• 2 Maggio 2022

Molise inclusivo, ospitale e accessibile

Pubblichiamo il documento frutto di riflessione nella giornata regionale del turismo organizzata dalla Pastorale del Turismo, ma nei mesi successivi fatto oggetto di riflessione, implementazione e arricchimento da parte di diverse associazioni che operano sul territorio

di APS La Terra

2 maggio 2022

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PREMESSA 

Il documento sul Molise inclusivo, ospitale e accessibile è stato frutto di riflessione nella giornata regionale del turismo organizzata dalla Pastorale del Turismo a Petrella Tifernina il 19 ottobre 2021, ma nei mesi successivi è stato oggetto di riflessione, implementazione e arricchimento da parte di diverse associazioni che operano sul territorio che ringraziamo per la grande disponibilità. 

L’impatto della Pandemia da COVID 19 sull’intero sistema organizzativo mondiale è stato devastante ma per alcuni aspetti ha imposto all’umanità di rivedere i propri stili di vita. 
La pandemia ha acuito le difficoltà e le problematiche in cui ricadono alcune aree più marginalizzate del Paese, nelle quali le differenze territoriali sono diventate sempre più anche disuguaglianze sociali. 
I Vescovi, ancora una volta, hanno elevato la loro voce per evidenziare lo stato di sofferenza e le attese del    popolo a causa del progressivo spopolamento di molti centri e della sottrazione di servizi fondamentali. 
Nel documento redatto a Benevento nei giorni 30 e 31 agosto 2021 hanno posto in evidenza, con stile sinodale, il senso di frustrazione delle popolazioni e l’abbandono da parte delle istituzioni. I problemi maggiormente evidenziati sono diritti progressivamente negati, quali la salute, l’istruzione, il lavoro, la viabilità, l’ambiente salubre, le interconnessioni. Le comunità cristiane, spesso unico presidio e riferimento dei territori marginalizzati, sentono l’urgenza di contribuire al riscatto umano e sociale delle popolazioni di queste aree, declinando il Vangelo in modi sempre adeguati alla concretezza della realtà.  
Raccogliamo tutti l’invito del Papa “a non lasciarci paralizzare dalle difficoltà”, ma di renderci protagonisti di una nuova stagione di sviluppo che può realizzarsi solo con l’impegno comune, con fraternità e solidarietà. 
Non possiamo e non dobbiamo, anche per una questione morale, consentire lo sperpero di risorse pubbliche e di finanziamenti di progetti che non servono alle comunità. 
Il Molise è una vasta area interna che ha bisogno di servizi essenziali in ogni piccola comunità partendo dalla Sanità, di strade di collegamento idonee e sicure, di interventi tesi a valorizzare il vasto patrimonio regionale e al mantenimento della scuola. E’ necessario quindi 

  • • che le risorse finanziarie contribuiscano alla realizzazione di opere fondamentali, facendo in modo che partano dalle zone più remote e raggiungano il centro; 
  • • che la diligenza dei fondi europei in arrivo non venga assaltata scompostamente, ma possa arrivare a destinazione con una distribuzione equa e trasparente, secondo una visione strategica, una progettualità dal basso e non calata dall’alto; 
  • • che la cultura delle competenze prevalga sulla prassi del ricatto elettorale e del clientelismo; 
  • • che la tutela dell’ambiente, spesso lasciato a se stesso nelle aree meno antropizzate, contribuisca a ridurre i rischi di calamità naturali e a produrre uno sviluppo sostenibile, assicurando servizi ecosistemici all’intera società. C’è la necessità di agire con politiche differenziate, nella consapevolezza che “non c’è nulla che sia più ingiusto quanto fare parti eguali tra diseguali” (don Lorenzo Milani).   

