I muli che diventano giardinieri
Chiusa di Pesio: il Comune nel cuneese dove i muli si prendono cura del verde pubblico
di Lorena Di Maria (da italiachecambia.org)
25 maggio 2022
Possono i muli prendersi cura del verde urbano, attraverso il pascolo? A Chiusa di Pesio (CN) l’amministrazione, in collaborazione con l’Azienda Agricola Lungaserra – La Terra dei Muli, ha avviato un progetto sperimentale di giardinaggio sostenibile: per circa un mese saranno i muli dell’azienda agricola a prendersi cura della manutenzione del verde, attraverso un’iniziativa che trova nuove soluzioni per agire sugli spazi verdi in maniera economica, naturale e a basso costo.
Passando per la provincia di Cuneo tra maggio e giugno non è difficile imbattersi nella vista di alcuni muli che come degli speciali “giardinieri” si dedicano a tenere i prati in ordine attraverso il pascolo. Se doveste avvistarli, potete stare certi che vi trovate nel Comune di Chiusa di Pesio, nella suggestiva valle che gli ha dato il nome, ovvero la valle Pesio.
Quella che vede protagonisti i muli è un’iniziativa partita in questi giorni e vede una collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’azienda agricola Lungaserra – La Terra dei Muli: insieme hanno visto in questi energici animali un preziosissimo aiuto per prendersi cura degli spazi della città attraverso un perfetto circolo virtuoso.
Come ha raccontato Claudio Baudino, Sindaco di Chiusa di Pesio, «si tratta di un progetto a cui pensavamo da un po’ e che ha trovato concretezza in pochi minuti di dialogo con Luciano Ellena, titolare dell’azienda agricola che da anni porta avanti un progetto unico di rifornimento dei rifugi delle Aree Protette Alpi Marittime a dorso di mulo».
Nella sua azienda agricola, Luciano Ellena è riuscito a trasformare il suo lavoro in un progetto di vita al fianco dei muli, dopo tanti anni di relazione e dedizione a questi animali e ora, con il progetto “a dorso di mulo”, intende promuovere la salvaguardia dell’ambiente naturale e il rispetto per gli animali che ci vivono.
IL PASCOLO DEI MULI E I BENEFICI SU TERRITORI E COMUNITÀ
I benefici della manutenzione del verde ad opera dei muli sono molteplici: innanzitutto, è risaputo che il pascolo migliora la fertilità del suolo, ne aumenta la stabilità e fornisce un habitat naturale per gli insetti utili, contribuendo a promuovere la varietà di specie viventi. A questo si aggiunge il contenimento delle malerbe e la maggior concimazione del terreno, ma anche la riduzione del rumore e delle emissioni di CO2 dovute ai mezzi meccanici.
Un aspetto centrale del progetto è poi la collaborazione tra pubblica amministrazione e realtà locali: è proprio la cura del territorio che, attraverso un progetto condiviso e collettivo, vuole incentivare lo sviluppo di una comunità coesa e attenta al benessere. «Prima o poi le cose tornano al loro valore: i muli sono tornati a calpestare i terreni dei loro avi e dal prato in cui pascolano osservano in direzione casermette, come se qualcosa si stesse ancora muovendo», ha spiegato Luciano Ellena, titolare dell’azienda agricola.
UN PROGETTO SPERIMENTALE DI GIARDINAGGIO SOSTENIBILE
Insieme, il Comune e l’azienda agricola hanno individuato una particolare zona della collina dove avviare il progetto sperimentale. «L’amministrazione comunale di Chiusa di Pesio sta guardando avanti con occhi da sognatori a un futuro pulito, autoctono e positivo. L’idea di usare i muli come giardinieri è stata abbracciata da La Terra dei Muli su proposta del Comune questi equidi dalla forza energetica molto alta pascoleranno tutta la riva adiacente al campo sportivo e le scuole aiutando a mantenere la fertilità del terreno più a lungo». Il progetto sperimentale si sta muovendo nella direzione della autoconservazione, per testare nuove soluzioni che potrebbero un giorno diventare una pratica abituale.
«Alla stessa stregua di altre città, di cui Torino è stata prima in Italia, abbiamo scelto di introdurre in un contesto urbanizzato gli animali al pascolo, sperimentando una modalità sostenibile di mantenimento delle superfici a prato che darà un valido supporto per lo sfalcio dell’erba, il contenimento delle malerbe e la concimazione del terreno. Non escludiamo contenuti disagi per i cittadini, trattandosi di una prima volta, ma è evidente il grande valore naturalistico dell’esperimento, oltre che la potenzialità socio-didattica: per questo invito i cittadini e le scuole a un coinvolgimento positivo e attivo».
di Lorena Di Maria (da italiachecambia.org)