santa Nicola la benedica
- Santa Nicola canta canta
- Padre Figlio E Spirito santo.
Traduzione: Ecco il Maggio, i raggi del sole splendono, i campi e i prati sono verdi, Dio ci aiuti nella tempesta, il Signore benedica gli animali e il grano. Noi cantiamo con amore, come pure l’agricoltore. Ecco, questo è maggio, maggio maggetto, io ve l’ho portato, voi portatemelo a vedere questo maggio, per sapere! Venite voi zitelle a portare le cose belle, e venite voi signori a portare le cose buone, E per la città di Bari, e per Santa Nicolare, San Nicola faceva la spiga, San Nicola la bendica, San Nicola canta canta, Padre, Figlio e Spirito Santo.
(Foto: Esibizione del Gruppo Folclorico Agnone)
di APS La Terra