ANALISI E METODOLOGIA 

Ancora una volta riprendiamo le parole di Papa Francesco “La carità, animata dalla speranza, sa guardare con tenerezza l’oggi e, con umiltà, rendere nuove tutte le cose”.
Dobbiamo pensare e lavorare insieme ad uno sviluppo armonico del territorio. Non deve essere un sogno ma una realtà la produzione di prodotti biologici, la realizzazione delle comunità energetiche, la valorizzazione delle tipicità con il riconoscimento delle IGP e delle DOP, una politica sanitaria territoriale di qualità, nuove coltivazioni che rendano ancor più bello il Molise quali la sulla per il miele e la lavanda per i profumi, la messa a sistema della fruizione del tratturo e dei cammini. 
Possiamo farlo adottando l’approccio “ONE HEALTH” proposto dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità che chiede di mettere in campo “gli sforzi collaborativi di più discipline che lavorano a livello locale, nazionale e globale, per raggiungere una salute ottimale per le persone, gli animali e il nostro ambiente”. 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un messaggio chiaro che, in qualche modo, era stato già consegnato da San Francesco all’Umanità quando stabiliva con gli uomini, con gli animali e con l’ambiente la stessa relazione di empatia e di semplicità.

Siamo chiamati tutti a sostenere la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente, dell’attrattività dei territori, delle specificità culturali e colturali, al miglioramento delle condizioni di benessere e salute, al progresso economico veicolato dal turismo. Con scelte poco chiare o contradditorie del decisore politico le grandi potenzialità del Molise restano   inespresse o vanificate sul nascere se, ad esempio, in luoghi vocati all’agricoltura e a produzioni di qualità vengono autorizzate installazioni    di innumerevoli impianti eolici e fotovoltaici di grandi dimensioni.

Una corretta e coerente strategia dovrebbe riporre speciale attenzione al valore per il turismo dell’agricoltura rigenerativa e biologica come pure ai concetti di ruralità e di biodiversità, Il cibo, quale atto agricolo, è convivialità e senso alto di ospitalità. Un modo piacevole e persuasivo (prenderlo per la gola) di attirare il turista e farlo tornare. Un modo anche per far capire la sacralità del territorio e il suo significato di “Bene comune”, fonte di storia e di cultura, di tradizioni, di bellezza dei paesaggi e di bontà dell’ambiente

LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE, CULTURALE, ARTISITCO 

Il turismo lento e consapevole, il cammino lungo itinerari e tratturi sono la massima espressione del turismo esperienziale, accessibile e inclusivo. Una forma di turismo diremmo “mitigato”, come promosso dalla ultraventennale esperienza di “cammina, Molise!”, che valorizza il territorio e nello stesso tempo lo tutela e lo conserva per le prossime generazioni. Il camminatore interagisce con tutto quello che gli accade intorno in un susseguirsi di avvenimenti da cui viene totalmente preso. Cammina, balla, canta, suona, parla con chi gli si trova a fianco, familiarizza, ascolta ed impara, vede ed ammira, fatica ed infine viene accolto dalla gente del posto ed ha il piacere di gustare il senso genuino dell’ospitalità.

Il turismo, soprattutto in queste realtà, non deve essere invasivo, distruttivo ma deve tutelare e valorizzare un territorio ricco di peculiarità. Il Turismo deve garantire, guardando le nostre aree interne, la crescita inclusiva, andando all’incontro con le persone che sono i nuovi amici delle comunità visitate e non clienti. 
In questo contesto è necessario che la domenica torni ad essere nella totale disponibilità delle famiglie che possono così organizzare visite nelle altre comunità molisane, valorizzando, noi per primi, i nostri incantevoli borghi. 
La Pandemia ci ha fatto capire che siamo legati gli uni agli altri e che è stato un errore concentrarsi troppo nei grandi poli urbani. E’ quindi necessario sviluppare politiche di riequilibrio e strategie turistiche che evitino tentazioni di arricchimento per poche persone, ma politiche che consentano l’incontro tra le persone e con i diversi territori, dove l’ammirazione della bellezza possa aprire stili di vita rispettosi degli altri e del territorio. 
Condividiamo quanto esposto nel documento Molise Domani: 
“Prima che sia troppo tardi, prima che l’insipienza e gli interessi particolari compromettano il nostro patrimonio, dobbiamo cogliere le straordinarie opportunità che ci vengono da un ambiente e da un paesaggio ancora integro, dalla nostra storia e cultura antica.
La rinascita economica e sociale del Molise può avere un grande contributo proprio dalla bellezza e dalla ricchezza dei nostri patrimoni naturali e culturali, dalla qualità e dalla tradizione dei nostri prodotti, dai nostri paesi antichi e dal calore della nostra gente. Tutte virtù che, se ben coltivate, possono dare una grande spinta al turismo di qualità. 
Il nostro territorio ha una grande ricchezza di beni culturali e artistici, una presenza importante di manufatti che ricordano la nostra storia e le nostre tradizioni, un artigianato prezioso e prodotti tipici eccellenti. In sostanza un grande patrimonio territoriale, spesso sconosciuto e abbandonato, che può rappresentare un valore aggiunto del turismo e, più in generale, del nostro sistema economico”, sempre partendo, però, dalla promozione della qualità della vita degli abitanti.

