• 31 Gennaio 2023

Il valore della restanza

Al via da febbraio a Campobasso cinque appuntamenti d’interesse etnoantropologico ed etnomusicale che si terranno al Circolo Sannitico fino ad aprile

di Domenico Rotondi – fb

31 Gennaio 2023

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Sabato scorso si è tenuto un significativo confronto culturale a Campobasso, incentrato sul valore sociale ed economico del territorialismo. 
L’incontro, promosso ed organizzato dal CISAV, ossia dal Centro Indipendente Studi Alta Valle del Volturno, in collaborazione con la libreria “Risguardi” del capoluogo regionale, ha evidenziato l’importanza della reciprocità economica e culturale nella società moderna, basata sullo scambio di saperi e programmi territoriali. 
Un vero e proprio antidoto alla marginalizzazione sociale che è stata determinata dai fautori dell’accentramento metropolitano, i quali hanno persino ignorato la storica natura policentrica dell’identità italiana. 
I lavori sono stati introdotti e moderati dal ricercatore lucano Gianni Palumbo che, tratteggiando il valore simbolico del termine “risguardi”, ha ricordato ai numerosi presenti l’opportunità di salvaguardare, attraverso la difesa delle costumanze locali, la libera cultura, quale fonte di riflessione per ogni cittadino consapevole. 
Successivamente sono intervenuti Ilaria Gallace, Mirco Di Sandro ed Esterina Incollingo che, puntualizzando ed argomentando, hanno ribadito l’importanza dei “saperi territorializzati”, vale a dire dei tanti percorsi di ricerca sociologica messi in atto dagli autori, capaci di svelare la natura antropologica dei luoghi e degli uomini, riuscendo così a rianimare la vita sociale delle piccole comunità appenniniche. 
In tal senso è stata, perciò, presentata la rivista scientifica promossa dall’associazione volturnense, in linea con gli studi svolti in diversi ambienti universitari. Un approccio nuovo che, oltre alle opportune interazioni con i giovani molisani, punta a realizzare una vera e propria rete culturale appenninica, tesa a valorizzare le caratteristiche migliori dei piccoli comuni, anche nella speranza di risvegliare le coscienze sopite delle classi dirigenti locali. 
Pertanto, gli organizzatori hanno sottolineato “il valore della restanza” che, di fatto, smentisce tutte le logiche economicistiche basate sui meri criteri ragioneristici. 
Vincenzo Carbone, libero docente presso l’Università Roma Tre, ha invitato tutti ad abbandonare la sterile logica della competizione fine a se stessa, ricordando l’importanza della dimensione sociale con la messa a punto della migliore cooperazione economica ed intellettuale.
La serata molisana è stata, infine, significativamente arricchita dal professore Rossano Pazzagli che, mettendo in luce la necessità di tracciare una lungimirante visione strategica per il prossimo futuro comunitario, ha rilevato l’inconsistenza fattuale dei soliti stereotipi statistici. Perciò, ha così concluso: “i luoghi sono come le persone, occorre semplicemente voler loro bene”.

di Domenico Rotondi – fb

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