LA PARTECIPAZIONE ALLE DECISIONI 

Proponiamo perciò e siamo disponibili a partecipare e lavorare con il decisore politico per: 

  • – la revisione del piano regionale strategico del turismo dove manca totalmente il turismo accessibile e inclusivo; 
  • – la valorizzazione del turismo sportivo, delle aree protette regionali e nazionali con primaria evidenza per i siti Unesco; 
  • – l’adozione di una normativa regionale, come già fatto dalla regione Abruzzo, per il riconoscimento dei Cammini, dei sentieri, dei tratturi; 
  • – l’adozione di provvedimenti per valorizzare la gratuità della domenica e consentire alle famiglie di poter organizzare anche le loro uscite e visite nei Borghi del Molise; 
  • – l’attuazione dell’intesa stipulata a livello nazionale e regionale tra le Istituzioni civili e religiose inspiegabilmente non attuata, con evidenti gravi danni per la comunità regionale;
  • – il coinvolgimento degli attori del territorio nella programmazione delle enormi risorse che la Regione Molise avrà a disposizione   perché siano utili alle Comunità e non a pochi, ascoltando sindaci, associazioni, organizzazioni di categoria, entro una logica di visione strategica e non di semplice sommatoria di singoli progetti;
  • – bandi e avvisi che tengano in debito conto dell’artigianato locale, dell’agroalimentare, della ristorazione tipica e tradizionale, delle tradizioni e delle espressioni culturali e dialettali;
  • – la previsione di sostegni economici e detassazione per tutti coloro che hanno attività artigianali, commerciali, culturali nei comuni più piccoli della regione, che sono le “sentinelle “del territorio per evitare e bloccare la desertificazione e l’abbandono;
  • – attivazione con l’Università di accordi per corsi di master in turismo per migliorare l’offerta del sistema ricettivo molisano;
  • – adozione di un piano di marketing a medio e lungo termine 

CONCLUSIONI 

Il Turismo nella programmazione 2021 -2027 è inserito anche nell’ambito dell’inclusione e della cultura perché deve comprendere aree urbane, interne e costiere, giovani e donne, un turismo declinato sull’accessibilità universale senza barriere. 
Noi sogniamo non un turismo accessibile ma un Molise accessibile.
Un salto di qualità di notevole dimensione che ci proietterebbe concretamente in Europa, perché questa è la strada che noi vogliamo intraprendere e mettere a disposizione delle nostre Comunità. 

MOLISE DOMANI, MOLISE CITTA’ IDEALE, LA TERRA, ITALIA NOSTRA, SEPINO NEL CUORE, MOLISE DI MEZZO, MOLISE EXPLACE, MOLISE GROUP, ARCA SANNITA, IL MOLISE DI MEZZO, LA FONTE, MOLISE 2030, CITTA’ NUOVA, MOLISE EUROPEO, MACCHIA DOMANI, UFFICIO PASTORALE TURISMO CEAM. 

di APS La Terra 

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